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(Adnkronos) - Lando Norris vince il Gp del Brasile e consolida il primato nel Mondiale 2025. Il pilota britannico della McLaren oggi 9 novembre a Interlagos precede la Mercedes di Kimi Antonelli e la Red Bull di Max Verstappen. Quarto posto per la Mercedes di George Russell e quinta piazza per la McLaren di Oscar Piastri. Giornata nera per la Ferrari: Charles Leclerc e Lewis Hamilton si ritirano. 1. Lando Norris (McLaren) 1h32'01''596; 2. Kimi Antonelli (Mercedes) + 10''388; 3. Max Verstappen (Red Bull) +10''750; 4. George Russell (Mercedes) + 15''267; 5. Oscar Piastri (McLaren) + 15''749; 6. Oliver Bearman (Haas) + 29''630; 7. Liam Lawson (RB) + 52''642; 8. Isack Hadjar (RB) + 52''873; 9. Nico Hulkenberg (Sauber) + 53''324; 10. Pierre Gasly (Alpine) + 53''914; 11. Alex Albon (Williams) + 54''184; 12. Esteban Ocon (Haas) + 54''696; 13. Carlos Sainz (Williams) + 55''420; 14. Fernando Alonso (Aston Martin) + 55''766; 15. Franco Colapinto (Alpine) + 57''777; 16. Lance Stroll (Aston Martin) + 58''247; 17. Yuki Tsunoda (Red Bull) + 1'09''176. Ritirati: Charles Leclerc (Ferrari), Lewis Hamilton (Ferrari), Gabriel Bortoleto (Sauber). 1. Lando Norris 390 punti; 2. Oscar Piastri 366; 3. Max Verstappen 341; 4. George Russell 276; 5. Charles Leclerc 214; 6. Lewis Hamilton 148; 7. Kimi Antonelli 122; 8. Alex Albon 73; 9. Nico Hulkenberg 43; 10. Isack Hadjar 43; 11. Oliver Bearman 40; 12. Fernando Alonso 40; 13. Carlos Sainz 38; 14. Liam Lawson 36; 15. Lance Stroll 32; 16. Esteban Ocon 30; 17. Yuki Tsunoda 28; 18. Pierre Gasly 22; 19. Gabriel Bortoleto 19; 20. Franco Colapinto 0. 1. McLaren 756 punti; 2. Mercedes 398; 3. Red Bull 366; 4. Ferrari 362; 5. Williams 111; 6. RB 82; 7. Aston Martin 72; 8. Haas 70; 9. Sauber 62; 10. Alpine 22.
(Adnkronos) - "Fino a qualche settimana fa i dati sull’Irpef che abbiamo presentato hanno fatto scalpore. Oggi, invece, a far notizia è una manovra che sembra andare in favore proprio di chi l’Irpef la paga". Lo afferma Stefano Cuzzilla, presidente di Cida. Il riferimento è ai dati, elaborati da Cida e Itinerari previdenziali, che hanno evidenziato come il 27% dei contribuenti versi quasi l’80% dell’Irpef, mentre il 43% della popolazione non versi un solo euro di imposta diretta. Numeri che avevano acceso il dibattito sul peso sproporzionato che grava su una platea ristretta di cittadini e lavoratori, quelli che reggono il sistema”. In questo scenario, la scelta della manovra 2026 di alleggerire leggermente l'Irpef per questa stessa fascia di contribuenti rappresenta un segnale importante: chi contribuisce di più viene finalmente riconosciuto e non penalizzato. Cuzzilla precisa: "E' curioso che la critica più forte, come ricordato anche dall’Istat, sia che il taglio dell’Irpef favorisca chi paga l’Irpef. Una polemica che si commenta da sola. Ma qui non stiamo parlando di privilegi: si tratta semplicemente di ristabilire un principio di equità". Per capirlo basta un confronto semplice:un dirigente con 105mila euro di reddito paga in Irpef e addizionali 13,5 volte più di un lavoratore che guadagna 30mila euro, pur avendo un reddito solo 3,5 volte più alto. E' evidente chi sostiene davvero il sistema. Restano tuttavia ombre sulle rottamazioni e sulle nuove ipotesi di sanatoria fiscale: "Cida - ricorda - ha già espresso la propria contrarietà alle rottamazioni. La Corte dei Conti, nelle audizioni parlamentari, ha sollevato obiezioni puntuali: abbattere sanzioni e allungare i tempi di pagamento significa far perdere allo Stato gettito certo e favorire chi non ha rispettato le regole. In fondo, è un premio a chi ha eluso, un ulteriore peso su chi ha sempre pagato". Chiude Cuzzilla: "La manovra mostra un primo segnale di giustizia per il ceto medio e i contribuenti fedeli, ma se continueremo con il meccanismo delle rottamazioni, rischiamo di svuotare quel patto fiscale che dovrebbe unire e responsabilizzare. La vera equità si costruisce premiando chi fa la sua parte, non garantendo scappatoie a chi si sottrae".
(Adnkronos) - “Ecomondo per la nostra azienda è un'occasione di incontro con clienti e fornitori, ma anche occasione di opportunità, perché in questi ultimi anni siamo cresciuti molto. Oggi, infatti, l'azienda tratta oltre un milione di tonnellate all'anno di rifiuti. Abbiamo avuto una crescita anche per linee esterne, abbiamo acquisito degli impianti che trattano anche rifiuti sanitari in quanto siamo recentemente entrati nel settore del trattamento di questi rifiuti”. Sono le dichiarazioni di Stefano Capra, titolare del Gruppo Dimensione Ambiente, all’edizione 2025 di Ecomondo, l'evento annuale leader nei settori della Green and Circular Economy, presso la fiera a Rimini, dal 4 al 7 novembre 2025. “All'interno del Gruppo c'è una società che si chiama Repack, che si occupa esclusivamente di recupero di imballaggi plastici di grandi dimensioni per il trasporto di liquidi, quindi fusti e cisterne. Su questo segmento di attività siamo riusciti a ottenere la produzione di un imballaggio prodotto esclusivamente con materiale riciclato - spiega Capra - E questo è un esempio di circolarità perché ritiriamo dei rifiuti da imballaggio dagli utilizzatori di prodotti chimici e forniamo il prodotto chimico all'interno di un imballaggio fatto con il rifiuto prodotto da chi ci conferisce il rifiuto. Questo migliora il bilancio di sostenibilità sia nostro che dei nostri clienti”. “Nel nostro Paese la circolarità è diventata ormai un solco dentro il quale ci si muove tutti, perché oggi essere green e circolari non è più solo una questione di moda, ma è un aspetto che viene richiesto dalle norme, dal mercato e anche dalla finanza, perché per riuscire a finanziarsi a costi sempre più bassi è fondamentale riuscire a essere sostenibili. L'Italia, poi, è uno dei Paesi che, a livello di ricircolo di materie prime e seconde, è fra i leader in tutta Europa”, conclude.