ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Gualtieri ha già detto che si ricandiderà. Del resto è normale che dopo un mandato ci si rimetta al giudizio degli elettori. Anche Raggi, legittimamente lo ha fatto e ha raggiunto un risultato non sufficiente per accedere al ballottaggio, ma un buon risultato: 7 punti in più rispetto ai 5 Stelle. Si ripartirà dalla coalizione che sta già governando Roma e si cercherà di allargare. Ma senza trattative incomprensibili per i cittadini. L'obiettivo è allargare il consenso". Lo dice Claudio Mancini, deputato Pd, interpellato all'Adnkronos. "Intanto - continua il dem - c'è uno spazio politico e il progetto civico lanciato da Alessandro Onorato può riuscire ad occuparlo. Le premesse ci sono. Le adesioni e l'interesse superano le più rosee aspettative", spiega sul progetto di una lista civica nazionale lanciato dall'assessore capitolino. "E' un progetto -sottolinea- che può allargare i consensi e intercettare quegli elettori che non si sentono rappresentati dai partiti del centrosinistra e magari andrebbero a ingrossare l'astensionismo. La soglia di sbarramento è il 4 per cento. Non è poco. Alle europee, dividendosi, Renzi e Calenda non hanno superato la soglia ma una lista che raccolga le esperienze civiche, il movimento di Ruffini e chi voglia aderire, penso anche a Italia Viva, credo abbia ampie possibilità di superare il 4 per cento". "E c'è anche un altro dato non irrilevante. Il progetto dei civici si è schierato nel centrosinistra senza chiedere nulla in cambio: posti, ruoli e via dicendo. Un fatto certamente apprezzabile", spiega. Sulle varie iniziative organizzare delle aree dem da quelle dei riformisti a quella della maggioranza a Montepulciano a fine novembre, Mancini continua: "La politica è una cosa semplice. Finite le elezioni regionali di domenica prossima si chiude la stagione delle elezioni regionali e si entra nel tempo che ci separa dalle elezioni politiche, quindi si apre una discussione su come si va alle elezioni politiche". "Essendo il nostro un partito democratico ha una sua discussione incomprimibile e anzi salutare. E' chiaro che questa discussione comincia ad avvenire nelle forme dell'intervista, del dibattito e anche di iniziative politiche. Quella di Montepulciano si chiama proprio 'Costruire l'alternativa'. Poi si farà una assemblea nazionale per mettere a sintesi una discussione che non preoccupa perchè il Pd è unito nei fondamentali". Non si farà quindi un congresso? "Si può anche fare ma questo lo può decidere solo la segretaria Schlein". "Sulla legge elettorale al momento non ci sono contatti né formali né informali. Ogni rapporto con i vertici nostri è stato smentito. Ma soprattutto, io personalmente, trovo in questa vicenda - quella dello scontro con il Colle - la conferma del fatto che è sbagliato sedersi a discutere una legge elettorale se il presupposto è l'indicazione del candidato premier e un premio di maggioranza che in realtà non assicura stabilità", dice ancora il deputato. "Non c'è nessuna certezza della maggioranza assoluta perché il premio regionale non può che essere fatto regione per regione e quindi serve solo ad avere alla Camera un vantaggio. Di fatto è un Porcellum con qualche ritocco". Ma qualcuno nelle opposizioni potrebbe essere tentato dal sostenere una riforma di questo tipo? "Non credo, le opposizioni non hanno nessuna convenienza ad assecondare una riforma della legge elettorale che va nella direzione di esasperare la personalizzazione della candidatura premier e che dichiara dall'inizio che l'obiettivo è fare all-in su tutte le cariche istituzionali". A destra dicono che l'indicazione del premier creerebbe problemi in un centrosinistra in cui ancora non è chiaro come verrà scelto il candidato premier... "La destra si occupi della destra e di noi ci occupiamo da soli". "E' l'inizio di una campagna per provare a far passare una legge elettorale che determina l'elezione diretta del premier. Si vuole caricare politicamente la riforma della legge elettorale. Per questa strada si vuole far passare una forma di presidenzialismo che non si è riusciti a fare con la modifica costituzionale", afferma poi sullo scontro istituzionale tra Fdi e il Quirinale che ha animato gli ultimi giorni. "Quando Giorgia Meloni è venuta in Parlamento per il voto di fiducia aveva annunciato la riforma presidenzialista come parte del programma del centrodestra con grande enfasi, poi di fronte alla consapevolezza che gli italiani non sono d'accordo nel cambiare la natura della presidenza della Repubblica, questo progetto è stato abbandonato pubblicamente, ma in realtà rimane vero obiettivo politico". "Ancora ieri Meloni ha dichiarato che vuole la riforma in senso presidenzialista. Quindi c'è un'avversione all'idea del Presidente della Repubblica che sia garante delle istituzioni e non attore politico". Di qui la riforma elettorale con il premio di maggioranza e l'indicazione del candidato premier: "Si vuole caricare politicamente la riforma della legge elettorale di un significato di modifica della Costituzione materiale visto che non sono riusciti a cambiare quella formale. Perché in sostanza il governo sa che se fa una riforma contro il Presidente della Repubblica per fare il presidenzialismo, il referendum costituzionale lo perde".
