ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Ancora un infortunio mortale sul lavoro. E' accaduto nelle campagne di Licata (Agrigento) dove è morto un bracciante agricolo di 67 anni, di origine romena e residente a Licata. L'uomo è stato travolto da un autocarro all'interno di un fondo agricolo nelle campagne licatesi. Il conducente del mezzo, un immigrato di 25 anni, durante una manovra non si sarebbe accorto del collega e lo avrebbe investito. La Procura di Agrigento ha aperto un'inchiesta e disposto il sequestro del corpo e del veicolo.
(Adnkronos) - "La formazione continua è sempre più un'infrastruttura del sistema produttivo italiano. Dobbiamo regolare questo sistema e aumentare la qualità. Abbiamo infatti necessità che questa formazione sia spesa bene, euro per euro, spingendo su un livello qualitativo superiore verso la media europea". Così, con Adnkronos/Labitalia, Massimo Temussi, direttore centrale politiche del lavoro ministero del Lavoro e delle politiche sociali, a margine del suo intervento alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione del 60esimo anniversario del consiglio nazionale dei professionisti. Temussi ha ricordato come l'attività del ministero ha permesso che "oggi finalmente tutti i corsi di formazione sono mappati". E Temussi ha ricordato anche l'impegno del ministero nell'individuare con precisione la quota dei Neet in Italia, e cioè dei giovani che non studiano e non lavorano. "Sapremo il numero in Italia ma teniamo conto che anche in Europa non esiste una certificazione del dato. Stiamo cercando di fare qualcosa di diverso attraverso l'integrazione delle piattaforme, visto che oggi con il digitale è possibile, e in perfetta interoperabilità con gli stakeholder sarà possibile avere un dato geo referenziato e perfetto su cui potere costruire una politica finalmente coerente", conclude.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.