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(Adnkronos) - “La novità assoluta in questo nuovo scenario è una nuova rappresentazione dell'Inps, che vuole dialogare con tutti i giovani per poterli ingaggiare e orientare nel loro futuro, in quanto il loro futuro è il nostro futuro, dell’Inps, del nostro Paese e della sostenibilità del sistema. Più contribuenti avremo, più contributi avremo, più arriveremo a bilanciare e rendere sostenibile il sistema pensionistico”. Così, il presidente dell’Inps, Gabriele Fava, in occasione di Job&Orienta, il Salone nazionale dell’Orientamento, Scuola, Formazione e Lavoro che presenta un ampio programma di eventi, laboratori, seminari, per un totale di oltre 70 appuntamenti dedicati a scuole, studenti e famiglie in cui sono direttamente coinvolte le Direzioni generali del Mim e diversi partner istituzionali. (VIDEO) A partire dalla Settimana per l’educazione previdenziale, nelle scuole secondarie di II grado, nell’ambito della VII edizione del “Mese dell’educazione finanziaria”, i docenti svilupperanno una lezione di un’ora sull’educazione alla previdenza promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e l’Inps. Per parlare ai giovani studenti di educazione previdenziale, Mim e Inps hanno realizzato un podcast che può essere utilizzato dai docenti quale strumento di approfondimento sui temi legati al sistema previdenziale pubblico, finalizzato ad accrescere nei giovani le conoscenze necessarie per comprendere i principi fondamentali del sistema previdenziale e come questi possano influire sulla loro vita futura. “Questo podcast, che per la prima volta viene lanciato nel nostro Paese, ci porterà a dialogare con tutti i giovani nelle scuole, fino alle università per far maturare in loro la consapevolezza che è importante iniziare fin da subito a pianificare e programmare il proprio futuro professionale, attraverso la cessione dell'estratto conto contributivo. Quindi, lavoro regolare, lontano dal lavoro nero e dal lavoro sommerso - sottolinea il presidente Fava - Per loro il sistema è molto semplice perché si troveranno con il contributivo pieno. Il che significa che ad un determinato numero di contributi corrisponderà un determinato numero di pensione. Ma è importante che i ragazzi inizino fin da subito, poiché prima inizieranno, migliore sarà il loro salvadanaio e questo per loro sarà importante anche per un altro motivo non trascurabile: l’Inps c’è, ci sarà sempre e quel salvadanaio sarà loro sempre pagato”. Nel podcast realizzato negli studi di Voice Book Radio il Ministro Giuseppe Valditara, il presidente dell’Inps Gabriele Fava e il Direttore centrale Pensioni dell’Istituto Vito La Monica spiegano l’importanza di aderire da subito al sistema previdenziale. Con il sistema contributivo puro è fondamentale, infatti, cominciare a pagare i contributi sin dai primi passi nel mondo del lavoro. Il presidente Fava, poi, spiega in che modo un ente come l’Inps riuscirà a dialogare con i giovani entrando nel loro linguaggio e nella loro mentalità: “Tutto avverrà attraverso la nostra presenza sul territorio: nelle scuole, nelle università, parlando la stessa lingua dei giovani e incoraggiandoli in tal senso, spiegando loro cos'è l'Inps, facendo comprendere loro anche i servizi che riceveranno dall’ente stesso. Parliamo, infatti, di circa 440 prestazioni socio assistenziali e previdenziali - spiega - L’inps è il loro miglior partner di vita, è tutto il welfare. Quindi, è importante che i ragazzi possano fare affidamento sull’Istituto, che è una garanzia per loro, perché li seguirà per tutta la vita, fornendo e personalizzando i servizi a seconda delle esigenze del fabbisogno che si presenteranno durante tutto il ciclo di vita della persona”. L’Inps, conclude il presidente: “Riguarda soprattutto i giovani, perché i pensionati ci sono, ma noi dobbiamo ingaggiare e aumentare la base occupazionale, perché così riusciremo ad arrivare a un sistema pensionistico sostenibile e riusciremo a creare la futura classe dirigenziale e non dirigenziale del nostro Paese, passando il testimone agli attuali giovani, che devono avere l'opportunità di inserirsi stabilmente nel mercato del lavoro, ma con gratificazioni personali strutturali. Questo lo possiamo fare solo aumentando la base occupazionale. Ecco perché andremo a parlare ai ragazzi, spiegando loro questa premessa: iniziate con il lavoro in chiaro, iniziate con il vostro estratto conto previdenziale, perché così facendo arriverete alla vostra pensione che sarà il vostro salvadanaio, che vi sarà molto utile per la vostra vita, direttamente e indirettamente”.
