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(Adnkronos) - Continua in California la battaglia contro gli incendi, dove la situazione resta "estremamente pericolosa" a causa dei forti venti previsti per la giornata di oggi, 15 gennaio. Il National Weather Service (Nws) ha emesso nuovamente avvisi di allerta per alcune zone di Los Angeles e Ventura, dopo che ieri gli avvisi erano stati ritirati a causa dei venti inferiori alle previsioni. Minacciati oltre 6 milioni di persone in una vasta area della California meridionale, comprese le città al di fuori della contea di Los Angeles. I venti non saranno forti come quelli della settimana scorsa, ma ad altitudini più elevate potrebbero superare i 100 Km/h. Simili raffiche di vento - precisa l'Nws - potrebbero aver luogo anche ad altitudini più basse, cosa che potrebbe causare la rapida diffusione fuori controllo di nuovi incendi. Si prevede che le condizioni meteo inizieranno a migliorare domani, con venti che dovrebbero continuare a diminuire e aria più fresca e umida sulla California meridionale. Una settimana dopo che le fiamme hanno raso al suolo vaste aree di Pacific Palisades e Altadena, la California meridionale intanto cerca di comprendere l'entità dei danni. Attualmente il bilancio parla di almeno 25 morti, 16 a Eaton e nove a Palisades, ma le autorità hanno avvertito che il numero è destinato ad aumentare, con 37 segnalazioni di persone scomparse. Circa 12.000 tra case, aziende e altre strutture sono state distrutte, riducendo intere comunità a cumuli di macerie. Nella California meridionale, sono 70.250 le persone ancora senza elettricità. La Southern California Edison ha lanciato il suo protocollo di spegnimento dell'alimentazione per motivi di sicurezza pubblica in aree mirate per proteggere le comunità. La società elettrica di Los Angeles ha dichiarato di aver schierato più di 3.000 tra dipendenti, appaltatori e personale di mutua assistenza per contribuire a ripristinare l'energia elettrica, ispezionare le aree e rimuovere i pericoli per la sicurezza. "Siamo consapevoli delle difficoltà, ma la sicurezza resta la nostra priorità numero uno", ha affermato Funmi Williamson, vicepresidente senior di SoCal Edison. Un esercito di pompieri ha trascorso martedì a spegnere piccoli incendi prima che sfuggissero al controllo e ha continuato a costruire linee di contenimento sugli incendi di Palisades ed Eaton nella speranza di impedirne la propagazione. Si prevede che le tempeste di fuoco saranno le più costose nella storia degli Stati Uniti. Gli incendi di ieri hanno colpito anche 150 dipendenti di uno dei principali centri della Nasa, il Jet Propulsion Laboratory, che ospita i rover per Marte e gestisce molte delle sue missioni robotiche che esplorano la Terra, il sistema solare e l'universo. Il laboratorio rimarrà chiuso fino alla prossima settimana a causa delle evacuazioni. "I vigili del fuoco hanno domato le fiamme ai cancelli del laboratorio, ma molti dei nostri colleghi hanno perso la casa", ha scritto un membro dello staff su X. Il direttore Laurie Leshin ha confermato su X che il laboratorio era stato protetto da qualsiasi danno causato dall'incendio grazie agli sforzi dei soccorritori, ma oltre un centinaio di membri dello staff hanno perso la casa e molti altri sono stati sfollati a lungo termine.
(Adnkronos) - Continuano a crescere gli arrivi dall’Italia in Oman. Nei primi nove mesi del 2024, il Sultanato ha accolto 47.722 visitatori italiani, segnando una crescita dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Questo risultato sottolinea l’interesse crescente per l’Oman, che si prepara a rafforzare ulteriormente la sua presenza nel mercato italiano con un ricco calendario di iniziative per il 2025, tra cui la partecipazione all’Imex di Francoforte (20-22 maggio 2025). E con il nuovo volo diretto di Oman Air da Roma a Muscat, già operativo dal 20 dicembre 2024, il Sultanato si avvicina ancora di più al mercato italiano, offrendo nuove opportunità anche per il turismo congressuale e gli eventi aziendali. Accessibilità, eccellenza delle strutture e una proposta che combina cultura, natura ed esperienze esclusive sono punti di forza che attraggono un numero sempre più elevato di turisti, a caccia soprattutto di esperienze. Muscat, la capitale, si distingue per la sua offerta completa di location e strutture di livello internazionale. L'Oman Convention Exhibition Centre, con i suoi 22.000 metri quadrati di spazi espositivi, è il fulcro del turismo congressuale, avendo già ospitato importanti eventi e fiere internazionali. A completare l’offerta, hotel di lusso come il nuovo St. Regis e il Mandarin Oriental, ristoranti di prestigio come il Rozna, e attrazioni culturali come la Royal Opera House e il National Museum. Fuori dalla capitale, l’Oman incanta con scenari naturali e un’ampia gamma di attività. La catena dei Monti Hajar, per gli appassionati di trekking e ciclismo, offre anche opportunità di relax nelle spa, arricchite dalla recente apertura dell’esclusivo Hotel Indigo. I deserti di Sharqiyah e del Rub Al Khali, con i suoi campi tendati di lusso, regalano esperienze uniche come il dune bashing e suggestive cene sotto un cielo stellato. Le coste della capitale, invece, invitano a esplorare il mondo sottomarino con snorkeling e immersioni, a godersi il mare con crociere a bordo dei tradizionali dhow, o a rilassarsi in spiaggia. E il Sultanato dell’Oman si prepara a ospitare un anno straordinario anche sul fronte delle competizioni sportive internazionali: dai deserti alle montagne, dalle coste al cuore delle città, il calendario offre sfide uniche per atleti, appassionati e accompagnatori e famiglie. Corsa, ciclismo, triathlon, golf e regate: ogni competizione diventa l’occasione per scoprire paesaggi mozzafiato e immergersi nella cultura autentica locale. Proprio il 6 gennaio si è aperta la 'Jewel of Arabia: the Expedition', che dura un mese: una spedizione che riprende il primo viaggio nel deserto del Rub Al Khali fatto dall’esploratore britannico Bertram Thomas alla fine degli anni '20. Il progetto Jewel of Arabia consiste in un viaggio di 30 giorni a piedi (partenza da Ras al Hadd, arrivo a Salalah) e in cammello attraverso i principali hotspot della biodiversità in Oman, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, locale e di viaggiatori, sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente naturale e culturale per un futuro sostenibile. Tra i primi eventi sportivi del 2025, in arrivo anche la Oman Desert Marathon, dal 18 al 22 gennaio: un’esperienza unica per i runner più coraggiosi in cinque tappe, 165 chilometri, dall’Oasi di Alwasil e termino all'Al Jawharat Resort di Bediyah, e un deserto che lascia senza fiato.
