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(Adnkronos) - "Dire la verità è importante". E "l'idea che miliardari" possano dire "da questo momento non dobbiamo controllare nulla, penso sia davvero vergognoso". Il presidente americano Joe Biden ha commentato così nelle scorse ore con i giornalisti la decisione di Meta, "l'idea di allontanarsi dal fact checking". Come annunciato nei giorni scorsi dal numero uno Meta, Mark Zuckerberg, Facebook e Instagram dicono quindi addio al fact checking seguendo il modello di X, il social di Elon Musk. La svolta di Meta conferma la linea 'friendly' nei confronti del nuovo presidente degli Stati Uniti, consolidata con la nomina del repubblicano Joel Kaplan come Chief of Global Affairs di Meta e con l'inserimento di Dana White nel Cda: il numero 1 dell'UFC è sempre stato un 'trumpiano' doc e dopo il trionfo del presidente nelle elezioni del 5 novembre ha avuto anche l'onore di salire sul palco nella festa post-voto. Zuckerberg, che donerà 1 milione di dollari al fondo per l'insediamento di Trump, ha annunciato l'accantonamento dei fact checker con un video sul proprio profilo: "C'è troppa censura". "Torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre policy e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme", spiegava. "Nello specifico, ci libereremo dei fact checker e li sostituiremo con Community Notes simili a X, a partire dagli Stati Uniti. Abbiamo costruito sistemi complessi per moderare i contenuti. Il problema è che i sistemi complessi commettono errori e se accidentalmente censurano l'1% dei post, si tratta comunque di milioni di persone. Siamo arrivati al punto in cui c'è troppa censura e ci sono troppi errori", le parole del ceo.
(Adnkronos) - In Italia, a gennaio il mismatch tra domanda e offerta di lavoro interessa 246mila assunzioni delle 497mila programmate (49,4%), ovvero un'impresa su due, soprattutto a causa della mancanza di candidati (32,0%). Emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, grazie al Programma nazionale Giovani, donne e lavoro cofinanziato dall’Unione europea, che elabora le previsioni occupazionali di gennaio. Dal Borsino delle professioni sono difficili da reperire sul mercato - nel gruppo delle professioni intellettuali e scientifiche - gli analisti e specialisti nella progettazione di applicazioni (62,1%) e gli ingegneri (58,5%), mentre tra le professioni tecniche si segnalano i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (67%) e i tecnici della salute (66,3%). Nel gruppo delle professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi risultano di più difficile reperimento gli operatori della cura estetica (59,8%) e le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (55,9%). Gli operai specializzati nell’installazione e manutenzione di attrezzature elettriche/elettroniche (75,5%) e i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (74,5%) sono le professioni con la più elevata difficoltà di reperimento tra gli operai specializzati, mentre per i conduttori si contraddistinguono gli operai addetti a macchinari dell'industria tessile e delle confezioni (67,9%) e gli operai addetti alle macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche (65,6%).
(Adnkronos) - Un calcestruzzo stampato in 3D e soprattutto sostenibile. È questa la scommessa vinta dagli esperti della Nanyang Technological University di Singapore, che con la loro proposta potrebbero dare un contributo fondamentale alla difficile transizione ecologica del settore delle costruzioni. Gli scienziati hanno raggiunto il loro obiettivo mettendo a punto un metodo di stampa che cattura il carbonio. I risultati della ricerca sono stati recentemente pubblicati sulla rivista di settore “Carbon Capture Science & Technology”.