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(Adnkronos) - Infortunio per Bad Bunny. Il cantante portoricano, icona mondiale del reggaeton con oltre 78 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, ha avvertito un forte dolore al ginocchio sinistro mentre si esibiva sul palco davanti a più di 20.000 spettatori del Coliseo di San Juan a Porto Rico. Il momento dell'incidente è stato ampiamente condiviso sui social media: il cantante, vestito con una camicia gialla a pois blu e un paio di pantaloncini corti, stava saltellando sulle note di uno dei suoi successi quando, dopo un movimento brusco, si è fermato bruscamente, portandosi le mani al ginocchio e voltandosi di spalle al pubblico, visibilmente provato. Nonostante il dolore, Bad Bunny - il cui vero nome è Benito Antonio Martínez Ocasio - ha stretto i denti ed è riuscito a portare a termine l’intero concerto, ricevendo il plauso dei fan per la sua determinazione. Tuttavia, nessun comunicato ufficiale è stato rilasciato fino ad ora sulle condizioni del suo ginocchio o sulle eventuali ripercussioni sul resto della tournée. Il concerto di lunedì 8 settembre rientrava nell'evento "No Me Quiero Ir de Aquí" ("Non voglio andarmene da qui"), una serie di 30 spettacoli consecutivi a Porto Rico, iniziata l'11 luglio e in programma fino al 14 settembre. Di queste, nove date sono riservate esclusivamente alla popolazione locale, un gesto molto apprezzato dai suoi concittadini. Secondo il 'Wall Street Journal', la serie di concerti ha avuto un impatto economico superiore ai 200 milioni di dollari sull'economia locale, confermando lo status di Bad Bunny come uno degli artisti più influenti al mondo. Nei due mesi della di eventi, numerose celebrità hanno fatto la loro comparsa al Coliseo di San Juan. Tra i presenti, anche le star del calcio Kylian Mbappé e Achraf Hakimi, oltre agli attori Penélope Cruz, Javier Bardem, Austin Butler e Jon Hamm. In attesa di sapere se l'infortunio comprometterà il calendario futuro, i fan europei si preparano già per il suo arrivo nel Vecchio continente: Bad Bunny si esibirà il 1° luglio 2026 alla Défense Arena di Parigi e il 4 luglio allo Stadio Vélodrome di Marsiglia. La forte domanda ha spinto l'organizzazione ad aggiungere una seconda data parigina il 5 luglio, dopo che oltre 500.000 persone hanno tentato di acquistare i biglietti. Per ora, i fan sperano in un pronto recupero della superstar del reggaeton, augurandosi che l'incidente di San Juan resti solo un piccolo contrattempo in una carriera costellata di successi.
(Adnkronos) - MagicLand, il più grande parco divertimenti del Centro-Sud Italia, annuncia il più mostruoso dei casting per la selezione di 200 nuovi volti pronti a trasformarsi in zombie, clown horror, medici psicopatici e altre creature terrificanti che animeranno i weekend di Halloween. Le selezioni si svolgeranno sabato 13 e domenica 14 settembre 2025, a partire dalle 10, presso il Gran Teatro Alberto Sordi sito all’interno del Parco. Per accedere al casting è necessario avere almeno 18 anni e tanta voglia di divertirsi interpretando ruoli da brivido. I candidati dovranno presentarsi in abiti scuri, mentre al trucco provvederanno i make-up artist di MagicLand, che trasformeranno gli aspiranti performer in autentiche figure da incubo. Zombie, clown horror, infermieri inquietanti, medici psicopatici, sopravvissuti post-apocalisse o militari spietati: l’obiettivo è dar vita a una performance capace di sorprendere e convincere i selezionatori. I candidati più talentuosi e convincenti verranno scelti per far parte del cast che animerà i viali del Parco, spaventando anche i visitatori più coraggiosi e intrattenendo i più piccoli con spettacoli e performance da brivido. Al termine delle selezioni, sarà inoltre possibile vivere l’esperienza delle attrazioni di MagicLand, per concludere una giornata all’insegna del divertimento. C’è tempo fino al 10 settembre 2025 per candidarsi al casting, compilando l’apposito modulo online.
(Adnkronos) - L'Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm-Wmo) ha certificato il nuovo record mondiale per il fulmine più lungo: ben 829 km in un noto hotspot per le tempeste negli Stati Uniti, le Grandi Pianure del Nord America. Il 'megaflash' - fa sapere il Wmo in una nota - si è verificato nell'ottobre 2017, durante un violento temporale: si è esteso dal Texas orientale fino a Kansas City, una distanza equivalente a quella tra Parigi e Venezia in Europa. Un'auto impiegherebbe dalle otto alle nove ore e un aereo commerciale almeno 90 minuti per coprire quella distanza. "I fulmini sono fonte di meraviglia ma anche un grave pericolo che miete numerose vittime in tutto il mondo ogni anno e rappresentano quindi una delle priorità dell'iniziativa internazionale 'Early Warnings for All'. Queste nuove scoperte evidenziano importanti preoccupazioni per la sicurezza pubblica in merito alle nubi elettriche, che possono produrre fulmini che percorrono distanze estremamente grandi, hanno un impatto significativo sul settore dell'aviazione e possono innescare incendi boschivi", ha dichiarato il segretario generale dell'Omm Celeste Saulo. Il Comitato per gli Estremi Meteorologici e Climatici dell'Omm, che tiene registri ufficiali degli estremi globali, emisferici e regionali, ha riconosciuto il nuovo record con l'aiuto delle più recenti tecnologie satellitari. I risultati sono stati pubblicati sul Bulletin of the American Meteorological Society. Il nuovo record di 829 km presenta un margine di errore di ± 8 km. È di 61 chilometri superiore al record precedente, che copriva una distanza di 768 ± 8 km in alcune zone degli Stati Uniti meridionali il 29 aprile 2020. "Questo nuovo record dimostra chiaramente l'incredibile potenza dell'ambiente naturale. Inoltre, la valutazione dell'Omm di eventi estremi ambientali come questo record testimonia i significativi progressi scientifici nell'osservazione, nella documentazione e nella valutazione di tali eventi. È probabile che esistano anche eventi estremi ancora più gravi e che saremo in grado di osservarli man mano che nel tempo si accumuleranno ulteriori misurazioni di fulmini di alta qualità", ha affermato il professor Randall Cerveny, relatore del rapporto sugli estremi meteorologici e climatici dell'Omm.