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(Adnkronos) - Nuova scossa di terremoto nell'area dei Campi Flegrei. Secondo quanto rilevato dall'Ingv, alle ore 19.31 c'è stato un evento sismico di magnitudo 3.2, a una profondità di due chilometri, nelle vicinanze della Solfatara di Pozzuoli. La scossa è stata avvertita anche a Pianura, Bagnoli e Quarto.
(Adnkronos) - Nella seconda giornata del WMF - We Make Future, Fiera Internazionale e Festival sull’Intelligenza Artificiale, la Tecnologia e l'Innovazione Digitale, è stata annunciata la prima edizione del WMF in Arabia Saudita, che si terrà a Riyad nel 2026, con la partnership di PNG Saudi Arabia e Jusur International. Un traguardo che - si sottolinea in una nota - "segna non solo un nuovo capitolo, ma una vera e propria evoluzione della piattaforma WMF, sempre più protagonista dell’innovazione globale". Con Riyad, simbolo della trasformazione digitale e dell’ascesa dell’intelligenza artificiale, Search On Media Group - proprietaria e organizzatrice del WMF - sceglie una delle capitali mondiali più visionarie per dare vita a un’edizione che sarà molto più di un evento: sarà l’incarnazione concreta dello spirito del “business of tomorrow” – sostenibile, tecnologico, inclusivo. Grazie a una rete internazionale di partner strategici, il WMF rafforza la propria missione di connettere culture, economie e visioni, portando l’eccellenza dell’innovazione italiana al centro di uno dei contesti più avanzati e promettenti del panorama mondiale. Riyad 2026 sarà un acceleratore globale di idee, talenti e opportunità. Sul Mainstage ad annunciare l’evento insieme a Cosmano Lombardo, CEO e Founder di Search On Media Group e ideatore del WMF - We Make Future, Saud Al-Yami, CEO di PNG Saudi Arabia e Khaled Safran, CEO e Founder di Jusur International. Cosmano Lombardo, founder e CEO di Search On Media Group e ideatore del WMF sottolinea come "l’annuncio della prima edizione del WMF a Riyad, che non sarà uno dei nostri Road Show Internazionali ma un vero e proprio WMF in programma l’8, 9 e 10 dicembre 2026 in collaborazione con i nostri Partner Sauditi, è la conferma concreta della nostra vision e mission globale: non solo una manifestazione, ma una vera e propria piattaforma internazionale pensata per aggregare e attivare un ecosistema globale di attori che mettono tecnologia, intelligenza artificiale e digitale al servizio dell’inclusione, dell’imprenditorialità e dello sviluppo sostenibile. Riyadh 2026 incarnerà lo spirito del WMF e parlerà il linguaggio del futuro, in un’esperienza unica che aprirà le porte a innovatori, creatori, imprenditori e sognatori da ogni angolo del pianeta. Questo passo si inserisce in un più ampio percorso di internazionalizzazione che da anni portiamo avanti, con l’obiettivo di diffondere il Made in Italy nel mondo e promuovere un modello di innovazione aperto e collaborativo. Ci auguriamo che anche la Regione Emilia-Romagna sappia cogliere fino in fondo il valore strategico del WMF, dando seguito alle parole espresse nei mesi scorsi con azioni concrete, all’altezza delle sfide e delle opportunità che oggi il contesto internazionale ci pone davanti." Come sottolinea Saud Al-Yami, CEO PNG Saudi Arabia, dal Mainstage del WMF "è per me un onore e un privilegio essere qui oggi, a nome di PNG Arabia Saudita, per annunciare ufficialmente la prossima edizione di We Make Future che si terrà a Riyadh, nel cuore del Regno dell’Arabia Saudita, sotto il tema: “L’Arabia Saudita crea il futuro.” Oggi, Riyadh si afferma come una delle capitali mondiali dell’innovazione, un punto di riferimento per gli investimenti nell’intelligenza artificiale e nelle tecnologie emergenti. Con il sostegno deciso del governo, il Regno sta avanzando con determinazione verso una leadership globale nell’IA, nelle telecomunicazioni, nelle smart city e nell’economia digitale. Guidata dalla Vision 2030, lanciata da Sua Altezza Reale il Principe Ereditario Mohammed bin