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(Adnkronos) - Oggi, 28 gennaio, si celebra la Giornata europea della protezione dei dati, un'occasione per riflettere sulla sicurezza delle informazioni personali online e sull'importanza di adottare comportamenti adeguati per la protezione digitale. Ma cosa significa prendersi cura della propria 'cyber-igiene'? Il Centro Cybersecurity della Fondazione Bruno Kessler (Fbk), istituto di ricerca specializzato nei campi della tecnologia, dell’innovazione, delle scienze umane e sociali, ha messo a fuoco pratiche e comportamenti che ogni utente dovrebbe adottare per proteggere le proprie informazioni digitali e la propria identità online. Il primo suggerimento è sulle password. Giada Sciarretta, science ambassador di Fondazione Bruno Kessler, operativa nell’unità 'Security & trust' ed esperta in progettazione e analisi di sicurezza di soluzioni di identità digitale, spiega: "Le password sono la prima linea di difesa contro gli attacchi informatici; è quindi importante evitare combinazioni prevedibili come ‘123456’ o ‘password’, preferendo soluzioni più complesse e sicure. Una buona pratica è adottare una passphrase lunga almeno 16 caratteri, contenente lettere maiuscole, minuscole, numeri e simboli speciali. Inoltre, è essenziale cambiare regolarmente le password e non riutilizzarle per più account”. Secondo una stima di NordPass, azienda che fornisce applicazioni per la gestione sicura delle password, tra le password più utilizzate nel 2024 in Italia si trovano ancora combinazioni di numeri come 123456 o 12345678, oppure parole come password, cambiami e juventus, che espongono a rischi. Un'altra misura essenziale è l'autenticazione multifattoriale (mfa), che aggiunge un ulteriore livello di sicurezza richiedendo un secondo fattore oltre alla password, come un codice generato da un'app di autenticazione o un'impronta digitale. Questo riduce notevolmente il rischio di accessi non autorizzati e garantisce una maggiore protezione anche in caso di furto delle credenziali di accesso. Configurare l'Mfa per tutti gli account che lo supportano è una delle migliori strategie per proteggere i dati personali. Il terzo consiglio è l'utilizzo di alias email, che permette di creare alias temporanei per evitare di esporre il proprio indirizzo principale e proteggere la propria identità digitale. Gli alias possono essere utili per iscriversi a servizi online senza compromettere l'account principale, riducendo la possibilità di ricevere spam o di essere vittime di phishing. Matteo Rizzi, security administrator di Fbk con esperienza nella gestione dell'identità e nell'analisi di protocolli di sicurezza, osserva: "L'utilizzo di alias email si rivela particolarmente efficace anche per proteggersi da eventuali data breach, che si verificano quando dati personali vengono esposti o rubati a causa di una violazione di sicurezza: infatti se un alias viene compromesso, l'utente può facilmente disattivarlo senza influenzare gli altri account, garantendo così un ulteriore livello di protezione. Inoltre, la separazione tra i vari alias impedisce agli attaccanti di correlare diverse identità digitali, limitando la possibilità di attacchi mirati su larga scala. E' infine buona pratica monitorare frequentemente i propri account e attivare notifiche di accesso per rilevare eventuali attività sospette". Le cause principali di un data breach includono attacchi hacker, configurazioni errate dei sistemi, vulnerabilità software e negligenza umana. Le conseguenze possono essere gravi, con impatti finanziari e reputazionali significativi per individui e aziende. Per proteggersi, è possibile controllare regolarmente se il proprio indirizzo email è stato compromesso su siti come Have i been pwned, cambiare subito le password in caso di compromissione e abilitare sempre l'autenticazione multifattoriale per limitare i danni.
(Adnkronos) - Quella dei fenomeni migratori “è una situazione ormai oggi matura per essere affrontata e per trasformarla in una situazione positiva per il nostro Paese. Sto portando avanti, infatti, un'idea di integrazione qualificata e governata degli extracomunitari in Italia. L’importante incontro di oggi offre dati attuali e contestualizzati, che conducono sempre di più ad abbracciare questa integrazione qualificata. Nel concreto, quindi, si intercetta il fabbisogno delle imprese in modo tale che si risponda con un ingresso qualificato di manodopera extracomunitaria. Sono sicuro che da questo punto di vista il nostro legislatore stia già lavorando per legiferare in tal senso”. Così, Gabriele Fava, presidente dell’Inps, è intervenuto a margine dell’evento '@Migrazione da fenomeno sociale a fattore identitario' organizzato da Inps e Fondazione Migrantes. L’incontro è stato occasione per approfondire i temi dei flussi migratori con particolare riferimento alle conseguenze in ambito pensionistico, anche in considerazione dell’impatto della tecnologia nella nuova società digitale. A seguire si è tenuta una tavola rotonda dal titolo 'L’Italia che vogliamo: giovane, dinamica e inclusiva - L’impatto della tecnologia nel mondo del lavoro, nelle nuove migrazioni, in particolare dei giovani e delle donne: uno sguardo al futuro e i possibili effetti sul territorio e sulle pensioni'. Il presidente dell’Inps ha proseguito, poi, illustrando come l’Italia resti attrattiva per il fenomeno dell’immigrazione: “Questi fenomeni, nel corso dei decenni, sono mutati, ma il nostro Paese resta attrattivo. Rendiamolo ancora più attrattivo, così da rendere questa integrazione anche molto virtuosa, seguendo la cultura del nostro Paese”, ha concluso.
(Adnkronos) - Un’alleanza strategica per il futuro dell'ambiente: Roma Capitale e l’Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza per i Biologi (Enpab) siglano un Protocollo d’intesa che punta a sensibilizzare i cittadini su temi cruciali come la sostenibilità ambientale, la corretta alimentazione e la prevenzione per uno stile di vita sano. La delibera, presentata dall'Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, è stata approvata dalla Giunta capitolina. “Un risultato significativo - commenta la presidente Enpab Tiziana Stallone - che costituisce un vero e proprio servizio per il territorio. Si tratta inoltre di un’occasione per riconoscere il giusto valore alla nostra professione, poiché la figura del biologo è un elemento indispensabile per la salute della popolazione”. L’accordo, della durata di due anni, prevede la realizzazione di iniziative congiunte di informazione e formazione a Roma e nel Lazio, coinvolgendo i biologi Enpab attivi sul territorio della Regione. L’obiettivo è sensibilizzare i cittadini sui temi della sostenibilità, nel rispetto dell'ambiente e del cibo, sulla corretta conservazione degli alimenti e sui vantaggi della filiera corta, promuovendo uno stile di vita sano e migliorando lo stato di salute della popolazione. “Le competenze dei biologi sul fronte del consumo alimentare consapevole e dei suoi stretti legami con la sostenibilità ambientale saranno una risorsa preziosa per una proficua collaborazione”, commenta l’Assessore Sabrina Alfonsi.