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(Adnkronos) - Nick Kyrgios ancora contro Jannik Sinner. Dopo aver assistito a Wimbledon 2025 al trionfo dell'azzurro, che ha battuto in finale Carlos Alcaraz in quattro set oggi, domenica 13 luglio, l'australiano è tornato a far parlare di sé con riferimento a uno dei suoi argomenti preferiti: il caso Clostebol che ha riguardo Sinner. Nei mesi scorsi Kyrgios ha infatti intrapreso una vera e propria crociata contro Sinner, soprattutto tramite social, e anche stavolta si è esposto rigorosamente su X. Sul proprio profilo ufficiale il tennista ha pubblicato infatti un tweet semplice ma embletico: "*". Un semplice asterisco che nasconde però un significato diverso. L'asterisco infatti appare al fianco dei trionfi di quegli sportivi 'sospetti, magari risultati positivi al doping. Secondo Kyrgios quindi anche al fianco del nome di Sinner, scolpito per sempre nella storia di Wimbledon, andrebbe aggiunto un asterisco, in chiaro riferimento alla positività al Clostebol dello scorso anno, caso concluso nei mesi scorsi con i tre mesi di sospensione comminati alla Wada a Sinner. Per mesi Kyrgios, da tempo quasi ex giocatore per i tanti problemi fisici, ha invocato sanzioni esemplari contro Sinner, dimostrando a più riprese di non aver capito sostanzialmente nulla del caso che ha coinvolto il numero 1 del mondo. Recentemente, intervenendo al podcast del coach Patrick Mourtatoglou, l'australiano aveva almeno azzeccato un pronostico: tra Sinner e Alcaraz, aveva puntato sull'azzurro.
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - “Spesso si pensa che sia l’Europa a imporre scelte ai Paesi membri, ma nel caso dell’economia circolare è accaduto il contrario: l’Italia ha tracciato per prima la strada, con esperienze concrete di raccolta differenziata, impianti industriali e filiere produttive che l’Unione ha inserito nelle proprie direttive e regolamenti, e che hanno anticipato gli obiettivi europei. Abbiamo una leadership internazionale che raccontiamo ancora troppo poco: il modello italiano dell’economia circolare è un esempio straordinario, da preservare e rafforzare per il futuro”. Questo il commento di Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente, in occasione dell’Ecoforum 2025, tenutosi a Roma e organizzato da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.