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(Adnkronos) - Pioggia di droni ucraini sulla Russia. Secondo quanto denuncia Mosca oggi, 29 gennaio, sono stati abbattuti nella notte più di cento droni che hanno causato danni ad abitazioni, infrastrutture e il ferimento di almeno una persona. Un incendio sarebbe divampato in una raffineria nella regione russa di Nizhny Novgorod. La caduta di pezzi di un drone abbattuto ha innescato le fiamme, secondo media locali. "I frammenti di un drone sono caduti sul terreno di un impianto nella zona industriale di Kstovo - ha scritto su Telegram il governatore della regione, Gleb Nikitine - I pompieri sono al lavoro per domare l'incendio. Secondo le prime notizie, non ci sono feriti". Media locali riferiscono che il sito interessato è una raffineria di petrolio. L'attacco è stato confermato dai militari ucraini. "Unità dei servizi d'intelligence del ministero della Difesa dell'Ucraina, in collaborazione con altre componenti delle forze di difesa, hanno colpito la raffineria di petrolio di Nizhny Novgorod", nella città di Kstovo, rende noto lo Stato Maggiore ucraino dopo le denunce arrivate da parte russa sugli attacchi con droni ucraini. La regione di Nizhny Novgorod si trova a più di mille chilometri dalla linea del fronte. Secondo il ministero della Difesa di Mosca nella notte "un totale di 104 velivoli senza pilota ucraini sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea". Undici droni, hanno riferito, sono stati abbattuti nella regione di Smolensk, dove - è stato denunciato - un velivolo senza pilota è stato intercettato durante "un tentativo di attacco contro un sito nucleare" che non ha provocato danni, secondo le notizie diffuse via Telegram dal governatore Vassili Anokhine. La maggior parte, secondo quanto reso noto, sono stati abbattuti sulle regioni occidentali di Kursk e Bryansk. Il governatore di Belgorod, Vyacheslav Gladkov, ha denunciato su Telegram che una mamma e il suo bambino di due anni sono morti nell'attacco. "È accaduta la cosa più terribile" e "a seguito di un attacco con un drone contro un edificio residenziale sono morti un bambino di due anni e sua madre", ha scritto. Vladimir Putin torna a escludere negoziati di pace diretti con Volodymir Zelensky che ha di nuovo definito un Presidente "illegittimo". Questi ha risposto accusando il Presidente russo di "aver paura" di negoziare dopo quasi tre anni di guerra. "E' possibile negoziare con chiunque ma lui non ha diritto a dire nulla, dal momento che è illegittimo", ha dichiarato Putin, in un intervento a Rossiya 1. Se Zelensky fosse presente a un tavolo, Putin "assegnerebbe ad altri" il compito di partecipare. Le autorità russe hanno annunciato la presa della città orientale di Novoyelizavetovka, nella provincia ucraina di Donetsk, consolidando i progressi compiuti nell'area negli ultimi mesi. "Come risultato delle azioni offensive, le unità del gruppo di forze del Centro hanno liberato la città di Novoyelizavetovka nella Repubblica Popolare di Donetsk", ha dichiarato il Ministero della Difesa russo in un comunicato su Telegram. Donetsk, insieme a Lugansk, Zaporizhia e Kherson - tutte parzialmente occupate nell'invasione - è stata annessa dalla Russia nell'ottobre del 2022, ma la mossa non è stata riconosciuta dalla comunità internazionale.
(Adnkronos) - Un aereo della compagnia Lufthansa in volo da Manchester a Monaco è stato costretto a un atterraggio non programmato a Londra mercoledì a causa di problemi tecnici al motore. Una portavoce di Lufthansa, la compagnia di bandiera tedesca, ha dichiarato a Francoforte che il volo LH2507 è stato dirottato all'aeroporto di Heathrow di Londra dopo aver subito "problemi al motore nei pressi della Manica". L'aereo è atterrato in sicurezza e rimarrà a Londra per un'indagine tecnica. Tutti i 107 passeggeri sono stati imbarcati su altri voli. "Lufthansa si rammarica per l'inconveniente causato a tutti i passeggeri di questo volo", ha affermato la portavoce. "La sicurezza a bordo è la massima priorità di Lufthansa".
(Adnkronos) - Enilive annuncia l’avvio del primo impianto dedicato alla produzione di Saf (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione) nella bioraffineria di Gela, in Sicilia. La produzione è stata avviata nei giorni scorsi e l’impianto ha una capacità di 400mila tonnellate l'anno, pari a quasi un terzo della domanda di Saf prevista in Europa nel 2025 in conseguenza dell’entrata in vigore della ReFuelEU Aviation, regolamento che stabilisce che i fornitori di carburante per l’aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell’Unione Europea contenga quote di Saf. L’immissione sul mercato di Saf dovrà avvenire in quantità crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1 gennaio 2025 e un incremento della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il 70% dal 2050. Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di Saf dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto. Entro il 2030 Enilive prevede di aumentare la propria capacità di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate l'anno e di incrementare l’opzionalità della produzione di Saf fino a 1 milione di tonnellate l'anno entro il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud. La bioraffineria di Gela ha una capacità di lavorazione pari a 736mila tonnellate l'anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti, grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. L’innovativa produzione di Saf a Gela è stata resa possibile grazie a modifiche impiantistiche, in particolare dell’unità isomerizzazione a cui sono stati aggiunti un reattore e una sezione di separazione prodotti, e del parco serbatoi e strutture logistiche. A breve saranno ultimati anche gli investimenti per il potenziamento della sezione di pretrattamento delle cariche con la costruzione di una terza linea di degumming, che consentiranno di ampliare ulteriormente la tipologia delle materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato). “Gli impianti e le tecnologie che stiamo sviluppando sono un’ulteriore conferma della strategia di Enilive, tra i leader nella produzione di biocarburanti HVO, caratterizzata da una forte crescita dell’offerta di prodotti sempre più sostenibili. Eni ha iniziato a investire in questo settore più di dieci anni fa – commenta Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive – e Enilive sarà tra le prime compagnie al mondo a produrre quantitativi rilevanti di Saf. Entro il 2026 sarà operativo anche l’impianto per la produzione di carburante sostenibile per l’aviazione a Porto Marghera, nella bioraffineria di Venezia, ed entro il 2030 si aggiungeranno i nuovi impianti in Italia e all’estero”.