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(Adnkronos) - La Roma torna al successo, dopo il pari con il Bologna, e all'Olimpico si impone 3-1 sul Genoa nell'anticipo della 21esima giornata di Serie A. Decisivo per i giallorossi il gol di El Shaarawy nella ripresa oltre all'autorete di Leali dopo i gol di Dovbyk e Masini nella prima frazione. La squadra di Ranieri sale così a 27 punti scavalcando momentaneamente l'Udinese, mentre la formazione di Viera, al primo ko in trasferta con il tecnico francese, resta fermo a 23 punti. Ranieri dal 1' conferma Pellegrini alle spalle di Dybala e Dovbyk con a centrocampo Paredes e Kone, in difesa sempre Hummels con Mancini e N'Dicka. Vieira per la sfida sceglie Masini in cabina di regia al posto di Badelj. Giocano Zanoli e Miretti ai lati di Pinamonti. La Roma parte bene e al 3' spunto di Saelemakers che rientra sul sinistro e prova una conclusione che termina però di parecchio al lato. Al 9' grandissima occasione per la Roma con Dybala che su punizione colpisce la traversa. Al 25' la Roma passa: splendida palla di Saelemakers per l'inserimento di Pellegrini che conclude al volo: Leali respinge, ma Dovbyk è più veloce di Bani e ribatte in rete il pallone dell'1-0 giallorosso. Il vantaggio però dura poco e al 33' il Genoa pareggia. Cross perfetto di Miretti da calcio d'angolo che trova Masini in area che colpisce al volo e batte Svilar per l'1-1. La Roma parte bene anche nella ripresa e al 60' torna avanti. Dybala trova El Shaarawy che dal limite lascia partire un tiro a giro preciso e rasoterra che batte un incolpevole Leali per il 2-1, poco dopo le proteste giallorosse per un calcio di rigore non concesso per un fallo di mano. Il Genoa prova a reagire e si scopre e la Roma cala il tris: al 73' azione carambolesca dei giallorossi con Dybala che anticipa tutti e conclude verso lo specchio con il portiere Leali che nel tentativo di evitare il gol commette autorete per il 3-1 e anche in questa occasione poco prima la Roma chiedeva un penalty per un fallo su El Shaarawy. La squadra di Viera non ne ha più e la Roma porta a casa un importante successo.
(Adnkronos) - L’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha inaugurato ufficialmente il nuovo anno accademico all’insegna dell’internazionalità e della collaborazione con l’Africa, in un’ottica che mira a porre il continente africano al cuore delle progettualità educative, di ricerca e di terza missione, in uno spirito di reciprocità. “La Cattolica vuole essere un’universita globale -spiega ai cronisti la rettrice Elena Beccalli a margine della cerimonia- è un microcosmo internazionale già oggi ed è molto convinta ad espandersi ulteriormente con alleanze strategiche, collaborazioni in tutte le parti del mondo. Anche in Africa dove abbiamo già molti progetti attivi e dove pensiamo che con la forza dell’education power possiamo dare un contributo per uno sviluppo più sostenibile di tutto il continente”. Nel suo discorso inaugurale, il primo dal suo insediamento lo scorso 1 luglio, si è parlato in particolare del cosiddetto ‘Piano Africa’, un progetto che punta a portare l’Africa al cuore delle progettualità educative, di ricerca e di terza missione dell’ateneo. Il piano consoliderà studi e progetti educativi frutto di una collaborazione continua e proficua, di accordi e di alleanze con università, istituzioni, imprese e comunità locali, nello spirito di un arricchimento reciproco. L’università potrà avviare sia percorsi per la formazione di giovani africani in loco o in Italia, sia diventare polo educativo aperto ai giovani africani di seconda generazione che vivono in Europa, spesso ai margini, pur rappresentando una parte rilevante del nostro futuro, sia rendere sempre più sistematiche le esperienze curriculari di volontariato per gli studenti dell’ateneo. L’obiettivo è quello di far diventare la Cattolica l’università europea con la più rilevante presenza in Africa. I principali ambiti tematici a cui ricondurre i progetti realizzati con l’Africa sono: Sistema agro-alimentare e Sostenibilità ambientale, Salute, Educazione, Sviluppo economico, Valorizzazione della cultura locale, Problemi sociali e politici locali e Diaspora in Italia. Entusiasta la Premio Nobel per la Pace 2011, Leymah Gbowee, intervenuta alla cerimonia: “Desidero congratularmi con l’università Cattolica per questa bella cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico e per il loro piano di partenariato con il continente africano che è sicuramente una grandissima iniziativa -ha detto-. Incoraggio anche ad ottenere questo partenariato come una situazione di rispetto reciproco, dal momento che entrambe le parti del mondo hanno delle competenze che vanno apprezzate. Auspico quindi un impegno in uno spirito di umanità collettiva, intendendo che ogni persona ha un proprio talento e dei propri doni e occorre far leva su questo talento individuale. E al centro di tutto questo -ha ribadito- deve esserci il rispetto della dignità umana”. Anche perché “il tempo in cui si considerava l’Africa come un continente dove semplicemente si è esportavano competenze ed esperienze è finito; io ho vissuto in Africa tutto il periodo della mia formazione, non ho studiato all’estero e posso garantire che c’è tanta competenza e conoscenza in Africa tanto quanto nel resto del mondo. Dunque l’università trarrà certamente un vantaggio da questo scambio di conoscenze e dall’Africa e con l’Africa”.
(Adnkronos) - “Oltre il 95% dell'olio di palma che viene importato in Italia è un olio certificato Rspo sostenibile. Significa che si rispetta chi ci lavora e si rispetta l'ambiente. L'olio di palma di cui parliamo è coltivato in modo sostenibile, ha una resa per ettaro elevatissima, quasi 4 tonnellate per ettaro rispetto alle 0,7-0,8 degli altri oli, quindi si spreca meno terreno per produrlo. L'olio di palma viene anche estratto senza solventi, altro aspetto ambientalmente importante. Inoltre, i prodotti che contengono olio di palma possiamo avere una shelf life (durata di conservazione, ndr) molto più lunga rispetto a quella di un altro olio comune. Un prodotto, quindi, che si sposa perfettamente con la lotta allo spreco e la promozione della nutrizione sostenibile portata avanti da Cittadinanzattiva”. Così Vincenzo Tapella, presidente dell’Unione Italiana per l'olio di palma sostenibile, in occasione della presentazione della presentazione del progetto "Nutrizione Sostenibile e Lotta agli Sprechi" lanciato da Cittadinanzattiva in collaborazione con il Centro di Ricerca EngageMInds HUB dell'Università Cattolica ed il supporto non condizionato dell'Unione. “Siamo onorati e orgogliosi di essere stati coinvolti da Cittadinanzattiva in questo progetto” osserva Tapella che aggiunge: “l’informazione è un aspetto importantissimo in quanto purtroppo l'olio di palma è stato attaccato anni fa, e continua ancora oggi a ricevere alcune critiche. L'unica alternativa all'olio di palma è l'olio di palma sostenibile”, conclude.