ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Un nuovo scandalo al Pentagono coinvolge il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Al centro sempre una chat di Signal dove, secondo il New York Times, Hegseth ha condiviso i piani dettagliati per un'operazione militare contro gli Houthi nello Yemen in un gruppo, questa volta sul suo telefono personale, nel quale erano presenti anche la moglie, Jennifer, ex produttrice di Fox News, e suo fratello Phil, assunto al Pentagono come responsabile di collegamento del Dipartimento della Sicurezza Interna e consigliere senior. Entrambi hanno accompagnato il Segretario alla Difesa in viaggi e hanno partecipato a riunioni di alto livello. La chat, denominata 'Defense 'Team Huddle', è stata creata durante il processo di conferma di Hegseth al Senato ed era riservata ai suoi più stretti consiglieri per elaborare strategie. Hegseth ha però continuato a utilizzare la chat, alla quale partecipavano più di una dozzina di persone, hanno aggiunto le fonti. Nel gruppo anche l'avvocato personale di Hegseth, Tim Parlatore. "E' stato un mese di caos totale al Pentagono. Dalle fughe di notizie su piani operativi delicati ai licenziamenti di massa, la disfunzione è ora una grave distrazione per il presidente che merita di meglio dai suoi vertici", ha dichiarato John Ullyot, ex addetto stampa di Hegseth, alla Cnn. Un portavoce del Pentagono, Sean Parnell, ha dichiarato in un tweet che "non c'erano informazioni riservate in nessuna chat di Signal". Si tratta del secondo caso di fuga di documenti riservati, dopo la vicenda resa nota nelle scorse settimane da un giornalista dell'Atlantic. Le informazioni condivise specificavano gli orari di volo degli F/A-18 Hornet diretti contro gli Houthi nello Yemen, replicando sostanzialmente i piani d'attacco condivisi anche nel gruppo Signal di alti funzionari creato dal consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz, in cui era stato aggiunto per errore anche il caporedattore di The Atlantic Jeffrey Goldberg. La differenza tra le due chat è che questa seconda appena rivelata dal New York Times e dalla Cnn è stata creata proprio da Hegseth con il nome 'Defense Team Huddle', come hanno spiegato fonti ben infornate. Altra differenza è che per accedere alla seconda chat di Signal, Hegseth ha usato il suo telefono privato e non quello governativo. E che, in precedenza, Hegseth usava la chat per condividere informazioni amministrative o di programmazione di routine, come hanno spiegato due fonti. "La verità è che esiste una chat di gruppo informale iniziata prima della conferma dei suoi più stretti consiglieri", ha detto al Nyt un funzionario dell'Amministrazione Usa a condizione di anonimato. "In quella chat non è mai stato discusso nulla di riservato", ha aggiunto. La chat rivelata da The Atlantic a marzo era invece stata creata dal consigliere per la sicurezza nazionale del presidente americano Donald Trump, Mike Waltz, affinché i più alti funzionari della sicurezza nazionale dell'esecutivo, come il vicepresidente JD Vance, il direttore dell'intelligence nazionale Tulsi Gabbard e il capo del Pentagono Hegseth potessero coordinarsi tra loro e con i loro vice prima degli attacchi degli Stati Uniti. Waltz si è assunto la responsabilità di aver aggiunto per sbaglio Goldberg alla chat chiamata 'piccolo gruppo Houthi PC' per far notare la presenza di membri del "comitato dei leader" dell'Amministrazione che si riuniscono per discutere le questioni di sicurezza nazionale più delicate e importanti.