Salman Al Saud, l’Arabia Saudita sta costruendo una nazione ambiziosa, un’economia prospera e una società vibrante. Grazie al team WMF e a Search On Media Group per la visione, la fiducia e la collaborazione. Non vediamo l’ora di accogliervi a Riyadh, la Terra dove i sogni diventano futuro” Sempre a Bologna la finalissima della Startup Competition del WMF, la più grande competizione internazionale per startup in Italia, è stata uno dei momenti più attesi della 13ª edizione della manifestazione. L’evento si è svolto sul Mainstage all’interno di due tra i principali format dedicati all’ecosistema dell’innovazione: il World Startup Fest e l’Open Innovation & VC Fest, che hanno riunito migliaia di startup, investitori, corporate e stakeholder da tutto il mondo. A conquistare il prestigioso Jury Award è stata Invigilo AI, startup innovativa con sede a Singapore, che si è distinta per l’eccellenza tecnologica e l’impatto della propria soluzione su scala globale. Il premio consiste nell’accesso diretto alla finale della Startup World Cup di San Francisco (USA), grazie alla consolidata partnership tra il WMF e Pegasus Tech Ventures. Qui, Invigilo AI potrà competere per un investimento diretto da 1 milione di dollari, portando la propria visione sul palco più rilevante al mondo per l’innovazione. La startup sarà inoltre protagonista anche all’evento annunciato sul Mainstage del WMF, in programma a Riyadh nel 2026. A ricevere invece lo Special Audience Award è stata Electra Vehicles, startup statunitense specializzata in soluzioni per l’ottimizzazione delle batterie, che si è aggiudicata un premio del valore di 25.000 € in servizi di consulenza offerti da Search On Media Group – un riconoscimento concreto al potenziale delle startup più promettenti. Ancora una volta, la Startup Competition del WMF ha confermato il suo ruolo centrale come piattaforma di visibilità, crescita e connessione per l’intero ecosistema dell’innovazione globale.
(Adnkronos) - Una piattaforma che utilizza la pianificazione e la tecnologia per ridurre gli sprechi, ottimizzare le risorse e contribuire agli obiettivi Esg, migliorando la sostenibilità della ristorazione collettiva. PlanEat ha presentato in Senato, presso la Sala Caduti Di Nassirya la sua piattaforma digitale per prevenire lo spreco alimentare attraverso la pianificazione sostenibile. L’evento si inserisce nelle celebrazioni della Giornata dell’Ambiente del 5 giugno e ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e rappresentanti del mondo accademico e dell’impresa in una tavola rotonda. Il confronto ha permesso di fare il punto sui dati di un fenomeno diffuso e trasversale, lo spreco di cibo: gli italiani buttano in pattumiera 619,7 grammi di cibo per persona alla settimana, un valore in crescita del 10% rispetto all’anno precedente (Waste Watcher 2025). Frutta, verdura e pane fresco sono gli alimenti maggiormente sprecati, al Sud si butta più che al Nord, nei comuni più piccoli c’è maggiore spreco rispetto alle grandi città e anche nelle famiglie senza figli si è meno virtuosi. A causare lo spreco di cibo sono le cattive abitudini: il 34% lo dimentica in dispensa o in frigo, solo il 21% programma i pasti settimanali e il 68% non è in grado o non è disposto a rielaborare in modo creativo gli avanzi. Per contrastare questo fenomeno, l’Italia è in prima fila anche grazie alla legge 166 del 2016, di cui è stata promotrice l’onorevole Maria Chiara Gadda. Questa norma ha rivoluzionato la lotta allo spreco, favorendo il recupero e la donazione delle eccedenze alimentari e di altri beni essenziali, semplificando le procedure burocratiche e incentivando comportamenti virtuosi attraverso incentivi, sgravi fiscali e campagne di sensibilizzazione. PlanEat, dal canto suo, propone un modello basato sulla pianificazione alimentare e sulla digitalizzazione della cucina, offrendo kit con ingredienti freschi, già dosati e porzionati, per permettere di cucinare senza generare scarti. Alla