(Adnkronos) - Fincantieri, uno dei principali gruppi al mondo nella cantieristica ad alta complessità, e il Gruppo Hera, tra le maggiori multiutility italiane operanti nei settori ambiente, energia e idrico, annunciano la costituzione di CircularYard S.r.l, la newco volta a realizzare, negli otto cantieri italiani di Fincantieri, un innovativo sistema integrato di gestione rifiuti, finalizzato anche alla loro valorizzazione in ottica di economia circolare. In futuro si prevede di allargare l’operatività della newco anche ad altri siti di Fincantieri localizzati all’estero. CircularYard, la nuova joint venture nata in seguito al Memorandum d’Intesa firmato a luglio 2024 - si legge in una nota congiunta - consolida ulteriormente l’impegno di Fincantieri verso pratiche industriali sempre più responsabili, contribuendo in modo significativo al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, riducendo del 15% i rifiuti indifferenziati destinati allo smaltimento e promuovendo un’economia circolare negli stabilimenti produttivi. Grazie alla messa a disposizione di know-how e competenze specifiche da parte delle società del Gruppo Hera, CircularYard introdurrà soluzioni innovative e sostenibili, al fine di garantire maggiore controllo sui fornitori e promuovendo trasparenza, sicurezza e qualità lungo tutta la filiera. La compagine societaria di CircularYard è formata al 60% dal Gruppo Hera e al 40% da Fincantieri. Il Gruppo Hera sarà presente con Herambiente Servizi Industriali (Hasi) al 55% e Acr di Reggiani Albertino Spa (Acr) con il restante 5%, entrambe società controllate da Herambiente, tra i principali operatori nazionali nel settore ambiente e tra i primi sette in Europa. Il progetto avrà due fasi di sviluppo, con il fine ultimo di gestire quasi 100mila tonnellate l’anno di scarti industriali prodotte nei cantieri navali di Fincantieri e di incrementare del 15% le frazioni valorizzabili, in particolare ferro, legno, plastica e carta, già dal primo anno. In parallelo saranno studiati specifici interventi che permetteranno al modello di andare a regime grazie alla realizzazione di impianti avanzati, come, ad esempio, quelli per il trattamento e riuso delle acque o per il recupero del rame, e alla gestione ottimizzata dei rifiuti. “L’avvio della joint venture con un partner di assoluto valore come il Gruppo Hera - dice Pierroberto Folgiero, amministratore delegato e direttore generale di Fincantieri - aggiunge un tassello nel nostro ulteriore impegno per l’adozione di pratiche virtuose di economia circolare all’interno dei nostri cantieri. In linea con il nostro piano industriale sull’eccellenza operativa, CircularYard rappresenta un progetto che unisce know-how complementari e ci consente di applicare le migliori pratiche e l’innovazione tecnologica nella gestione e nella valorizzazione dei rifiuti e degli scarti di produzione. L’obiettivo ultimo è di perseguire nello stesso tempo i nostri target sulla sostenibilità ambientale e sull’efficienza dei processi nel segno di una crescita responsabile sia dal punto di vista della sostenibilità che della economicità confermando il ruolo di Fincantieri come azienda leader mondiale anche nell’adozione di nuovi modelli operativi nella cantieristica”. “Siamo orgogliosi di mettere al servizio del primo shipbuilder occidentale le nostre elevate competenze, l’eccellenza impiantistica e la pluriennale professionalità nel processo di gestione circolare dei rifiuti, per promuovere la rigenerazione delle aree urbane e industriali - afferma Orazio Iacono, amministratore delegato del Gruppo Hera - Acceleriamo il nostro percorso che porterà il Gruppo Hera a diventare il motore dell’economia circolare del tessuto industriale italiano, accompagnando le grandi aziende nel loro percorso di transizione ambientale con la riduzione degli scarti di produzione e la massima valorizzazione nel loro recupero”.