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(Adnkronos) - Italia nel mezzo di una 'battaglia' climatica tra il ritorno del caldo rovente e l'aria fresca che porta pioggia e temporali. "L'anticiclone africano tenterà di riprendere il sopravvento, ma con qualche difficoltà - spiega all'Adnkronos Federico Brescia, meteorologo de 'iLMeteo.it' - . Sono previsti due tentativi di rimonta. Il primo è in atto in questo inizio settimana, con temperature in deciso aumento. Si prevedono picchi di 36-38°C sulle regioni centro-meridionali e in Sardegna. Il Nord resterà invece ai margini di questa prima ondata, con massime che non supereranno i 32-33°C, a eccezione dell'Emilia Romagna". Ma da domani, mercoledì 16 luglio, "è atteso un break, causato da correnti fresche in discesa da nord-est. Questo porterà temporali possibili su Triveneto ed Emilia Romagna, e da giovedì anche sulle aree del medio Adriatico. In corrispondenza di questa breve fase, - continua Brescia - avremo un generale calo termico di 3-5°C. Tuttavia, da venerdì, attendiamoci il secondo tentativo di risalita del caldo africano, anche se le probabilità che il Nord Italia resti ai margini di questa nuova ondata sono piuttosto elevate". "Ci aspetta, dunque, un vero e proprio braccio di ferro tra il caldo e le correnti più instabili, una dinamica che potrebbe caratterizzare gran parte della seconda metà di luglio", conclude Brescia.
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.