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(Adnkronos) - Sara Campanella è stata proclamata oggi dottoressa in Tecniche di laboratorio Biomedico, a quasi un anno dalla sua uccisione. La rettrice Giovanna Spatari ha consegnato la pergamena di laurea a Maria Concetta Zaccaria, mamma studentessa 22enne accoltellata a morte da un collega di corso che lei aveva respinto. "Oggi è un giorno che avevamo sognato assieme a Sara. Ma che certamente avevamo sognato in modo diverso - ha detto la madre di Campanella - Sara aveva fatto tanti sacrifici. E oggi siamo qui per renderle omaggio. E per ricordarla. Noi porteremo la sua luce, ovunque, sempre e comunque. Lei vive in ognuno di noi. È stato un dono prezioso che Dio ci ha donato e lo ringrazio per avermi regalato questa creatura meravigliosa. Una ragazza straordinaria. Sara era amore e luce". "Un momento di particolare commozione per una città intera che è rimasta profondamente colpita da questo femminicidio - ha detto la rettrice di Messina - Sara era una studentessa che aveva brillantemente superato tutti gli esami e che aveva la capacità di saper ascoltare e la predisposizione ad aiutare il prossimo". Alla cerimonia erano presenti oltre ai familiari di Sara tutti i docenti e i colleghi e le colleghe della giovane studentessa palermitana e i sindaci di Messina e di Misilmeri: "Sara era l'immensità - ha detto Claudio, suo fratello - Sara vive".
(Adnkronos) - “Questo intervento va nella direzione giusta: rafforzare strumenti di welfare diffusi e inclusivi, capaci di incidere positivamente sul potere d’acquisto dei lavoratori e di sostenere la qualità della vita. I buoni pasto rappresentano uno dei benefit più apprezzati e utilizzati in Italia, con effetti concreti sulla motivazione e sul senso di appartenenza". Così, con Adnkronos/Labitalia, Matilde Marandola, presidente dell’Associazione italiana per la direzione del personale (Aidp) esprime "vivo apprezzamento" per la decisione del governo di innalzare, nella Legge di Bilancio 2026, la soglia di detassazione dei buoni pasto da 8 a 10 euro. Si tratta di "una misura attesa e significativa, che l’associazione auspicava da tempo e che riconosce il ruolo centrale del welfare aziendale come leva di competitività, coesione e benessere per le persone e le organizzazioni. L’aumento della soglia di esenzione fiscale contribuisce a valorizzare il ruolo del lavoro come motore di benessere sociale, riducendo al tempo stesso gli oneri amministrativi per le imprese e favorendo una gestione più flessibile delle politiche retributive", ha sottolineato Marandola. Aidp sottolinea come il rafforzamento del welfare aziendale debba essere accompagnato da politiche di sviluppo organizzativo e di attenzione alla persona, elementi imprescindibili per un modello di lavoro moderno e sostenibile. “Il welfare non è solo un insieme di agevolazioni -ha concluso Marandola – ma un investimento strategico per il futuro delle imprese e del Paese. Plaudiamo quindi a una misura che va nella direzione di una maggiore responsabilità condivisa tra Stato, aziende e lavoratori".
(Adnkronos) - "L'Italia è il primo paese al mondo, attraverso il consorzio Biorepack, ad occuparsi del riciclo organico degli imballaggi compostabili. Questo avviene perché l'Italia è in Europa il Paese che raccoglie di più e meglio la frazione organica dei rifiuti organici". Così Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Il rifiuto organico rappresenta il 40% dei rifiuti che noi produciamo ogni giorno, è la parte più grossa ed è anche quella più difficile da raccogliere. Quindi bisogna trovare il modo di aiutare i cittadini a raccoglierla. Ed essendo il Paese che da ormai 30 anni fa la raccolta della frazione organica, anche se è diventata obbligatoria dal 2022, l'Italia si è inventata dei materiali che si comportano come la plastica quando li adoperi, ma si comportano come la frazione organica quando li metti negli impianti di trattamento della frazione organica. In questo modo poi producono energie e compost", spiega Versari. Il sacchetto prima, "poi sono arrivate le buste della spesa, piatti, posate, bicchieri". Quindi, conclude: "C'è chi fa la raccolta, c'è chi produce gli imballaggi e ci sono quelli che li riciclano e quindi noi chiudiamo il cerchio, lavorando con i Comuni e mettendo a loro disposizione le risorse della responsabilità estesa dei produttori".