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(Adnkronos) - La Fiorentina è al lavoro per trovare un accordo con Stefano Pioli per una separazione consensuale che sia il più indolore possibile dal punto di vista economico. Parallelamente, si intensificano le valutazioni sul suo possibile sostituto, con diversi profili al vaglio della società. Tra i nomi sul tavolo c’è quello di Paolo Vanoli, ex tecnico di Venezia e Torino, da tempo considerato un’opzione credibile per la panchina gigliata. Ma nelle ultime ore è tornata a circolare con forza anche la candidatura di Roberto Mancini, un nome dal peso specifico importante sia per il curriculum sia per il legame con Firenze. L’ex ct azzurro, allenatore della Fiorentina nella stagione 2001/02, quando portò in bacheca l’ultima Coppa Italia del club, avrebbe dato una prima apertura di massima al progetto gigliato. Nessuna decisione definitiva è stata ancora presa, ma la sensazione è che la Fiorentina voglia chiudere la questione in tempi rapidi, per dare stabilità all’ambiente e programmare con chiarezza il futuro. Sullo sfondo restano le ipotesi di un ritorno di Raffaele Palladino, ancora sotto contratto, o l'arrivo di Thiago Motta, che potrebbe rilanciarsi dopo l'esperienza negativa sulla panchina della Juventus. .
(Adnkronos) - “Lo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, ha messo in evidenza come il comparto della birra rappresenti oggi uno dei principali motori di creazione di valore condiviso in Italia. In dieci anni, la filiera ha generato circa 92 miliardi di euro, di cui oltre 10 miliardi solo nel 2024, dimostrando una capacità strutturale di generare ricchezza e occupazione”. Lo ha detto Alessandro Marangoni, chief executive officer Althesys, interpretando i dati dell'ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra, in collaborazione con Althesys Strategic Consultants, presentato a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Secondo Marangoni, la forza del settore risiede nella sua estensione a tutta la catena, “dall’agricoltura alla produzione fino al consumo finale”, in grado di produrre impatti economici significativi e duraturi.
(Adnkronos) - "Negli ultimi vent’anni la povertà energetica in Italia ha colpito in media l’8% delle famiglie, ma nel 2023 il dato è salito al 9%, con un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente". Lo ha affermato Paola Valbonesi, presidente dell'Osservatorio Italiano sulla povertà energetica (Oipe), in occasione della presentazione del volume “Povertà energetica e accesso equo all’energia: una riflessione sulla società contemporanea”, realizzato dalla Fondazione Banco dell’energia in collaborazione con l’Università Luiss. "L’Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica sta lavorando per rendere questa misurazione più granulare, così da individuare il rischio anche a livello metropolitano e orientare politiche più mirate. Un ulteriore focus su cui stiamo lavorando è quello sulle edilizia residenziale pubblica, quindi sulle case popolari, perché sappiamo che lì ci sono le famiglie più vulnerabili e stiamo cercando di capire quali sono gli interventi da fare. In questi contesti l’efficientamento energetico può generare benefici ambientali e un risparmio diretto".