(Adnkronos) - Nonostante la complessità dello scenario geopolitico internazionale con l’ulteriore elemento di incertezza legato ai recenti dazi, le aziende familiari italiane confermano la crescita e un ruolo di rilevanza a livello globale. Secondo il Global 500 Family business index 2025, l’indice biennale realizzato da EY in collaborazione con Saint Gallen University, che classifica le 500 migliori aziende familiari sulla base dei ricavi, l’Italia è al quarto posto su scala globale e al terzo in Europa per numero di aziende presenti nella top 500. Rispetto all’Indice elaborato da EY nel 2023, i ricavi combinati delle aziende familiari italiane sono cresciuti del 12%, raggiungendo 179 miliardi di dollari nel 2025. “L’analisi del Global 500 Family business index 2025 evidenzia la crescita e la rilevanza delle aziende familiari italiane nel panorama economico globale, posizionando l’Italia al quarto posto dopo Stati Uniti, Germania e Francia. Nonostante le sfide degli ultimi anni e i recenti dazi che hanno introdotto un ulteriore elemento di incertezza, le aziende italiane continuano a dimostrare una forte capacità di adattamento al contesto esterno e crescita, anche grazie ad una gestione attenta ed orientata agli investimenti in tecnologia, ricerca e innovazione. La resilienza e la flessibilità, già dimostrate durante la pandemia, sono ora più che mai qualità cruciali su cui far leva, oltre alla prontezza decisionale. Inoltre, in settori chiave come il consumer products e l’advanced manufacturing, tipici del panorama delle aziende familiari italiane, la focalizzazione sulla qualità del prodotto rappresenta un fattore differenziale che può aiutare ad affrontare l’attuale contesto economico”, ha commentato Massimo Meloni, EY Italy private leader and Italy audit & assurance market leader. Tra i dati principali che emergono dal 500 Global family business, la crescita del numero di aziende del nostro Paese: delle 500 aziende top a livello globale, 22 sono italiane, pari al 4,4% del totale, con 4 nuove entrate nell’indice del 2025, a fronte dell’uscita di due realtà incluse nella precedente analisi. Una crescita che si evidenzia ancora di più dal punto di vista dei ricavi combinati, aumentati da 160 miliardi a 179 miliardi di dollari, pari a circa il 12% in più rispetto all’indagine precedente realizzata nel 2023. Per contro, i ricavi medi delle aziende italiane, 8,1 miliardi di dollari, risultano inferiori sia rispetto alla media europea (16,1 miliardi di dollari) che a quella globale (17,6 miliardi). Un dato fondamentale che contraddistingue le imprese familiari italiane riguarda la loro longevità, infatti, il 36% delle società comprese nel Global 500 Family business index 2025 ha più di un secolo di storia. Circa la distribuzione territoriale, la Lombardia si segnala con 8 società family business nella top 500, mentre a livello di ricavi maggiori, le imprese lombarde e piemontesi contribuiscono per il 58% del totale nazionale. Limitata, invece, la presenza delle aziende familiari del Centro-Sud: solo il 27% delle imprese incluse appartiene a queste regioni, con una contribuzione sui ricavi combinati italiani del 23%, a testimonianza di un tessuto economico-imprenditoriale che in quelle aree del Paese presenta ancora significativi margini di crescita. In quanto al settore di pertinenza, le società familiari nazionali operano in 11 diversi macrosettori, principalmente nel consumer products, circa 23% delle società, seguito dall’advanced manufacturing e dal retail products, ciascuno con il 14%.
(Adnkronos) - Dal 10 al 13 aprile al Galoppatoio di Villa Borghese e sulla Terrazza del Pincio, per festeggiare il 55esimo Earth Day, prenderà vita la decima edizione del Villaggio per la Terra, con centinaia di eventi gratuiti. Decine di migliaia gli studenti attesi da tutta Italia per il festival dell’educazione alla sostenibilità patrocinato dal ministero dell’Ambiente e dal ministero dell’Istruzione con centinaia di laboratori didattici e di esperienze educative all’insegna dello sport, della scienza, della natura e della musica. “Ogni anno Earth Day Italia e Movimento dei Focolari attivano centinaia di collaborazioni per mettere in luce tutta la bellezza che questo Pianeta ci offre gratuitamente e che con tanta leggerezza maltrattiamo - ha dichiarato Pierluigi Sassi presidente italiano dell’Earth Day - In questi 10 anni di impegno, insieme a tutti i nostri partner siamo riusciti a dimostrare che sono in molti a credere nella possibilità di un mondo migliore. Il più delle volte un evento è solo un evento. Ma dopo aver visto nascere tante relazioni e tanti progetti intorno a questa piccola grande esperienza, penso di poter dire che il Villaggio per la Terra è molto più di una semplice manifestazione. Qui si ritrova quello spirito di amicizia che stiamo tutti un po’ perdendo e del quale invece c’è sempre più bisogno”.