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(Adnkronos) - Ricercata dall'Interpol la deputata brasiliana ultraconservatrice Carla Zambelli si troverebbe a Roma dove sarebbe arrivata questa mattina. A rivelarlo è stata la stampa brasiliana. E la conferma è arrivata poco dopo dalla stessa Zambelli alla Cnn Brasile. L'Interpol ha inserito il nome della deputata nella lista dei ricercati, scrive il Globo, aggiungendo che la parlamentare potrebbe essere arrestata all'estero. L'inserimento del nome nella lista dei ricercati risponde a una richiesta della Polizia Federale, in seguito a un ordine del ministro Alexandre de Moraes, della Corte Suprema Federale. Il provvedimento è stato preso dopo che Zambelli ha lasciato il Paese, pochi giorni dopo essere stata condannata a 10 anni di reclusione per aver hackerato i sistemi del Consiglio nazionale di giustizia e aver inserito falsi documenti, tra cui un falso mandato di arresto contro lo stesso Moraes, nella Banca nazionale dei mandati di arresto. Secondo il blog di Natuza Nery, la Zambelli si trova in Italia. Fonti hanno confermato che la deputata è arrivata a Roma stamattina, prima che il suo nome venisse inserito nella lista dell'Interpol. Martedì, la parlamentare aveva annunciato di aver lasciato il Brasile, dicendo di trovarsi momentaneamente negli Stati Uniti e che da lì si sarebbe recata in Italia, dove ha la cittadinanza.
(Adnkronos) - “Con gli studenti dell’Istituto Falcone di Palazzolo sull’Oglio abbiamo affrontato il tema della violenza di genere e degli stereotipi, con un approccio innovativo. I ragazzi hanno coinvolto i familiari delle vittime, trasformando il progetto in una riflessione profonda che ci ha mostrato come la violenza di genere, prima ancora che giuridica, sia una questione antropologica e culturale. Solo attraverso il dialogo e il riconoscimento dell’altro come persona possiamo costruire una società più giusta". Lo ha detto Cristiano Nardelli, Student Ambassador dell’Università Luiss Guido Carli, in occasione dell’VIII edizione del progetto “Legalità e Merito”.
(Adnkronos) - La sostenibilità del sistema industriale e delle famiglie del Friuli Venezia Giulia passa per un approccio più pragmatico alla transizione energetica. Queste le parole di Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico, intervenendo questa mattina alla presentazione del nono Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Friuli Venezia Giulia di A2A, tenutasi all’Hotel Savoia Excelsior di Trieste. Agrusti ha espresso apprezzamento per A2A, definendola "un'azienda che ci è cara", ma ha subito posto l'accento sulla necessità di bilanciare gli obiettivi ambientali con la sostenibilità economica. "Dobbiamo trovare un equilibrio tra la sostenibilità economica delle famiglie e il continuare ad essere tra i più grandi sistemi industriali e manifatturieri," ha affermato il Presidente. Al centro del suo intervento, la questione dei tempi e delle modalità della transizione energetica. Agrusti ha criticato l'approccio che fissa scadenze irrealistiche: "Abbiamo stabilito una data, quella del 2035, per il tutto elettrico. Eppure sappiamo che sarà impossibile." L'attenzione si è poi spostata sulla continuità della fornitura energetica, con in particolare le difficoltà incontrate con l'idroelettrico. Il presidente di Confindustria Alto Adriatico ha quindi riaperto il dibattito sul nucleare a fissione come soluzione per il futuro. "Si sta facendo una riflessione sul nucleare: noi non sappiamo se ci sarà la fusione a disposizione, sappiamo che c'è disponibilità di fissione. Ci vogliamo ragionare? Non possiamo permetterci un costo del kWh del 70% in più della Germania. Servono scelte razionali per garantire la competitività del sistema industriale e manifatturiero italiano”.