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(Adnkronos) - "L’Anci, l’Associazione nazionale Comuni italiani, mantiene un rapporto costante con i Governi, stimolandoli a destinare risorse adeguate per rispondere ai nuovi problemi sociali. Esiste però un problema strutturale: dal 2011 a oggi i Governi hanno ridotto di circa il 40% i trasferimenti statali, lasciando ai Comuni sempre meno entrate e sempre più spese, poiché le emergenze sociali crescono di anno in anno”. Così Marco Fioravanti, presidente Anci Marche e Sindaco di Ascoli Piceno, intervenendo, oggi a Roma, al panel ‘Sindaci d’Italia’, uno dei tanti appuntamenti organizzati dal L’Espresso nell’ambito delle celebrazioni per i suoi 70 anni, a Palazzo Brancaccio, a Roma. Fioravanti sottolinea come al problema dei tagli statali “si aggiunge l’aumento della spesa corrente. Il Comune, come un’azienda, subisce l’aumento dei costi dei materiali - sottolinea - Inoltre è aumentato il costo del contratto sociale, perché gli operatori che lavorano con anziani e persone con disabilità sono stati giustamente equiparati al personale sanitario. Le strutture sociali, tuttavia, continuano a operare con gli stessi standard, ma i costi ricadono sui Comuni, mentre le emergenze continuano a crescere”. Una situazione che spinge l’amministrazione comunale a “trovare sempre più risorse per rispondere ai bisogni dei cittadini. Per farlo, da una parte bisogna razionalizzare la spesa per renderla più produttiva, dall’altra vanno individuate nuove entrate senza aumentare le tasse - spiega - A ciò si aggiunge la possibile reintroduzione del Patto di Stabilità europeo, che rischia di limitare ulteriormente la capacità dei Comuni di programmare il futuro”, ricorda. Per il presidente di Anci Marche non è possibile “pensare di risolvere questi problemi con una sola legge finanziaria, dopo circa 13 anni di tagli pesanti - riflette - Serve ripensare la finanza degli enti locali, la gestione delle risorse pubbliche e ridurre la burocrazia, così da rendere i Comuni più veloci nel rispondere ai bisogni della popolazione. In Anci - conclude - stiamo lavorando proprio per anticipare le soluzioni ai problemi di domani”.
(Adnkronos) - "La manovra del governo nel rispetto dei vincoli europei, ha scelto la via del contenimento del deficit e del sostegno ai redditi medio-bassi, ma tocca da vicino anche la classe dirigente e produttiva del Paese. La nostra valutazione resta prudente. Pur riconoscendo segnali positivi, come il sostegno ai redditi medi e l’attenzione, seppur parziale, al lavoro qualificato, manca ancora una visione di lungo periodo. Manca una strategia capace di tenere insieme crescita, produttività e sostenibilità sociale. L’Italia ha bisogno di una politica economica che premi chi investe, chi innova, chi crea valore, e che renda strutturali le misure che oggi appaiono solo temporanee o frammentarie. Non bastano interventi episodici". Così Mauro Ballarè, presidente di Manageritalia, dal palco dell'assemblea nazionale dei manager a Napoli, sulla manovra economica del governo. E Ballarè ha ricordato la collaborazione con l'esecutivo. "Abbiamo lavorato nei mesi scorsi con spirito costruttivo e con la consueta capacità di proposta. Il confronto con il Governo, in particolare, con il viceministro Maurizio Leo, ha rappresentato un momento di ascolto reciproco e di riconoscimento del ruolo dei manager come interlocutori qualificati e responsabili. Abbiamo portato idee concrete e proposte equilibrate, nate dal lavoro di posizionamento costruito insieme ai territori e sviluppate attraverso i position paper in particolare, quello dedicato al fisco ha rappresentato un punto di riferimento essenziale per il confronto con le istituzioni. Un lavoro collettivo, serio e documentato, che ha reso la nostra voce più autorevole e la nostra proposta più incisiva", ha sottolineato. "E oggi -ha rivendicato Ballarè- possiamo dire che alcuni risultati importanti sono arrivati. La riduzione della seconda aliquota Irpef, dal 35% al 33%, rappresenta un segnale concreto di attenzione verso la classe media produttiva, coinvolgendo anche i redditi più elevati, fino a 200.000 euro. Un passo nella direzione giusta, perché riconosce il contributo di chi ogni giorno sostiene il sistema fiscale del Paese. Lo stesso vale per le misure dedicate al welfare contrattuale e alla previdenza complementare, che rispecchiano le nostre richieste di una politica capace di sostenere il lavoro qualificato e le famiglie. Sono scelte che parlano di fiducia, di equità, e di responsabilità condivisa", ha aggiunto Ballarè. E per il presidente di Manageritalia "anche sul fronte previdenziale, la conferma della piena perequazione delle pensioni è un segnale importante di attenzione verso chi ha lavorato e contribuito per una vita intera. Scelte che, nel loro insieme, rappresentano una direzione chiara: quella di un Paese che inizia a riconoscere che la crescita si costruisce con chi la produce, e che il lavoro di qualità, la competenza e la responsabilità devono tornare al centro dell’agenda economica nazionale". "Serve una traiettoria chiara e condivisa per rilanciare il lavoro, il capitale umano e la competitività del Paese. In questo senso, il nostro giudizio sulla manovra è equilibrato ma vigile. Riconosciamo i passi avanti, ma chiediamo di più. Chiediamo una prospettiva che guardi oltre l’emergenza, che restituisca fiducia, stabilità e una visione autenticamente riformatrice".