(Adnkronos) - “Promuovere e valorizzare le eccellenze del Made in Italy è fondamentale. Le Guide de L’Espresso danno la possibilità di conoscere ciò che altri hanno ricercato, delle strade aperte che vanno consolidate attraverso delle informazioni utili alle persone, così che possano scegliere e arrivare in luoghi che scoprono in anticipo nei contenuti e che, poi, assaporano nel gusto, nell'ambiente, nelle località a cui sono legati i nostri prodotti, nella ristorazione attraverso quello che rappresenta la cucina italiana, ovvero convivialità e patrimonio prezioso che noi, peraltro, stiamo candidando a patrimonio immateriale Unesco proprio per questo”. E’ quanto affermato dal ministro dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, in occasione della presentazione delle edizioni 2025 de Le Guide de L’Espresso al teatro Arcimboldi di Milano. A 45 anni dalla prima edizione delle Guide, l’evento ha visto la partecipazione di oltre mille ospiti e numerose premiazioni.
(Adnkronos) - "Si è creato un sistema connettivo sull'economia circolare dei rifiuti da imballaggio importante che ci ha portato nei posti più alti del ranking europeo: un successo di una squadra fatta da cittadini, Comuni, imprese e Consorzi". Così Ignazio Capuano, presidente di Conai, alla presentazione del nuovo Rapporto di Sostenibilità 2024 del Consorzio nazionale imballaggi. "Secondo l'analisi fatta con The European House - Ambrosetti sulla valutazione dell'impatto del contributo ambientale erogato, il moltiplicatore calcolato è di 4,6. Quindi per un euro di contributo se ne generano 4,6 sull'economia nazionale. Questo sta a dimostrare che sviluppo e ambiente sono compatibili", rimarca. Ciononostante, "l'Italia come sistema può fare di più. Dalle ultime statistiche di Eurostat sull'economia circolare, abbiamo un tasso di circolarità dell'economia, quindi la quantità di materie prime seconde utilizzate nei cicli economici, che è poco sopra il 20%. Siamo secondi ma dobbiamo fare molto di più altrimenti consumiamo ciò che sappiamo essere limitato sul pianeta Terra". "La materia che ci circonda- continua- , tutta la materia, anche quella che ci appare più banale, è in realtà una sorta di piccolo miracolo: i meccanismi che permettono alle particelle elementari di organizzarsi a formare strutture stabili che chiamiamo atomi e molecole, sono il frutto di un delicato equilibrio fra forze fondamentali della natura. Aver cura della materia, proteggerla, evitarne un uso inappropriato, significa proteggere anche noi forme viventi, che da questo equilibrio siamo strettamente dipendenti. Questo è un invito a considerare preziosa tutta la materia perché la materia è finita". "L’Earth overshoot day, ovvero il giorno in cui si esauriscono le risorse rinnovabili che il pianeta è in grado di offrire nell'arco di un anno, arriva sempre prima” spiega il presidente di Conai, e la possibilità di invertire la tendenza “deriva anche dai comportamenti individuali”. “Un sistema che consente il recupero, il riutilizzo e riciclo, nel nostro caso di imballaggi che rappresentano l'8% del totale dei rifiuti italiani, contribuisce a preservare la materia, che per noi è assolutamente vitale. Le risorse del pianeta non sono infinite, quindi sta a noi contribuire a preservarle”. "L'economia circolare -sottolinea - sarà l'attore fondante di tutto l'Occidente e di tutto il mondo. Noi oggi abbiamo un indice di circolarità del 18% e a livello europeo siamo al secondo posto, però, considerando gli obiettivi che abbiamo a livello generale e considerando qual è il mondo dei rifiuti di imballaggio in Italia, che oggi sono l’8% del totale dei rifiuti, noi facciamo tanto in quanto il 75% viene già avviato al riciclo e questo significa che la materia prima viene risparmiata”. “Quello che viene dimostrato in questo rapporto integrato di sostenibilità è il valore economico sociale e ambientale dell'economia circolare, seppur limitato al settore dei rifiuti di imballaggio, che è piccolo rispetto agli altri. Pertanto, l'invito a ciò che dovremmo fare tutti noi è quello di aumentare la circolarità della nostra economia, c’è ancora tanto da fare in più settori”, conclude.