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(Adnkronos) - “Questo è il momento in cui ci avviamo a vivere una mattinata dove i ragazzi e le ragazze sono i protagonisti e noi siamo qui per loro”. Lo dice la Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Monica Sansoni, intervenendo ai lavori organizzati in occasione della giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in corso presso la sala Mechelli della Regione Lazio. “La parola ascolto è qualcosa di centrale per noi, non solo oggi, questo è un dovere di noi adulti”, continua Sansoni. “I diritti dei ragazzi sono sanciti dalla convenzione e l’istituzione di garanzia si impegna a portarli avanti. Vorrei che i giovani oggi fossero parte attiva di questa giornata che è dedicata a loro”, conclude.
(Adnkronos) - Il tema della flessibilità previdenziale è stato portato oggi al centro del dibattito al al seminario 'Previdenza Next Gen' dal presidente nazionale del Patronato Acli, Paolo Ricotti. Ricotti ha ribadito la necessità di un vero 'pacchetto flessibilità', capace di restituire stabilità, certezza e inclusività al sistema pensionistico italiano. La proposta prevede di consentire l’uscita dal lavoro tra i 63 e i 65 anni, con almeno 20 anni di contributi, stabilendo un assegno calcolato proporzionalmente all’età di accesso. Si tratta di un approccio che intende superare le soluzioni temporanee e selettive degli ultimi anni, restituendo equità e diritti certi a tutti i lavoratori. Ricotti ha sottolineato "l’urgenza di reintrodurre criteri strutturali e universali di flessibilità, evidenziando come l’eccessiva selettività o penalizzazione nel calcolo svuoti la natura stessa delle prestazioni previdenziali pensate per garantire una vera flessibilità in uscita. Ne è prova la drastica riduzione delle adesioni a misure come Opzione Donna e Quota 103, che negli ultimi due anni ha registrato crolli rispettivamente dell’82% e del 95%". Forte l’appello per l’introduzione di una pensione minima di garanzia nel sistema contributivo, al fine di scongiurare situazioni di grave disagio economico. Ricotti ha portato un esempio concreto: “Una vedova, il cui marito ha versato 10 anni di contributi nel sistema contributivo con una retribuzione annua lorda di 28 mila euro, percepisce una pensione di reversibilità di soli 178 euro lordi al mese; con i due figli, l’importo sale a 298 euro. Una situazione che mette intere famiglie sull’orlo della povertà e dimostra la necessità di introdurre una modifica normativa strutturale di tutela". Il presidente del patronato Acli ha sottolineato come la previdenza complementare vada rilanciata per favorire equità e inclusione. Tra le principali proposte illustrate, spiccano: l’iscrizione automatica ai Fondi pensione di categoria all’assunzione, con contributo del datore di lavoro e un periodo di “prova” prima dell’adesione definitiva; l’attenzione ai giovani con l’introduzione dell’educazione previdenziale nelle scuole e nei primi mesi di lavoro e la detraibilità dei loro contributi. Serve promuovere una nuova cultura previdenziale. “Il Patronato Acli, con 80 anni di storia al servizio dei diritti sociali e previdenziali, rinnova oggi il suo impegno per costruire un welfare più giusto, inclusivo e sostenibile. Dal 1945, sempre al fianco dei lavoratori e dei cittadini, per i diritti di tutti", ha detto. L’evento è stato un’occasione di confronto e approfondimento sui temi della previdenza, del lavoro e del welfare, con uno sguardo rivolto alle nuove generazioni e alle sfide del futuro che ci interrogano già oggi. L’iniziativa ha visto la partecipazione di autorevoli esperti del mondo accademico, istituzionale e sociale: Stefano Giubboni, ordinario di diritto del lavoro – università di Perugia; Lisa Taschini, professoressa associata di diritto del lavoro – università e-Campus; Valerio Martinelli, assegnista di ricerca – università di Perugia, segretario comitato scientifico “Premio Satta” Patronato Acli; Maurizio Franzini, emerito di politica economica – Sapienza Università di Roma; Paola Bozzao, professoressa di diritto del lavoro e della sicurezza sociale – Sapienza Università di Roma; Tiziano Treu, emerito di diritto del lavoro – università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, già Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale; Roberto Ghiselli, presidente consiglio di indirizzo e vigilanza Inps; Gianluigi Petteni, presidente pro-tempore Ce.Pa (Centro Patronati); Paolo Ricotti, presidente nazionale Patronato Acli; Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli. A moderare e coordinare i lavori è stato Fabio Insenga, giornalista e vicedirettore Adnkronos. Durante il seminario di studio sono stati presentati i risultati del progetto di ricerca 'Tracciare il futuro. Prospettive pensionistiche per le nuove generazioni', curato dal dipartimento di scienze politiche dell’università degli studi di Perugia e la rilevazione online 'Una previdenza per tutte le generazioni: raccontaci la tua idea'.