(Adnkronos) - Si è svolto presso l’Associazione della Stampa Estera l’Esg Day 2025 di Enav SpA, la Società che gestisce il traffico aereo civile in Italia. L’evento, dedicato al ruolo della sostenibilità e dei principi Esg nel settore della finanza e delle imprese, ha riunito rappresentanti del mondo istituzionale e finanziario, investitori, esperti di sostenibilità e stakeholder del Gruppo Enav, che hanno discusso l’evoluzione del quadro normativo europeo e le nuove sfide per aziende e mercati. Ad aprire i lavori è stata Alessandra Bruni, Presidente di Enav, che ha richiamato l’importanza del momento storico, segnato da una fase di assestamento normativo ma anche da nuove opportunità strategiche: “In una fase come questa, stretta fra regolamentazioni in via di assestamento, priorità economiche che cambiano e un dibattito pubblico che chiede risultati concreti, emerge la differenza tra chi considera la sostenibilità un adempimento formale e chi la vive come elemento strutturale della propria strategia industriale. La sostenibilità è parte integrante del Gruppo Enav e rappresenta il nostro modo di creare valore”. Il programma dell’Esg Day di Enav ha previsto un confronto tra Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs and External Communication Officer di Intesa Sanpaolo e coautore del libro “Ritrovare l’umano – Esg+H”, e l’Amministratore Delegato del Gruppo Enav, Pasqualino Monti. Il dialogo ha preso spunto proprio dalla centralità della “H”, che richiama Health, Human e Happiness, tre dimensioni fondamentali per ridefinire la sostenibilità in termini più umani e inclusivi. Monti ha focalizzato l’attenzione sulla centralità della persona nel percorso di crescita del Gruppo Enav e sulla visione futura della Società. L’AD ha ricordato l’importante piano di assunzioni di oltre 400 controllori di volo nei prossimi anni e il progetto strategico che Enav sta portando avanti nel Sud Italia, volto a creare nuove opportunità professionali per i giovani e rafforzare la presenza del Gruppo nei territori meridionali: “Essendo un’azienda di servizi ad alta specializzazione, le persone sono il nostro vero asset. Abbiamo avviato un importante piano di assunzioni, con un focus sul ricambio generazionale e sull’attrazione di nuovi talenti, perché innovazione e crescita passano dalla professionalizzazione e dalla formazione continua. Nel nostro settore la tecnologia rappresenta un ausilio all’uomo, non una sostituzione. L’innovazione, se governata bene, non sostituisce il lavoro: lo evolve”. Il progetto di Enav, nello specifico, prevede accordi con le principali università del Mezzogiorno, tra cui Palermo e Napoli. ENAV sta contribuendo allo sviluppo di percorsi formativi altamente specializzati e coerenti con le sue esigenze operative e tecnologiche. Grazie a questo progetto sono iniziate le prime assunzioni di giovani che potranno lavorare senza doversi spostare. L’obiettivo è chiaro: offrire ai giovani del Sud concrete opportunità professionali senza costringerli a lasciare il proprio territorio, valorizzando al contempo le eccellenze locali. Nel corso dell’evento, l’intervento di Patrizia Celia, Responsabile Large Caps, Investment Vehicles & Sustainable Finance Partnership di Borsa Italiana, ha introdotto i temi principali su cui è stata incentrata la tavola rotonda “Gli impatti Esg nel nuovo scenario” – con la partecipazione di Nadia Giuliani di Inarcassa, Concetta Testa di Cassa Depositi e Prestiti e Davide Tassi di Enav. I relatori hanno approfondito i cambiamenti introdotti dal nuovo contesto europeo e la necessità per le imprese di adottare strategie Esg integrate e orientate alla catena del valore, evidenziando come, nonostante lo slittamento dell’entrata in vigore di alcune normative come la Csrd, la sostenibilità continui a rappresentare un fattore competitivo, rafforzato da un mercato della finanza sostenibile che nel 2025 raggiungerà un valore stimato di 13,4 trilioni di dollari.