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(Adnkronos) - L'età ideale è un concetto relativo? A quanto pare, sì. Soprattutto se si parla di 'testa'. Lo sottolinea in particolare il professor Gilles E. Gignac, docente di psicologia alla University of Western Australia, che ha firmato uno studio pubblicato sulla rivista Intelligence. La 'mente' di ogni essere umano arriva al top in fasi differenti. Ma per molti di noi, afferma l'accademico, il picco delle prestazioni non coincide con il momento d'oro a livello fisico. Qualità come la capacità di risolvere problemi complessi o di guidare un team si sviluppano progressivamente e si manifestano nella loro pienezza nel 'secondo tempo' della vita. Se a livello fisico, come confermano molti studi, il top viene raggiunto tra i 25 anni e l'inizio dei 30, il discorso cambia quando si parla di capacità di ragionare, ricordare e processare rapidamente informazioni. "Nel nostro studio -afferma Gignac- ci siamo concentrati su tratti psicologici consolidati, oltre alla capacità di ragionamento, che possono essere misurati accuratamente e rappresentano caratteristiche durature. La nostra ricerca ha identificato 16 dimensioni psicologiche idonee ai criteri: tra queste, abilità cognitive fondamentali come ragionamento, capacità di memoria, velocità di elaborazione, conoscenza e intelligenza emotiva". La ricerca ha preso in considerazione anche 5 elementi distintivi della personalità: "Estroversione, stabilità emotiva, coscienziosità, apertura all'esperienza e gradevolezza". I risultati, evidenzia il professore, sono stati sorprendenti. "Molti dei tratti che abbiamo misurato raggiungono il loro picco molto più tardi nella vita" rispetto al top a livello fisico. "Ad esempio, la coscienziosità ha raggiunto il picco intorno ai 65 anni. La stabilità emotiva ha raggiunto il picco intorno ai 75 anni. Anche elementi in genere meno considerati, come il ragionamento morale, sembrano raggiungere il picco in età adulta avanzata. E la capacità di resistere ai pregiudizi cognitivi – scorciatoie mentali che possono indurci a prendere decisioni irrazionali o meno accurate – potrebbe continuare a migliorare fino ai 70 e persino agli 80 anni". E' possibile indicare un parametro unico, una sorta di media? "Il funzionamento mentale complessivo ha raggiunto il picco tra i 55 e i 60 anni, prima di iniziare a diminuire a partire dai 65 anni circa. Il declino si accentua dopo i 75 anni: questo suggerisce che le riduzioni del funzionamento in età avanzata possono accelerare una volta iniziate".
(Adnkronos) - Investire nella rieducazione dei detenuti, mettendo al centro formazione e lavoro. E' l'obiettivo di un progetto di reinserimento sociale che il Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro sta portando avanti in tutta Italia attraverso diversi consigli provinciali dei professionisti, come quello di Bologna. "Noi a Bologna -racconta ad Adnkronos/Labitalia Pier Paolo Redaelli, presidente del Consiglio provinciale dell'ordine dei consulenti del lavoro di Bologna- seguiamo un'impresa sociale che si chiama 'Fare Imprese in Dozza'. La Dozza è il carcere di Bologna e questa impresa è stata costituita da tre società che operano nel campo della costruzione delle macchine automatiche. E la novità di questo progetto è che è stato costruito all'interno della carcere, grazie all'amministrazione carceraria che ha dato in uso la palestra, un'officina meccanica. In quest'officina meccanica in questo momento operano come dipendenti assunti a tempo indeterminato 14 detenuti che sono stati selezionati e formati dalla 'Fondazione Aldini Valeriani', che è una fondazione che si ricollega all'Istituto tecnico 'Aldini Valeriani'", sottolinea. E in questi anni i risultati sul reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti sono arrivati. "Dal 2012 sono stati assunti 77 dipendenti proprio all'interno del carcere -sottolinea Redaelli- che ovviamente nel corso di questi anni hanno cessato la loro attività lavorativa perché sono stati scarcerati. Di queste 77 persone l'80% circa non ha più avuto recidiva, nel senso che oggi ha un lavoro stabile all'interno di questa