ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi martedì 28 ottobre il decreto legge per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. "Oggi il governo ha mantenuto un altro impegno preso con gli italiani, in particolare con i lavoratori e le imprese di questa Nazione. Quest’anno, avevamo scelto di dedicare il Primo Maggio a un tema che ci sta particolarmente a cuore: la sicurezza sul lavoro. E in quell’occasione avevamo annunciato che il governo era riuscito a rendere disponibili altri 650 milioni di euro, da sommare ai 600 già disponibili per i bandi Inail, per rafforzare gli interventi sulla prevenzione e sulla sicurezza", scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. "Scegliamo di premiare le aziende che si dimostrano virtuose nella riduzione degli infortuni sul lavoro, rafforziamo la patente a crediti e introduciamo a livello nazionale il badge elettronico per le imprese che operano nei cantieri edili in regime di appalto e subappalto, incrementiamo i controlli con l’assunzione di 300 ispettori e 100 carabinieri per l’attività ispettiva e di vigilanza, istituiamo delle borse di studio per i figli delle vittime sul lavoro, estendiamo al tragitto casa-lavoro la copertura assicurativa Inail prevista per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione", prosegue. "È un provvedimento di cui siamo molto orgogliosi, e che è frutto di un grande gioco di squadra. Ringrazio il ministro del Lavoro Calderone, il sottosegretario Mantovano, tutti i ministri che a questo obiettivo hanno lavorato, ma soprattutto le organizzazioni sindacali e datoriali, che non hanno mai fatto mancare il loro apporto in questi mesi. Continueremo in questa direzione. Per il bene dell’Italia, dei nostri lavoratori e delle nostre imprese", conclude Meloni. “Il nostro obiettivo è prevedere tutele sempre più ampie” per le famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro “paragonabili a quelle che vengono riconosciute a chi ha perso un familiare perché vittima di mafia”, ha detto la ministra del Lavoro, Marina Calderone, in conferenza stampa dopo il Cdm. Il decreto “peserà 900 milioni di euro per annualità”, ha affermato ancora, sottolineando che ci saranno da “aggiungere ancora altri tasselli: non ci fermeremo qui”. Il testo, ha spiegato la ministra, istituisce, tra le altre cose, anche un fondo per le borse studio che saranno corrisposte agli orfani di chi è deceduto a causa di un incidente sul lavoro, con importi tra i 3 e i 7mila euro. “E' un messaggio per noi importante: lo Stato si fa carico di accompagnare chi ha perso un familiare per un evento così doloroso”, ha sottolineato Calderone. Con il decreto “abbiamo una serie di misure concrete che, mi piacerebbe dire, consentono di poter dire ‘mettiamo in sicurezza il futuro’”, ha detto illustrando per prime le misure a tutela degli studenti impegnati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro. “Avevamo già previsto l’assicurazione Inail per gli infortuni in ambito scolastico, ora interveniamo per potenziarla inserendo anche, nella protezione, gli infortuni in itinere per i giovani impegnati nei Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (Pcto)”, a cui si aggiunge un ulteriore intervento “per ribadire un concetto importante: i giovani, negli accordi tra scuole e datori lavoro, non possono essere adibiti ad attività ad alto rischio” Secondo la bozza del decreto circolata, tra le novità previste c'è il anche badge digitale nei cantieri, multe raddoppiate per chi non ha la patente a crediti, prevenzione delle molestie sul lavoro. Il badge digitale Nei cantieri arriva la tessera di riconoscimento digitale per i dipendenti, che avrà un codice univoco anticontraffazione. “Al fine di garantire la tutela della salute, della sicurezza e dei diritti dei lavoratori”, tutte le imprese edili in regime di appalto e subappalto pubblico o privato, “sono tenute a fornire ai propri dipendenti la tessera di riconoscimento - corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro che deve contenere anche la data di assunzione e, in caso di subappalto, la relativa autorizzazione - dotata di un codice univoco anticontraffazione”, si legge nel testo. La tessera, “utilizzata come badge recante gli elementi identificativi del dipendente, è resa disponibile al lavoratore, anche in modalità digitale, tramite strumenti digitali nazionali interoperabili con la piattaforma Siisl (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa). Senza patente a crediti cantieri multe raddoppiate Raddoppiate le multe per chi non ha la patente a crediti per i cantieri. Lo prevede la bozza del decreto sulla sicurezza sul lavoro, che approderà domani in Consiglio dei ministri, che modifica la misura introdotta nel 2024 aumentando la sanzione da un massimo di 6mila euro ad un massimo di 12mila euro per “imprese e ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei o mobili". Prevenzione molestie su lavoro Tra le misure di tutela di salute e sicurezza, anche la prevenzione delle molestie sul lavoro. La bozza modifica il decreto del 2008 aggiungendo, tra le misure generali, anche “la programmazione di misure di prevenzione di condotte violente o moleste nei confronti dei lavoratori come definiti all’articolo 2, comma 1, lettera a), nei luoghi di lavoro di cui all’articolo 62”. E ancora. Permessi retribuiti ai lavoratori per gli screening oncologici nei contratti collettivi, nuove funzioni per il medico competente, supporto alle microimprese per organizzare la sorveglianza sanitaria. Sono alcune delle misure che "rafforzano la tutela della salute nei luoghi di lavoro" contenute nel Decreto legge sulla sicurezza sul lavoro approvato in Consiglio dei ministri. "La salute nei luoghi di lavoro è una delle competenze centrali del ministero della Salute", sottolinea in una nota ministro della Salute, Orazio Schillaci, evidenziando che "le norme inserite nel decreto vanno nella direzione di potenziare le attività dei servizi di prevenzione delle Asl e integrare la promozione della salute nella sorveglianza sanitaria dei lavoratori con particolare riguardo agli screening oncologici. Si tratta una svolta significativa per migliorare la qualità di tutte le iniziative di tutela della salute dei lavoratori".
