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(Adnkronos) - Un operaio italiano di 29 anni è morto nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 27 ottobre, rimanendo schiacciato da un macchinario mentre lavorava alla Veneta Prefabbricati di Rosolina (Rovigo). Sul posto si sono portati i carabinieri, i vigili del fuoco di Adria, il Suem 118 e i tecnici dello Spisal dell’azienda sanitaria polesana. Per estrarre il corpo dell’uomo dal macchinario si sono dovuti usare dei divaricatori. Il medico del Suem 118 non ha potuto far altro che dichiarare il decesso immediato del giovane. Un operaio di 25 anni versa in gravi condizioni a seguito di un incidente avvenuto questa mattina in una trafileria a Urago d'Oglio, in provincia di Brescia, attorno alle 11.30. Il giovane è precipitato da un cestello, da un'altezza stimata di circa 3 metri, e nell'impatto ha riportato un trauma cranico. L'uomo è stato quindi trasportato con l'elisoccorso, in codice rosso, presso l'ospedale Poliambulanza di Brescia. Sul posto anche un'auto infermieristica, un'ambulanza, i carabinieri e l'Ats. Altro incidente sul lavoro in Abruzzo. Nel primo pomeriggio di oggi l’elisoccorso del 118 di Pescara, con a bordo il tecnico di elisoccorso del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo e l’équipe sanitaria, è intervenuto in zona Monteferrante (Chieti) per soccorrere due operai impegnati nell’installazione di reti paramassi, caduti nel vuoto a seguito del probabile cedimento di un ancoraggio. Raggiunta l’area dell’incidente, particolarmente impervia, il tecnico di elisoccorso è stato verricellato sul target e ha provveduto a creare un punto di sicurezza per consentire l’arrivo in sequenza del medico e dell’infermiere. Il personale sanitario ha prestato le prime cure ai due feriti, uno dei quali in condizioni più gravi. Il primo è stato affidato alle cure dei sanitari dell’ambulanza, mentre il secondo, in codice rosso, è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Pescara.
(Adnkronos) - "Non bisogna mai dimenticarsi del passato, da dove si arriva. Serve per guardare al futuro e per restare con i piedi per terra, perchè quando si sale tanto in alto e poi si cade ci si fa ancora più male. Questo non vuol tornare a fare solo quello che facevamo in passato, e cioè gli adempimenti, ma piuttosto guardare alle nuove sfide". Così Rosario De Luca, presidente del consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, che celebra i 60 anni del consiglio nazionale dei professionisti.
(Adnkronos) - In occasione del World Energy Day, giornata che promuove a livello globale un utilizzo più consapevole e sostenibile delle risorse energetiche, Automobili Lamborghini annuncia il completamento dell’ampliamento del proprio impianto fotovoltaico nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese. L’impianto - si sottolinea - "segna un ulteriore passo nella strategia di decarbonizzazione della Casa e rafforza l’autonomia energetica del sito produttivo". D'altronde il percorso di Automobili Lamborghini nell’ambito delle energie rinnovabili è iniziato nel 2010 con l’installazione del primo impianto fotovoltaico, successivamente esteso fino a raggiungere una superficie complessiva di 15.000 mq, tra i più grandi della regione all’epoca, in grado di generare oltre 2 milioni di kWh all’anno e ridurre circa 800 tonnellate di CO₂ ogni anno. L’ampliamento dell’impianto fotovoltaico si inserisce in un processo che già nel 2015 ha visto Automobili Lamborghini conseguire il raggiungimento della neutralità carbonica on balance del sito produttivo: un traguardo - si spiega - conseguito come scelta volontaria e pionieristica, che ha reso lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese il primo certificato all’interno del Gruppo Audi e il primo al mondo a ottenere la certificazione di neutralità da parte dell’ente DNV". Da allora, Automobili Lamborghini ha mantenuto questo status nonostante il raddoppio delle superfici produttive, grazie a una strategia integrata che combina crescita dello stabilimento, investimenti in efficienza energetica, riduzione diretta delle emissioni e progetti di compensazione delle emissioni residue. Con l’ampliamento appena ultimato, che ha interessato la superficie in copertura del magazzino, la capacità complessiva dell’impianto è cresciuta ulteriormente: oggi è in grado di produrre circa 2,89 milioni di kWh aggiuntivi all’anno, garantendo una riduzione stimata delle emissioni pari a 1.200 tonnellate di CO₂ annue. L’intervento ha previsto l’installazione di più di 4.000 pannelli fotovoltaici su una superficie di circa 12.000 metri quadrati, con una potenza installata complessiva pari a 2,5 MWh.