base di questo sistema c’è l’idea che, acquistando esattamente ciò che serve attraverso una programmazione anticipata, lo spreco si possa eliminare a monte. A supporto del proprio impatto ambientale, PlanEat ha sviluppato un sistema di contatori - elaborati e certificati dal Dipartimento di Economics and Management dell’Università di Pavia - che calcolano quotidianamente, in modo automatico, il risparmio generato in termini di cibo, CO2, acqua e suolo. A livello aggregato, secondo l’ultima rilevazione fatta che somma tutte le spese effettuate sulla piattaforma dalla nascita a oggi, da privati e aziende, sono state 92 le tonnellate di cibo complessivamente 'salvate' dalla pattumiera, il che equivale, in termini di risparmio di emissioni, a 233 tonnellate di CO2, in termini di acqua a 53 milioni di litri non utilizzati e in termini di terreno a 1 milione di m2 risparmiati per produrlo. Uno degli aspetti più rilevanti del progetto PlanEat è la sua iniziativa di mensa diffusa: un sistema digitale che consente agli utenti - ovvero a tutte le persone che ogni giorno devono pranzare al bar, al ristorante, in mensa o al self-service durante l’orario di lavoro - di pianificare in anticipo la scelta del pasto, riducendo drasticamente la quantità di cibo preparato in eccesso. Grazie alla pianificazione digitale e alla messa in rete di bar, ristoranti, mense e self-service, il problema delle eccedenze e dello spreco si risolve a monte. Inoltre, grazie anche a una rete di ristoratori locali selezionati che favorisce l’accesso a cibo di qualità, si ottengono benefici concreti non solo sul piano della riduzione dello spreco e dunque del risparmio economico, ma anche sulla riduzione delle emissioni e sull’ottimizzazione delle risorse. Un esempio concreto di realtà che ha già adottato il servizio di mensa diffusa è Altergon, azienda farmaceutica con sede in Campania, che ha scelto PlanEat per organizzare la gestione della ristorazione aziendale e ridurre lo spreco alimentare. Un approccio che intende contribuire agli obiettivi Esg (Environmental, Social, Governance). Environmental perché grazie alla pianificazione e all’ottimizzazione dei pasti, PlanEat riduce l’impronta ecologica della ristorazione aziendale e favorisce l’economia circolare locale, limitando le emissioni di CO2 derivanti dal trasporto e dalla produzione alimentare; Social perché la piattaforma sostiene le piccole realtà locali, aiutando i ristoratori a ridurre gli sprechi e a ottimizzare la gestione economica, migliorando al contempo la qualità dell'offerta alimentare per i dipendenti aziendali; Governance perché PlanEat adotta un sistema di tracciabilità e trasparenza che consente alle aziende di monitorare l'impatto ambientale delle scelte alimentari dei loro dipendenti con un ritorno concreto in termini di miglioramento delle performance Esg. "Ogni famiglia deve fare i conti con diverse esigenze: mettere a tavola pasti salutari, utilizzare materie prime sane, risparmiare tempo e denaro nel fare la spesa. A tutto questo, si aggiungono la necessità di diminuire lo spreco alimentare, che nel nostro Paese è ancora troppo alto, e la volontà di valorizzare i prodotti del territorio. Quando un’azienda prova a tenere insieme tutto questo, come fa PlanEat, la politica non può che sostenerla. Per questo, ho voluto promuovere la presentazione di questa piattaforma in Senato. È stata l'occasione per riflettere sulla catena che parte dalla produzione delle materie prime agroalimentari e arriva alla nostra tavola", ha dichiarato il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. "La legge 166 ha consentito in questi anni di sottrarre allo spreco migliaia di tonnellate di alimenti ancora perfettamente consumabili, a partire dal cibo fresco e cotto, consentendo all’eccedenza che si genera per diverse ragioni nella filiera produttiva di trovare nuovo valore nella rete della solidarietà sociale. La legge antispreco non porta risultati tangibili solo in