(Adnkronos) - Un nuovo progetto didattico nazionale che guida studenti e docenti in un’esperienza concreta di educazione ambientale e cittadinanza attiva. Si chiama 'Impronta Futura. Piccoli passi, grande impatto' ed è promosso da Fondazione Ambienta, Gruppo Spaggiari Parma e La Fabbrica, con il sostegno di ASviS. Partecipando al progetto, alunni e insegnanti contribuiranno alla creazione di una mappatura della carbon footprint delle scuole italiane, utile a valutare la sostenibilità degli istituti e a sperimentare una raccolta dati condivisa e replicabile, un’opportunità concreta per contribuire agli obiettivi dell’Agenda 2030 e per formare cittadini consapevoli, partecipi e protagonisti del cambiamento. Impronta Futura interpreta i principi del framework europeo GreenComp e si ispira alle indicazioni nazionali sull’Educazione Civica, offrendo alle scuole uno strumento integrabile nei programmi scolastici e nella Formazione Scuola-Lavoro, fino a 30 ore certificate. Il percorso accompagna studenti e docenti in tutte le fasi, dalla misurazione dell’impronta di carbonio del proprio istituto alla progettazione di azioni concrete per ridurla. Dopo la fase di analisi, i gruppi di lavoro possono procedere alla realizzazione di un project work, elaborando proposte di miglioramento ambientale per la propria scuola. I migliori elaborati saranno candidati al concorso nazionale 'Impronta Futura. Piccoli passi, grande impatto', che premierà le idee più efficaci con buoni per l’acquisto di materiale didattico. “Il progetto nasce con l’intento di promuovere, attraverso un percorso educativo, consapevolezza e partecipazione su temi ambientali cruciali del nostro tempo - sottolinea Nino Tronchetti Provera, presidente di Fondazione Ambienta - Inoltre, concretizza ulteriormente l’impegno che accomuna Fondazione Ambienta, Gruppo Spaggiari Parma e La Fabbrica: diffondere tra le future generazioni una cultura del rispetto dell’ambiente, del risparmio energetico, del riciclo e in generale di tutti quei comportamenti in grado di conciliare sviluppo industriale e cultura ambientale”. Promosso da Fondazione Ambienta, Gruppo Spaggiari Parma e La Fabbrica Società Benefit, con il sostegno dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Ets (Asvis), Impronta Futura rappresenta una collaborazione virtuosa tra impresa, formazione e mondo scolastico. Le tre realtà, infatti, mettono in comune competenze complementari per costruire un modello educativo fondato su conoscenza, innovazione e impatto sociale, come evidenzia Nicola de Cesare, Ceo di Gruppo Spaggiari Parma: “Impronta Futura rappresenta un ulteriore passo del percorso che da quasi un secolo ci vede al fianco della comunità educante, attraverso azioni che valorizzano la buona scuola sostenendo concretamente l’innovazione educativa”. Per le scuole che aderiscono, la piattaforma improntafutura.scuola.net mette a disposizione un ecosistema di materiali operativi e guide per i docenti che comprendono i contenuti sviluppati con il contributo di ASviS sui 17 Obiettivi dell’Agenda 2030. Un supporto che aiuta gli insegnanti a portare la sostenibilità in classe, trasformandola in un laboratorio di cittadinanza attiva e in un’esperienza educativa misurabile e partecipata. Come osserva Angela Mencarelli, amministratrice di La Fabbrica: “Vogliamo che ogni studente diventi protagonista del proprio apprendimento: la metodologia Inquiry Based Learning, a cui ci siamo ispirati, li guida a farsi domande, esplorare, provare e trasformare la curiosità in azioni concrete per progettare un futuro più sostenibile”.