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(Adnkronos) - Dopo il divorzio, la rimozione. Donald Trump e Elon Musk si sono scatenati in uno scontro durissimo che ha posto fine alla partnership tra il presidente e il magnate. Un eventuale riavvicinamento non sembra una priorità. "Non gli parlerò per un po', credo, ma gli auguro ogni bene. Non sto nemmeno pensando a Elon. Ha un problema. Quel poveretto ha un problema", dice Trump a Cnn e Abc allontanando l'ipotesi di una telefonata distensiva. Il divorzio è realtà e viene seguito da una retromarcia nei fatti, con la parziale cancellazione di provvedimenti varati dal Doge, il dipartimento per l'efficienza governativa creato da Musk. L'amministrazione si 'rimangia' il licenziamento di dipendenti federali, esibito da Musk come un risultato di rilievo nel processo di risanamento della macchina pubblica. Già da qualche tempo infatti, l'amministrazione Trump sta riassumendo persone che erano state costrette o incoraggiate a dimettersi dall'offensiva senza quartiere lanciata a colpi di lettere e ultimatum nei mesi scorsi dal Doge. Ancora prima quindi dell'uscita dall'amministrazione di Musk e del clamoroso scontro pubblico tra i due ex migliori amici, l'amministrazione ha iniziato a tornare sui suoi passi richiamando al lavoro funzionari esperti il cui allontanamento mette al rischio settori cruciali della gestione pubblica, dal Fisco al dipartimento di Stato e alla Food and Drug Administration. "Volevano mostrare che stavano tagliando il governo, ma non c'era nessuna riflessione riguardo a cosa mantenere", ha dichiarato al Washington Post una dipendente dell'agenzia per il controllo su alimenti e farmaci che è stata licenziata e poi riassunta. "Ora sembra che per loro fosse tutto un gioco", aggiunge. L'amministrazione sta cercando di richiamare non solo le persone licenziate - in favore delle quali erano arrivate anche sentenze dei giudici federali - ma anche quelli che avevano accettato la proposta di dimissioni volontarie. Il fatto è che alcuni di questi, specialmente quelli vicini alla pensione o chi ha già trovato un nuovo lavoro nel privato, appaiono non entusiasti all'idea di tornare al vecchio posto di lavoro. Così che in alcuni dipartimenti si stanno cercando modi per colmare i vuoti lasciati negli organici, chiedendo ai dipendenti rimasti di fare straordinari o sostituire colleghi andati via.
(Adnkronos) - Giuseppe Conte, manager delle risorse umane, nel suo libro 'In difesa dello smart working' (edito da Castelvecchi) affronta le sfide e le opportunità legate al lavoro flessibile. Con un’esperienza consolidata nel management pubblico, Conte esplora l'importanza di conciliare l'impiego con la vita privata, sottolineando la necessità di una nuova cultura aziendale. "Con l’autorità si può chiedere il rispetto delle regole, ma non si può imporre un cambiamento culturale", afferma Conte. Il suo approccio propone che motivare le persone non è questione di premi o punizioni, ma di ispirarle a trovare gratificazione nel loro lavoro. Lo smart working diventa così un potente strumento di fiducia, responsabilità e crescita reciproca. In un contesto in continua evoluzione, il trattenere i talenti è essenziale. Lo smart working, promuovendo una leadership orizzontale e un paradigma di collaborazione, risponde a questa sfida, mettendo le persone al centro dell’organizzazione. 'In difesa dello smart working' diventa così un invito a ripensare il lavoro con un approccio innovativo, dove la sostenibilità sistemica assieme al benessere e alla motivazione del lavoratore diventano priorità indiscutibili.
(Adnkronos) - Una rivoluzione tecnologica al servizio della sostenibilità: Gruppo Cap, green utility pubblica che gestisce il servizio idrico integrato nella Città metropolitana di Milano, presenta il nuovo sistema predittivo per la gestione della rete idrica basato sull’intelligenza artificiale. Il progetto, sviluppato nell’ambito del Pnrr per la riduzione delle perdite idriche, permetterà di pianificare con precisione gli interventi di sostituzione delle condotte più a rischio, con importanti benefici in termini ambientali, economici e operativi. Il cuore del sistema è un modello di machine learning che analizza una vasta quantità di dati, storici e in tempo reale, per stimare la probabilità di guasti sulle condotte gestite, complessivamente oltre 6.500 km di rete idrica in tutta la Città metropolitana di Milano. Tra i dati utilizzati: materiali, diametri, pressione, numero e frequenza delle riparazioni, ma anche condizioni climatiche e traffico urbano. Il sistema, chiamato 'Dss-Decision support system', è integrato con la piattaforma dati di Gruppo Cap e utilizza un’interfaccia cartografica che tematizza la rete con una scala cromatica di priorità, per supportare le decisioni di pianificazione annuale e triennale. Gli operatori possono impostare vincoli di budget, vincoli spaziali e scenari operativi per ottimizzare gli interventi sul campo, anche in ottica di efficienza logistica e contenimento dei costi. La componente di business intelligence consente inoltre di generare report dettagliati su ogni tratto di rete selezionato, evidenziando le variabili che hanno determinato la priorità di sostituzione, offrendo una visione trasparente e tracciabile delle scelte. Il nuovo Dss entrerà in funzione già a partire dai prossimi mesi, rappresentando un passo avanti fondamentale nella strategia di digitalizzazione e sostenibilità di Gruppo Cap, in linea con il proprio piano di sostenibilità. "La trasformazione digitale è il motore della nostra evoluzione verso un servizio idrico sempre più efficiente e sostenibile -afferma Michele Tessera, direttore digital hub di Gruppo Cap-. Il nostro obiettivo è passare da una gestione reattiva a una visione predittiva, sfruttando tecnologie avanzate e sistemi di analisi dei dati che ci permettono di monitorare la rete in tempo reale e ottimizzare le decisioni operative. Grazie ai fondi del Pnrr, nel 2024 abbiamo compiuto importanti passi avanti: dall’installazione di 646 misuratori di portata intelligenti alla creazione di distretti idrici su oltre 4.200 chilometri di rete in 82 Comuni. Il futuro ci vedrà sempre più impegnati nell’adozione di smart meter, nella modellazione idraulica della rete e in soluzioni digitali per la ricerca avanzata delle perdite. Innovare per noi significa migliorare l’efficienza, ridurre l’impatto ambientale e valorizzare ogni singola goccia d’acqua". Il nuovo Dss si inserisce in una più ampia strategia digitale di Gruppo Cap, che include anche l’introduzione di un assistente virtuale intelligente per migliorare l’esperienza del cliente. Attivo sul sito aziendale e potenziato dall’Ai generativa, il chatbot è in grado di fornire risposte rapide e accurate alle principali richieste, dalla voltura all’invio delle letture, con un tasso di precisione che si avvicina al 98%. Basato su tecnologia Microsoft Azure e alimentato dai documenti ufficiali dell’azienda, il sistema migliora la qualità del servizio e riduce i tempi d’attesa. Entro la fine del 2025, l’assistente sarà ulteriormente potenziato per guidare gli utenti nella compilazione delle pratiche online, mentre moduli di Ai generativa dedicati al personale di Cap verranno implementati nei software gestionali per semplificare ulteriormente i flussi informativi interni e l’analisi dei documenti.