termini quantitativi, ma anche nel modello culturale che coinvolge imprese, terzo settore, pubblica amministrazione e cittadini. Un’impresa, che gestisce l’eccedenza in modo strutturale, diventa più efficiente e migliora in prevenzione, interpreta i bisogni dei clienti e accresce la soddisfazione dei propri dipendenti. Cittadini più informati e consapevoli, assegnano il giusto valore al cibo e sprecano meno nella quotidianità domestica e nei consumi fuori casa. La piattaforma PlanEat è perfettamente coerente con questo approccio, e dimostra come tecnologia e innovazione siano alleati fondamentali nel prevenire gli sprechi e nel divulgare buone pratiche", osserva Maria Chiara Gadda, vicepresidente della commissione Agricoltura e prima firmataria della Legge 166/16. "Lo spreco alimentare non è solo un problema etico, ambientale ed economico: è anche una questione di salute pubblica. La programmazione dei pasti e la consapevolezza alimentare sono strumenti fondamentali per promuovere una dieta equilibrata e prevenire patologie legate a eccessi o carenze nutrizionali. Iniziative come PlanEat mostrano come l’innovazione tecnologica, se guidata da evidenze scientifiche e principi di sostenibilità, possa diventare un alleato strategico per migliorare la qualità della nostra alimentazione e ridurre lo spreco fin dalla fase di approvvigionamento", rimarca Hellas Cena, prorettore alla Terza Missione, Università di Pavia - medico specialista in Scienza dell’Alimentazione, Ics Maugeri Irccs. "La Campagna Spreco Zero, promossa da Last Minute Market spin off dell'Università di Bologna attivo sul fronte della riduzione e della prevenzione dello spreco alimentare dalla fine degli anni '90, condivide con PlanEat l'approccio digitale e dal 2022 ha sviluppato l'applicazione 'Sprecometro'. Si tratta di un diario digitale che, monitorando gli sprechi, restituisce al consumatore l’impatto economico e le impronte ambientali (CO2, acqua e suolo) e offre, allo stesso tempo, strumenti concreti per migliorare le abitudini alimentari quotidiane: come conservare correttamente gli alimenti, organizzare una spesa efficiente, valorizzare gli avanzi, ridurre gli scarti. È un approccio educativo che mette al centro del cambiamento ognuno di noi rendendoci protagonisti di una nuova cultura del cibo, più consapevole e sostenibile", spiega Giorgio Segrè, Project Manager Sprecometro, Campagna Spreco Zero. Beatrice Ghedini, Project Manager Assistant Osservatorio Waste Watcher International - Campagna Spreco Zero, sottolinea: "L'Osservatorio internazionale Waste Watcher, strumento di indagine della Campagna Spreco Zero di Last Minute Market, è diventato negli anni un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo sulla determinazione quantitativa dello spreco alimentare e delle sue cause. In particolare, a livello domestico dove si concentra, peraltro, la percentuale di spreco più significativa e non recuperabile a fini solidali". "La nostra piattaforma - conclude Nicola Lamberti, Ceo di PlanEat - nasce per offrire una soluzione pratica, misurabile e scalabile: programmare i pasti in anticipo significa acquistare solo ciò che serve, ridurre gli scarti e ottimizzare risorse ed emissioni. In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ribadiamo la nostra convinzione che solo affrontando il problema a monte con la pianificazione tramite strumenti digitali accessibili e un approccio culturale nuovo, si possa generare un vero cambiamento. Il nostro desiderio è anche quello di riuscire a raggiungere tutti quei luoghi dove la pianificazione potrebbe risolvere preventivamente il problema dello spreco come ad esempio gli ospedali, le Rsa, i villaggi turistici, gli aerei e le navi. Vogliamo dare il massimo valore a ciò che ci circonda e siamo convinti che il modo migliore per costruire un futuro sostenibile sia prendersi cura del pianeta, salvaguardare l’ambiente e guardare oltre le nostre vite, pensando anche alle generazioni future".