(Adnkronos) - Mercoledì 29 ottobre si terrà a Genova, presso lo Starhotels President Corte Lambruschini, un incontro di studio, in presenza e in streaming, organizzato dall’Istituto Nazionale Tributaristi (Int) con la collaborazione tecnica della società Int Formazione & Servizi Srl. La giornata rientra del format 'caffè tributario' ovvero una formula che prevede una prima fase in diretta on line e in presenza in cui si susseguiranno le relazioni degli argomenti in programma e una seconda, terminato il collegamento in streaming, dove i presenti si confronteranno su tematiche di categoria sorseggiando un caffè (da qui il titolo 'caffè tributario'). Nell’incontro, valido per l’acquisizione dei crediti formativi per l’aggiornamento professionale obbligatorio, si tratteranno i seguenti argomenti: 'Regole per l’Ia negli studi professionali', 'Ravvedimento speciale', 'Sport e Terzo settore: il lavoro del Gruppo Int', 'Nuova delega unica: prime indicazioni'. Dopo i saluti del delegato provinciale di Genova, Elena Olivieri, si alterneranno quali relatori Tiziana Pucciarmati, consigliere nazionale e coordinatore del Gruppo di lavoro Ets e Società sportive, Salvatore Cuomo, consigliere nazionale e pubblicista, e Riccardo Alemanno, presidente nazionale Int. Alemanno ha voluto evidenziare l’impegno dell’Istituto Nazionale Tributaristi nel voler seguire con attenzione l’utilizzo dell’Ia negli studi professionali: “Con la legge 132/2025 il legislatore ha voluto introdurre una serie di attenzioni, obblighi e controlli in vari settori della società, non ultimo quello professionale (art.13) rendendo obbligatoria la comunicazione ai propri assistiti dell’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale, obbligo che noi abbiamo inserito nel nostro Codice Deontologico già dall’aprile scorso. La legge sull’uso dell’Ia ha inoltre delegato il governo, all’art.24 lettera f), a prevedere per ordini professionali, associazioni di categoria più rappresentative ed associazioni professionali ex lege 4/2013, come l’Int, percorsi di alfabetizzazione e formazione. L’incontro è un primo approccio a quello che sarà il percorso di formazione sull’Ia, dove ribadiremo gli obblighi a tutela dell’utenza oltre a qualche consiglio operativo, prossimamente pertanto avremo altri eventi che tratteranno di Ia, a partire dal nostro XXIV Convegno nazionale che si terrà a Roma nella seconda metà del mese di Novembre e dove il tema sarà Tributaristi e Intelligenza Artificiale”.
