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(Adnkronos) - L'Udinese batte il Parma 1-0 nell'incontro valido per la 27ma giornata di Serie A. Padroni di casa pericolosi al 24mo con Atta, che raccoglie da Thauvin e impegna Suzuki. Al 38' Udinese in vantaggio con lo stesso Thauvin su rigore decretato da Maresca, dopo consulto al Var, per un tocco di mano in area. L'attaccante bianconero calcia a mezza altezza e realizza alla destra del portiere del Parma. Nella ripresa ospiti subito vicinissimi al pareggio al 47', ma Padelli compie un miracolo su conclusione di Man e manda in angolo. Rispondono i padroni di casa con Ehizibue, che al 55' raccoglie al volo un angolo dalla sinistra ma manda fuori la sfera. Al 64' ancora Udinese vicina al gol con Solet, che sempre su azione d'angolo alza troppo il colpo di testa. Al 70' grande occasione per Thauvin per il raddoppio, ma spreca di sinistro da ottima posizione e manda fuori. Al 78' gran gol dello stesso Thauvin ma la rete viene annullata per posizione di fuorigioco di Lucca alla partenza dell'azione. All'86' bella azione manovrata del Parma conclusa da Pellegrino, che costringe Padelli a una parata non facile. Il risultato non cambia più, i tre punti vanno all'Udinese.
(Adnkronos) - "Questo è un evento importantissimo, si inserisce in un contesto sociale e culturale di cui anche la scuola è partecipe, e questo è il senso della mia presenza qui oggi. Proprio per dimostrare che c'è la volontà di sensibilizzare i nostri ragazzi su delle tematiche anche di tipo previdenziale, inserendoli in un contesto sociale ed economico centrale per la loro formazione". Così Paola Frassinetti, sottosegretaria all'Istruzione e al Merito, a margine della presentazione dell'Accademia Inps a Palazzo Mazzoni a Roma.
(Adnkronos) - Con una produzione dal valore di 277 milioni di euro nel 2023, la Lombardia è la quarta regione italiana più rilevante nel comparto florovivaistico. E' quanto afferma la Coldiretti regionale, sulla base del primo Rapporto nazionale sul settore realizzato dal centro studi Divulga e da Ixe’ con Coldiretti, in occasione della giornata conclusiva di Myplant&Garden, una delle più importanti manifestazioni internazionali per i professionisti delle filiere del verde in corso a Rho Fiera Milano. In Lombardia, precisa la Coldiretti regionale su dati Registro delle Imprese, sono oltre 2.500 le aziende florovivaistiche, a cui vanno aggiunte quelle che si dedicano alla cura e alla manutenzione del paesaggio, per una filiera del verde lombarda che in totale può contare su più di 7.900 imprese. Sulla base del rapporto Divulga/Ixè, nel 2024 il florovivaismo Made in Italy ha raggiunto il valore massimo di sempre a quota 3,3 miliardi di euro, grazie anche al traino dell’export che chiuderà l’anno a 1,3 miliardi, ma sulle aziende nazionali pesa oggi la difficile situazione internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina. Proprio a causa del conflitto, le aziende hanno subito un aumento dei costi del +83% per i prodotti energetici e del +45% per i fertilizzanti rispetto al 2020, oltre a un +29% per altri input produttivi quali sementi e piantine. Costi in progressivo aumento, che ancora fanno fatica ad essere riassorbiti, tanto più se si considera la concorrenza sleale che pesa sulle imprese tricolori a causa delle importazioni a basso costo dall’estero, dove non si rispettano le stesse regole in termini di utilizzo dei prodotti fitosanitari, ma anche di tutela dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Non va poi trascurato, avverte Coldiretti, l’impatto dei cambiamenti climatici: secondo il rapporto Divulga/Ixe’ due aziende agricole su tre (66%) hanno subito danni nell’ultimo triennio a causa di eventi estremi, tra grandinate, trombe d’aria, alluvioni e siccità che a più riprese hanno interessato il territorio nazionale. Il risultato di tutti questi fattori è che più di un terzo delle aziende florovivaistiche italiane denuncia difficoltà economiche. Un quadro dinanzi al quale Coldiretti chiede misure di sostegno alle imprese per contrastare i cambiamenti climatici che, oltre agli eventi estremi, hanno moltiplicato le malattie che colpiscono le piante, spesso peraltro diffuse a causa delle importazioni di prodotti stranieri. Ma serve anche puntare sulla promozione dei prodotti 100% Made in Italy, mettendone in risalto l’elevato valore ambientale, oltre che gli effetti positivi dal punto di vista della salute e della lotta all’inquinamento. Importante anche una maggiore considerazione per il settore all’interno della Politica agricola europea e, di riflesso, nelle politiche di sviluppo rurale.