(Adnkronos) - Con circa 4.000 iscrizioni all’evento, si è chiusa 'Talent & innovation day', la prima giornata della diciassettesima edizione del Forum Hr people & culture 2025, realizzata in collaborazione con l’università Iulm e promossa da Comunicazione Italiana. Nel corso dei lavori, 225 hr director, in qualità di speaker, si sono confrontati sui fenomeni che stanno ridisegnando in profondità la fisionomia del lavoro contemporaneo. Il nuovo approccio generazionale e la pervasività dell’intelligenza artificiale nei processi organizzativi – inclusi quelli hr – stanno imponendo una revisione delle categorie interpretative tradizionali. Come stanno rispondendo le imprese? E in che modo gli operatori hr stanno reinterpretando ruoli, responsabilità e processi in un contesto che accelera più velocemente della capacità di assorbire gli effetti? È sempre più evidente che il paradigma è cambiato: non bastano strumenti nuovi, serve una cultura nuova. Una criticità umana capace di leggere la complessità e un approccio scientifico maturo in grado di orientare le decisioni senza sostituirle. A fare da sfondo a tutti i panel è emersa con forza la linea sottile che oggi definisce il lavoro hr: governare la tecnologia senza esserne governati, integrare l’ai nei processi senza perdere la misura umana delle decisioni, mantenere al centro la persona senza ridurla a uno slogan. Una sfida culturale prima ancora che organizzativa, che richiede lucidità critica e responsabilità nel ridisegnare il futuro del lavoro. Tra i partner presenti si è affermata una costante: la centralità della persona come punto di equilibrio più fragile e, al tempo stesso, più necessario. L’evoluzione dei processi hr sta assumendo una dimensione ibrida nella quale l’ai non è più un supporto laterale, ma un’infrastruttura che attraversa i task operativi. Una transizione che richiede competenze tecniche, certo, ma soprattutto la capacità – tutt’altro che scontata – di governare la tecnologia senza subire la sua logica. Il talk di apertura delle ore 9 che ha aperto ufficialmente questa edizione ha affrontato il tema della talent acquisition e la sfida del bisogno di senso nel lavoro, che ha visto la partecipazione di Elisa Cristadoro, Italy hr director Amplifon, Luisella Giani, Vp emea South Agentforce Salesforce; Fabio Rezzoagli, sales director Indeed, Alessandra Rizzi, head of human resources & organization Zurich Italy Bank. Gianluca Bonacchi, senior talent strategy advisor Indeed ha condotto il main keynote speech dal titolo: 'Alla ricerca di una star'. Domani, 20 novembre giornata conclusiva dal titolo 'Welfare & Sustainability Day'. Pluxee Italia, main partner del Forum, aprirà la seconda giornata con due momenti chiave dedicati al futuro del welfare aziendale e dell’engagement. Anna Maria Mazzini, marketing & product director, sarà protagonista del talk show di apertura 'Corporate welfare & future of work', dedicato all’evoluzione del welfare verso servizi sempre più digitali, personalizzati e a misura d’essere umano. Insieme a Tommaso Palermo, managing director di Pluxee Italia, interverrà poi al main keynote speech 'Le nuove regole dell’engagement', introducendo il concetto di engagement consapevole: un approccio che pone al centro ascolto, equilibrio e reciprocità nel rapporto tra persone e organizzazioni. Un doppio intervento che conferma l’impegno di Pluxee nel promuovere un welfare aziendale capace di generare valore umano e sostenibilità sociale. L’evento vede la collaborazione dei main partner Indeed e Pluxee Italia; del main media partner Adnkronos; degli official partner Adequat, B2You Altroconsumo, Babbel for Business, Busuu, Carol, Cornerstone OnDemand, CVing, Gility, Howay, Jointly, nCore HR, Salesforce, Remote, Unobravo, XMetaReal, WellMakers by BNP Paribas; dei content partner ADP, Alveria, Axerta, Blue Health Center, British Council, Consecution Group, Corporate Benefits, Digit’Ed, Digital Attitude, Edenred Italia, Elty (DaVinci Salute), Eudaimon, GoodHabitz, HumanX (Selexi), Initial (Rentokil Initial), iSapiens, Klaaryo, Liane – LianeCare, Partner & Partners Holding Group, Qipo, SCS Consulting, Six Seconds Italia, Skillvue, Vitality+, Walà e Welfare Nest; dei forum partner 6Unico!, Asterys, Awair, AssessFirst, Bonoos, Certiquality, Cesop HR Consulting Company, Competence, Dicto AI, goFLUENT, Jobify, Kekyjob, La Luna del Grano, LDP Automation, Percinque, Pipeline, PlanEat, ProfessionAI, Radical HR, Risorse Professional, Sales Line, Simundia, Skillsincloud, SLI, Smart Info, Syllog, Talentware, Telepass Business, The Appointment Consulting, Top Employers Institute, Twenix, Vip District, Volocom, UGO, Waddi, WellDone Italia, Wellhub, WordWorks; del communication partner Satispay.
(Adnkronos) - "Il Cresco Award Città Sostenibili è un riconoscimento che da dieci anni valorizza l’impegno dei Comuni italiani nello sviluppo sostenibile dei territori, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite". Così Giorgio Germani, Consigliere Delegato di Fondazione Sodalitas, intervenendo alla premiazione del Cresco Award 2025 – Comuni sostenibili e Agenda 2030. Ogni anno, ha spiegato Germani, partecipano "circa 90 Comuni, spesso con più progetti, e vengono consegnati complessivamente 120 premi". I riconoscimenti sono assegnati sia dalla giuria di esperti – composta da accademici e personalità del mondo della sostenibilità – sia dalle imprese partner dell’iniziativa, che scelgono di sostenere direttamente progetti virtuosi. "Questo legame tra mondo privato e pubblico è un valore aggiunto fondamentale – ha sottolineato Germani – perché consente di creare sinergie concrete tra aziende e istituzioni locali". Dopo dieci anni, ha concluso, "registriamo una partecipazione stabile e convinta: i Comuni italiani mostrano una crescente consapevolezza ambientale e sociale. Certo, si può fare sempre di più, ma il percorso è tracciato e i risultati sono evidenti".