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(Adnkronos) - Agenti dell'Ice sono entrati armati in un asilo privato di Chicago per arrestare una maestra davanti agli occhi di bambini e genitori attoniti. E' quanto denuncia un video che mostra il raid degli agenti dell'immigrazione nel cortile della scuola spagnola Rayito de Sol con gli agenti che entrano nell'atrio dell'edificio rincorrendo la donna, poi trascinata via mentre gridava "tengo papeles", cioè "ho i documenti" in regola. Interpellati dal Washington Post, altri insegnanti e i genitori, che alle 7 del mattino stavano accompagnando i loro figli, hanno detto che, di fronte agli agenti che indossavano solo una pettorina con scritto 'Police', hanno pensato che la scuola fosse sotto attacco e sono corsi a nascondersi nelle aule o tornati fuori nelle loro auto. L'arresto risulta essere il primo effettuato durante la campagna di deportazioni lanciata da Donald Trump in una scuola. A gennaio l'amministrazione Trump ha abolito la misura adottata dalla precedente amministrazione Biden, riprendendo una di Obama, che vietava agli agenti dell'Ice di entrare in chiese, scuole, ospedali, definiti "luoghi sensibili", per effettuare arresti. Ma da allora ci sono stati pochi arresti di questo tipo e il dipartimento per la Sicurezza Interna ha detto che non intende prendere di mira le scuole. "Se possono fare questo in una scuola dove ci sono i bambini, dove si fermeranno?", ha detto Matt Martin, consigliere di Chicago, la città dove da settimane si stanno concentrando i raid anti-immigrati, affermando che gli agenti hanno arrestato la maestra anche se i dirigenti della scuola hanno mostrato loro i suoi documenti, compreso il permesso di lavoro. Non solo, dopo l'arresto gli agenti sono rimasti nella scuola ed hanno interrogato diversi adulti. "Nessun bambino deve essere terrorizzato nella sua scuola, questa è una violazione della fiducia pubblica", ha dichiarato il deputato dem Mike Quigley. Secondo l'Ice, gli agenti avevano cercato di fermare l'auto a bordo della quale viaggiava la donna, che invece ha raggiunto la scuola facendo uscire la maestra che è corsa al suo interno. La portavoce Tricia McLaughlin ha poi detto che l'arresto non è avvenuto all'interno della scuola, ma nell'atrio, accusando la donna di aver poi mentito sulla sua identità, e sostenendo che si tratta di Diana Santillana Galeano della Colombia, entrata nel 2023 e che il mese scorso avrebbe pagato i trafficanti per far entrare due figli adolescenti dal Texas. "E' una persona straordinaria, una madre, un eccellente membro della comunità, non sappiamo assolutamente perché sia stata presa di mira", ha detto Tarda Goodarzi, un'avvocata che ha i figli nella scuola.
(Adnkronos) - All’età di 86 anni sogna di aprire un suo caseificio e si è iscritta alla nuova edizione del corso di formazione per diventare casari, organizzato dalla Scuola lattiero-casearia del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana Dop, attraverso la società in house Mbc Service. Graciela Zar, origini argentine, ma da anni residente in provincia di Roma, madre di tre figli, ha energia ed entusiasmo contagiosi ed è tra i più appassionati studenti dell’edizione 2025 del corso, che conta 10 iscritti, tra cui 3 donne. L’iniziativa, attiva dal 2017, è ripartita e prevede 250 ore di lezioni teoriche e pratiche, con uno stage finale nei caseifici soci del Consorzio. Il percorso formativo, riconosciuto dalla Regione Campania, consente di ottenere la qualifica di 'Addetto alle lavorazioni lattiero-casearie', vanta un placement di oltre il 90% e ha 'diplomato' oltre 100 allievi provenienti da ogni continente, dagli Usa all’Australia. Graciela Zar è l’alunna più adulta mai registrata nella storia della Scuola del Consorzio. Nata a Buenos Aires da padre italiano e madre belga, è figlia di allevatori di bestiame: “Vivevamo nella Pampa argentina, in spazi immensi nel cuore della provincia di Buenos Aires, dove mio padre allevava gli animali, da qui la mia passione per i bovini in particolare”, racconta. Graciela arriva in Italia a 27 anni, si laurea alla Pontificia Università Gregoriana di Roma in Scienze Sociali e lavora come segretaria all’ambasciata argentina in Italia. “Poi è emersa la mia passione per il cibo - fa sapere - e con mio marito abbiamo aperto un locale a Pisoniano, in provincia di Roma, dove si ballava tango e si mangiavano bistecche argentine. Lo abbiamo gestito fino a qualche anno fa, ora ci ritorno spesso per riunirmi con le mie amiche. Ho tanti interessi ancora, nonostante la mia età, ma per fortuna tutti mi dicono che non la dimostro”. Il suo nuovo progetto è aprire un allevamento di bufale con annessa produzione di mozzarella Dop: “Sono una grande consumatrice di mozzarella di bufala e un giorno sullo smartphone mi è apparso l’annuncio del corso, così ho contattato il Consorzio e mi sono iscritta. Il corso è molto interessante e coinvolgente, con docenti bravissimi, che mi hanno dato ulteriore carica per il futuro. Mi sono lanciata in questa avventura e spero che qualcosa verrà fuori, altrimenti pazienza. Intanto cerco un socio per realizzare il caseificio, ma possibilmente più giovane di me”, annuncia Graciela. “Siamo molto felici di avere con noi la signora Graciela, a testimonianza che la passione per il nostro prodotto non conosce limiti. Auguro a lei e agli altri studenti un percorso di successo e di realizzare l’obiettivo di lavorare nella filiera bufalina. Noi li guideremo con tutta l’esperienza e la forza del nostro comparto, che proprio attraverso progetti del genere getta le basi per costruire il suo futuro”, commenta il presidente del Consorzio, Domenico Raimondo.
(Adnkronos) - A Ecomondo 2025, il Consorzio Biorepack presenta il nuovo marchio organico, un pittogramma che comparirà su tutti gli imballaggi compostabili per facilitarne il corretto conferimento nella raccolta dell’organico. “Il marchio organico Biorepack - spiega Marco Versari, presidente del consorzio - è un disegno che verrà posto su tutti gli imballaggi compostabili e aiuterà il cittadino a riconoscerli, a metterli nel posto giusto, ovvero nel contenitore della frazione organica. In questo modo favoriamo il riciclo degli imballaggi compostabili e una buona raccolta dell’umido”. Versari ha ricordato il primato italiano nel settore: “L’Italia raccoglie da sola due terzi della frazione organica di tutta Europa ed è stato il primo Paese a creare un consorzio dedicato al riciclo organico degli imballaggi compostabili. Da questo punto di vista siamo molto avanti e i cittadini partecipano più di quanto spesso si creda”.