ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Hello. It's good to be back". Gli Oasis tornano ufficialmente, il concerto di Cardiff va in scena e segna l'inizio della reunion di Liam e Noel Gallagher dopo 16 anni di 'divorzio' artistico. "This is not a drill. It's happening", annuncia il gigantesco videowall allestito sul palco: "Non è un'esercitazione, sta per succedere". E lo show comincia con "Hello" (It's good to be back), il brano ideale per ripresentarsi dopo la lunga assenza. Il primo concerto dell'attesissimo tour fa esplodere da subito il pubblico che riempie il Principality Stadium di Cardiff: non c'è un posto libero. La band, dal proprio profilo X, pubblica le prime immagini del concerto. I fratelli Gallagher si tengono per mano, alle loro spalle spicca il cartonato di Pep Guardiola, manager del Manchester City, la squadra del cuore di Liam e Noel. Lo show comincia con Acquiesce, prosegue con Morning Glory e Some might say. In totale, 23 canzoni con la chiusura top tra Don't Look Back in Anger, Wonderwall e Champagne Supernova, con il bonus di eventuali bis. Domani, 5 luglio, si replica a Cardiff. Il tour proseguirà poi l'11, il 12, il 19 e il 20 luglio al Manchester Heaton Park. A seguire altre quattro date (25 e 26 Luglio, 2 e 3 Agosto) al Wembley Stadium di Londra, l'8 e il 9 agosto allo Scottish Gas Murrayfield Stadium di Edimburgo e tappa finale a Dublino, il 16 e il 17 agosto, al Croke Park.
(Adnkronos) - Nella giornata di oggi si è tenuto un incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo direttore Antonio Barreca, e Base Balneare e il commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale. Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore. Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane. "Abbiamo ribadito con forza - hanno dichiarato Licordari e Maellaro - che non si può applicaE'È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale". Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del mondo.
(Adnkronos) - “Gli italiani hanno una percezione distorta della filiera degli oli minerali usati: pensano che siano in parte bruciati, in parte smaltiti impropriamente o raccolti in modo spontaneo dalle officine, ma la realtà è un’altra. L’Italia è un’eccellenza in Europa: raccoglie e rigenera la quasi totalità (98%) dell’olio usato mentre la media dell’Unione si ferma intorno al 60%. Al centro di questo sistema c’è il modello consortile del Conou, che organizza in modo efficiente tutta la filiera. È un peccato che i cittadini non conoscano questi risultati: la consapevolezza dell’efficacia dell’economia circolare italiana può rafforzarne il successo, anche grazie al ruolo attivo dei cittadini”. Queste le parole di Riccardo Piunti, presidente Conou, in occasione dell’Ecoforum 2025, organizzato a Roma da Legambiente, Nuova Ecologia e Kyoto Club.