(Adnkronos) - L'Italia rischia di perdere il 20% delle spiagge al 2050 e il 45% al 2100. Le case di 800mila persone sono a rischio per innalzamento dei mari, inondazioni temporanee o permanenti, erosione, pressione demografica e urbanistica. Lo rileva il XVII Rapporto ‘Paesaggi sommersi’ della Società Geografica Italiana, presentato questa mattina a Palazzetto Mattei a Roma con un ampio corredo di dati, evidenze, proiezioni e analisi. I territori più a rischio sono in primo luogo l’Alto Adriatico e, in misura minore, la costa pugliese intorno al Gargano, diversi tratti della costa tirrenica tra la Toscana e la Campania, le aree di Cagliari e Oristano, e molte altre. A rischio sono anche la metà delle infrastrutture portuali, diversi aeroporti, più del 10% delle superfici agricole, buona parte delle paludi, delle lagune e le zone costiere cosiddette 'anfibie', a cominciare dal Delta del Po e dalla Laguna di Venezia. La crisi climatica avrà un impatto enorme, ad esempio, sulle aree agricole costiere con un’accelerazione dei processi di salinizzazione, che imporranno pesanti strategie di adattamento, e sui litorali urbanizzati. Secondo stime inedite - spiega Società Geografica Italiana - sono 800mila le persone che vivono in territori sotto il livello del mare atteso e che rischiano processi di ricollocazione o che dovranno essere protetti da difese costiere artificiali sempre più pervasive. Basti pensare che la fascia costiera non è solo la zona in Italia con la maggior percentuale di suolo artificiale e urbanizzato ma è anche un’area dove il consumo di suolo prosegue incessante. Il Rapporto evidenzia che l’Italia rischia di perdere circa il 20% e il 45% delle proprie spiagge al 2050 e al 2100 rispettivamente, con punte in Sardegna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Campania. "Bonifiche, urbanizzazione, infrastrutturazione, abusivismo: abbiamo trasformato la fascia costiera, un ambiente dinamico e instabile, in una linea di costa rigida e quindi fragile e vulnerabile. È ora indispensabile un cambiamento profondo dei regimi di gestione e pianificazione costiera, oltre che una ineludibile ma affatto scontata presa d’atto della centralità della ‘questione coste’ e della necessità di una sua ricomposizione a scala nazionale", fa sapere Stefano Soriani, professore di Geografia economico-politica all’Università Ca' Foscari Venezia, che ha partecipato alla redazione del Rapporto. In questo quadro la crisi climatica agirà come 'moltiplicatore di stress', rendendo i problemi ancora più gravi, sia dal punto di vista ambientale sia da quello socioeconomico - evidenzia Società Geografica Italiana - Ciò rende non più rinviabile un dibattito ampio tra forze politiche, sociali e scientifiche sulla gestione sostenibile delle nostre coste. "Il rischio non è solo la perdita di spiagge o l’inondazione dei litorali di costa bassa, urbanizzati o meno, ma una sempre più pervasiva artificializzazione della linea di costa, con profonde implicazioni paesaggistiche e di aggravamento della vulnerabilità. L’unica alternativa è fare il contrario di quanto fatto fin qui: rinaturalizzare i litorali, per sfruttare la loro capacità di adattamento. Un percorso irto di ostacoli socio-politici, oltre che strutturali ed economici", spiega Filippo Celata, professore di Geografia economica e politica all’Università di Roma La Sapienza, che ha partecipato alla redazione del Rapporto. "Da quasi vent'anni la Società Geografica Italiana realizza, con i suoi Rapporti, approfondite analisi dei problemi del territorio italiano. Cerchiamo di non alimentare allarmismi e catastrofismi; al contrario, proviamo a proporre ai decisori politici un quadro equilibrato e, su quella base, possibili interventi di mitigazione dei problemi", dichiara Claudio Cerreti, presidente della Società Geografica Italiana. I dati chiave del rapporto. Artificializzazione costiera - Quasi un quarto del territorio entro i 300 metri dalla costa è coperto da strutture artificiali, con picchi allarmanti in Liguria (47%) e nelle Marche (45%). Erosione accelerata - L'Italia rischia di perdere fino al 45% delle spiagge entro il 2100, mettendo a rischio un patrimonio naturale e turistico inestimabile. Difese costiere - Barriere artificiali proteggono ormai più di un quarto delle coste basse, ma aggravano l'erosione e la vulnerabilità e saranno sempre più costose e meno efficaci. Pressione turistica e impatto economico - I comuni costieri offrono il 57% dei posti letto turistici, ma questo sviluppo incontrollato sta esacerbando la crisi. Salinizzazione dei terreni agricoli - Nell'estate del 2023, il cuneo salino ha risalito il Delta del Po per oltre 20 chilometri, minacciando l'agricoltura e la disponibilità di acqua potabile. Aree protette vulnerabili - Le aree protette, cruciali per la biodiversità, tutelano il 10% delle acque e delle coste italiane, ma raramente dispongono di un piano di gestione adeguato. Porti a rischio - Porti e infrastrutture connesse si estendono per 2.250 km e rischiano di essere pesantemente compromesse con gravi effetti sulla qualità dei sistemi logistici.