impresa", sottolinea Redaelli. E il presidente del consiglio provinciale dell'ordine dei consulenti di Bologna sottolinea come quindi "sia un progetto che funziona molto bene. È entrata a far parte di questa realtà la Granarolo latte, perché all'interno delle carceri della Dozza ci sono dei macchinari per produrre prodotti caseari, e quindi inizieranno questa nuova avventura". "L'altra realtà che seguiamo -spiega Redaelli- è un'impresa sociale che si chiama 'Siamo Qua', ed è un'impresa per le detenute. Loro hanno realizzato all'interno del carcere che presso la sede della cooperativa sociale, un laboratorio di sartoria. Delle operaie formano all'interno del carcere queste detenute, che poi quando ottengono la semilibertà vengono trasferite appunto nella sede sociale della coop. Le problematiche sono molte per queste detenute, perché ovviamente al termine del periodo di detenzione perdono la loro qualifica di svantaggiate e quindi si ritrovano nel mondo del lavoro". "Molto spesso però in particolare per quelle extracomunitarie, senza permesso di soggiorno, farle entrare nel mondo del lavoro è sempre più complesso. Ecco perché noi stiamo cercando di portare avanti una richiesta di riforma della norma, proprio per dare la possibilità a questo persone svantaggiato di poter riprendere la propria attività lavorativa, la propria dignità", conclude Redaellli.
(Adnkronos) - Padova Congress rafforza il proprio impegno per la sostenibilità aderendo al progetto Food for Good, l’iniziativa nazionale promossa da Federcongressi&eventi in collaborazione con le onlus Banco Alimentare e Equoevento, finalizzata al recupero e alla redistribuzione delle eccedenze alimentari generate durante i congressi e gli eventi. Il progetto verrà sperimentato per la prima volta in occasione del 55° congresso Sin - Società italiana di neurologia, in programma dal 24 al 28 ottobre, che vedrà la partecipazione di 4mila congressisti, fra cui 2mila specialisti, in arrivo da tutto il territorio nazionale. L’iniziativa verrà poi proposta in occasione di tutti gli eventi ospitati. Grazie a questa adesione, le eccedenze provenienti dal catering verranno raccolte in sicurezza - e nel rispetto della normativa vigente - dai volontari del Banco alimentare per poi essere consegnate alle vicine cucine economiche popolari, contribuendo concretamente alla lotta contro lo spreco alimentare. L’iniziativa - che a livello nazionale dal 2015 ha consentito il recupero di 230mila piatti pronti e 12,5 mila tonnellate di pane e frutta - si inserisce nel più ampio percorso di responsabilità sociale e ambientale intrapreso da Padova Hall, società che gestisce il quartiere fieristico di Padova e il centro congressi. L’iniziativa, che verrà proposta in occasione di tutti i congressi ospitati, si inserisce in continuità con l’iniziativa child care, dedicata a promuovere l’inclusione e la conciliazione, favorendo la partecipazione agli eventi dei congressisti con figli. "ll settore congressuale è un settore capace di generare valore non solo economico, ma anche sociale e ambientale: a partire da questa visione, condivisa con Federcongressi, abbiamo scelto di lanciare un progetto che coniuga solidarietà, sostenibilità e comunità", spiega Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress. Alla scelta di Padova Congress di aderire a Food for Good si affianca quella della segreteria organizzativa del congresso Sin di impegnarsi per la riduzione del consumo di carta - in coerenza con uno dei Sustainable Development Goals della società - privilegiando il formato digitale per la condivisione della documentazione congressuale. "Siamo soddisfatti che il progetto Food for Good venga sperimentato a Padova per la prima volta in occasione del Congresso della Società Italiana di Neurologia, perché questa iniziativa si unisce al costante impegno della SIN nel ridurre l’impatto ambientale e promuovere la sostenibilità dei propri eventi. In un’ottica One Health, siamo infatti fortemente convinti che la salute del cervello e il benessere delle persone passino anche dal rispetto dell’ambiente", osserva il Professor Maurizio Corbetta, presidente del Congresso.