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(Adnkronos) - Donald Trump ha confermato che gli Stati Uniti forniranno a Kiev sistemi di difesa antiaerea Patriot, fondamentali per contrastare le continue offensive russe. "Invieremo loro dei Patriot, di cui hanno disperatamente bisogno", ha detto il presidente americano, precisando: "Non ho ancora deciso il numero, ma li avranno perché hanno bisogno di protezione". L’annuncio, giunto a margine di colloqui telefonici con Volodymyr Zelensky e alla vigilia di un incontro con il segretario generale della Nato Mark Rutte, rappresenta una svolta rispetto alla recente sospensione delle forniture militari. Trump ha specificato che "in realtà invieremo loro vari equipaggiamenti militari molto sofisticati e ce li pagheranno al 100%". Il pacchetto rientrerebbe in un accordo più ampio che coinvolge la Nato, incaricata di coprire i costi degli armamenti. Il presidente americano ha anche lasciato intendere un possibile irrigidimento sul fronte delle sanzioni, ricordando di avere "un’importante dichiarazione da fare sulla Russia". Alla domanda sui rapporti con Vladimir Putin, Trump ha espresso ancora la sua frustrazione. "Putin ha davvero sorpreso molte persone. Parla gentilmente e poi alla sera bombarda tutti", ha detto, aggiungendo di sentirsi "deluso" dal leader del Cremlino. Interpellato infine sulla proposta del senatore Lindsey Graham di introdurre dazi punitivi fino al 500% contro i Paesi che sostengono la Russia, Trump ha risposto: "La stiamo studiando molto attentamente". Intanto il consigliere speciale degli Stati Uniti Keith Kellogg è arrivato a Kiev, come confermato dal capo dell’Ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak. "Diamo il benvenuto all’inviato speciale degli Stati Uniti Keith Kellogg in Ucraina", ha scritto Yermak su Telegram, aggiungendo: "La pace attraverso la forza è il principio del presidente Trump, e noi sosteniamo questo approccio".
(Adnkronos) - Passaggio di consegne al vertice di Confesercenti. Dopo otto anni alla guida dell’associazione, Patrizia De Luise lascia la presidenza. Le subentra Nico Gronchi, attuale vicepresidente vicario e presidente di Confesercenti Toscana. Lo rende noto Confesercenti in un comunicato. Patrizia De Luise ha condotto la confederazione di imprese, che associa circa 300mila pmi nel commercio, nel turismo e nei servizi, attraverso alcune delle fasi più complesse della sua storia recente, dall’emergenza pandemica alla ripartenza post-lockdown, fino allo scenario attuale, segnato da inflazione e tensioni internazionali, contribuendo a rafforzarne il ruolo e il radicamento nei territori. Si dimette dall’incarico in considerazione dell’impegno appena assunto alla Fondazione Enasarco. Passa dunque il testimone a Nico Gronchi, imprenditore toscano di 52 anni, attivo nella distribuzione commerciale di moda e calzature con l’azienda di famiglia ‘Luisa Di Mauro’, fondata nel 1976. Parallelamente all’attività d’impresa, Gronchi porta avanti un ruolo attivo nel mondo associativo. Nel 1998, a 25 anni, è presidente della Confesercenti di Certaldo. Successivamente guida l’area Empolese Valdelsa e, nel 2007, Confesercenti Firenze. Nel corso degli anni seguenti ricopre numerosi incarichi in rappresentanza dell’associazione, tra cui quelli nel Consiglio della Camera di commercio e in Firenze Fiera Spa. Crea a Firenze la Fondazione Sviluppo Urbano, di cui è presidente dal 2015 al 2017. Sempre nel 2015 diventa presidente di Confesercenti Toscana e dal 2017 di Italia Comfidi, la società consortile per il credito alle pmi promossa da Confesercenti. In qualità di vicepresidente vicario, incarico assunto nel 2021, Gronchi subentra come presidente nazionale di Confesercenti fino all’assemblea elettiva che si terrà nel 2026.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.