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(Adnkronos) - Jannik Sinner ai quarti di Wimbledon dopo il ritiro di Grigor Dimitrov negli ottavi di finale. Il match che promuove l'azzurro passa in secondo piano per il grave infortunio occorso al bulgaro. Prima dell'epilogo sfortunato, la sfida è stata oggetto di discussione e di polemiche per una decisione: dopo 2 set, prima delle 21 di Londra e con un'ora abbondante di luce naturale, è stato chiuso il tetto del Campo Centrale e il match è diventato indoor. La svolta non è piaciuta ad illustri addetti ai lavori e ad appassionati. "E' ridicolo chiudere il tetto a questo punto del match", ha detto Andy Murray. Lo scozzese, vincitore due volte a Wimbledon, ha bocciato platealmente la decisione in un tweet. "C'era ancora un'ora a disposizione, almeno. Si poteva giocare ben più di un set, è un torneo all'aperto", ha aggiunto. Sorpreso anche Brad Gilbert, prima giocatore da top ten e poi coach di successo: "Ottava giornata di Wimbledon e per la settima volta il torneo si chiude con il tetto chiuso non per la pioggia ma per match lunghi. Mai visto prima d'ora", ha scritto su X. Al di là dei giudizi di figure competenti, la chiusura del tetto è diventata l'assist per chi ha voluto vedere a tutti i costi un 'favore' a Sinner: in un match indoor, secondo i 'complottisti', l'azzurro sarebbe stato avvantaggiato rispetto a Dimitrov. Menzione speciale per chi ritiene che Sinner non dovrebbe scendere in campo nei quarti di finale contro Ben Shelton domani. Sul tema spiccano tweet di tifosi spagnoli di Carlos Alcaraz. Anche oltre si è spinto chi ha collegato la chiusura del tetto all'infortunio subito dal bulgaro. I minuti d'attesa, durante lo spostamento della copertura, avrebbero 'raffreddato' Dimitrov e favorito l'infortunio muscolare, che in realtà è avvenuto su un movimento rapido e potente al servizio. Il 34enne ha una lunghissima storia di infortuni: si è dovuto ritirare negli ultimi 4 tornei dello Slam disputati e dal 2021 ha dato forfait più di ogni altro giocatore.
(Adnkronos) - “La formazione è un elemento cardine dell'Ordine degli Ingegneri e di tutti gli ordini professionali. Siamo tenuti a formare i nostri iscritti per la tutela della collettività. Ovviamente ci basiamo sulle idee che arrivano dalle nostre commissioni, da loro scaturiscono i temi su cui fare formazione”. Lo ha detto Alessandro De Carli, segretario dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano e presidente della Commissione ambiente, territorio e clima, in occasione dell’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi presso la sede di Palazzo Montedoria a Milano. Durante la giornata, preziosa opportunità di confronto sui temi che guideranno lo sviluppo della professione - come formazione, dialogo con le istituzioni e collegialità - sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. “In particolare quest'anno è stato molto importante un ciclo di webinar sull'intelligenza artificiale che abbiamo organizzato con un network di associazioni, di ingegneri delle quattro regioni motori d'Europa. Ciascuna associazione ha organizzato un webinar dando la propria visione sull'intelligenza artificiale. Questo ha permesso ai nostri iscritti e agli iscritti delle altre associazioni di sentire una voce che arriva dall'Europa, così da avere uno sguardo oltre al contesto nazionale visto che proprio in questi mesi si sta discutendo dell’Ai Act europeo” conclude.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.