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(Adnkronos) - Manuela Arcuri ospite a Verissimo ha parlato della sua carriera, definendola come un percorso ricco di soddisfazioni e successi. Ma, come in tutte le cose belle, l'attrice non ha nascosto le difficoltà affrontate nel corso degli anni: dai pregiudizi fino alle avance ricevute durante i provini. L’intervista con Silvia Toffanin, registrata lo scorso marzo, è stata riproposta oggi, sabato 7 giugno. Manuela Arcuri ha raccontato senza filtri le difficoltà incontrate all’inizio della sua carriera, quando il successo è arrivato accompagnato da pregiudizi e situazioni spiacevoli: "Mi sono arrivate molte critiche a causa della mia bellezza. All'inizio nessuno poteva dire che ero bella e anche brava, un connubio difficile da ammettere. Dovevo dimostrare il doppio rispetto a un'altra persona", ha ammesso l'attrice che ha dovuto fare i conti anche con delle esperienze negative. "Una volta un regista, non si sa se vero o finto, mi disse durante il provino 'fammi vedere il seno, alzati la maglietta'", ha raccontato Manuela Arcuri, descrivendo l'imbarazzo provato in quel momento. "Ero una ragazzina, davanti una macchina da presa, stavo semplicemente facendo un provino. Uno dei tanti momenti in cui mi sono detta 'ecco non è per me, non mi sento a mio agio'. Tornavo sconfitta e delusa da queste situazioni, anche dispiaciuta, perché queste cose ti feriscono". E non sono mancati altri episodi con registi o produttori che le chiedevano appuntamenti: "Nella prima fase della mia carriera, quando facevo la gavetta, diversi marpioni cercavano di conquistarmi. Noi donne siamo bersagliate, dobbiamo essere forti e coraggiose. Dobbiamo saper rispondere e saper andare via", ha aggiunto.
(Adnkronos) - "Brillerà tutta la filiera del gioiello e dell’oreficeria a Vicenzaoro, dal 5 al 9 settembre prossimi". Ad annunciarlo Matteo Farsura, global exhibition manager della jewellery & fashion division di Italian Exhibition Group (Ieg). Il quartiere fieristico vicentino si aprirà a 1.200 brand espositori da 30 Paesi per il business internazionale. L’appuntamento settembrino di VO risponderà alla domanda di novità e anticipazioni di gusto e design per l’annata successiva con il nuovo The Jewellery Trendbook 2027+ realizzato dall’Osservatorio indipendente di Ieg/Vicenzaoro Trendvision Jewellery + Forecasting; inviterà il pubblico dei tanti appassionati e collezionisti di gioielli e orologi a una inedita seconda edizione nel ’25 di VO Vintage, salone nel salone, per sognare e acquistare. In Fiera, le principali associazioni di categoria, da Confindustria Federorafi, al Club degli Orafi, da Assogemme a Confcommercio Federpreziosi presenteranno i loro monitor economici per dare agli operatori una mappa chiara dei mercati internazionali. Mentre, in particolare, i retailer troveranno nel Palakiss l’area di vendita sul pronto per popolare le vetrine dei negozi. La città, infine, partecipa con il calendario di eventi del ViOff, il fuori salone di Vicenzaoro in collaborazione con il Comune di Vicenza. Non solo. "Vicenzaoro September - aggiunge Farsura - sarà anticipato, quest’anno, da The Vicenza Symposium, evento dedicato all’evoluzione prettamente tecnologica del settore, in Basilica Palladiana dal 2 al 4 settembre. Una conferma per la business community internazionale che conosce il nostro appuntamento come lo show dei trend". Italian Exhibition Group interpreta gli orientamenti del mercato con nuovi brand e adattando l’offerta espositiva di VO sull’intera filiera del gioiello: dai luxury brand di Icon alla manifattura orafa e componenti e semilavorati di Creation, sino al packaging di Expression. Centrale per il mercato europeo e italiano è il segmento della community Look; la gioielleria del lusso accessibile o di fascia media dei brand più di tendenza. Un segmento che già nel 2023 rappresentava il 38% del mercato a livello globale (fonte: Market Research Future) e che, secondo analisti internazionali, potrà arrivare a coprire tra il 30% e il 70% del fatturato di un marchio (fonte: Financial Times). Una fascia di prodotto strategica per i retailer per il riassortimento in vista delle festività invernali, cui VO aggiunge una vetrina dedicata ai marchi emergenti, che espongono nella Glamroom. Altra community nei riflettori di VO è Essence, che raccoglie gli espositori di diamanti, pietre preziose e altre gemme. Ieg abbina agli espositori che le commercializzano anche le tecnologie dei gemmologi, dei laboratori di analisi e la ricercatezza dei maestri tagliatori in una vera e propria filiera nella filiera. Time è la community b2b nata nel 2022, che ospita le proposte dell’orologeria contemporanea e gli accessori, con una costante crescita e integrazione nella piazza business di VO mirata sui distributori nazionali e internazionali. A settembre saranno oltre 40 i brand presenti in fiera. Proseguono i lavori nel cantiere 'a impatto zero' per il nuovo padiglione da 22 mila metri quadri progettato dallo Studio Gmp di Amburgo, al centro del quartiere fieristico vicentino di Ieg. Vicenzaoro September 2025 segna la metà del cronoprogramma che porterà alla consegna operativa del nuovo manufatto per l’edizione di settembre del 2026. Cantiere invisibile, poiché la nuova e ottimizzata 'navigabilità' interna tra padiglioni e ampliamenti temporanei su tensostrutture gira 'ad anello' attorno al lavoro di riqualificazione della fiera di Vicenza.
(Adnkronos) - I poli di Volvo Trucks non portano più rifiuti in discarica: raggiunto il traguardo zero waste to landfill nei 16 stabilimenti di proprietà Volvo Truck Center Italia presenti sul territorio nazionale. Un risultato reso possibile da un lavoro strutturato e sinergico condotto insieme a Omnisyst, partner strategico e tecnico dell’azienda da oltre sei anni. ( VIDEO ) Grazie a un approccio integrato, digitale e capillarmente monitorato, Volvo Trucks ha centrato l’obiettivo richiesto da casa madre in Svezia di zero rifiuti conferiti in discarica. In Italia, la rete produttiva è articolata e distribuita, elemento che ha rappresentato una delle principali sfide operative nel percorso verso tale obiettivo. Il risultato è stato conseguito anche grazie a Omnisyst, realtà specializzata nella gestione circolare dei residui industriali, che opera sin dal principio con un approccio orientato a semplificare la complessità normativa e organizzativa. Attraverso un modello operativo che coniuga digitalizzazione, monitoraggio continuo e prossimità logistica, Omnisyst ha messo a disposizione di Volvo Trucks un software proprietario che consente una completa digitalizzazione del processo di gestione ambientale, garantendo tracciabilità, standardizzazione e reportistica immediata. La capillarità dell’intervento è stata assicurata anche da una rete di fornitori altamente qualificati e distribuiti in modo omogeneo sul territorio, selezionati secondo un processo strutturato di qualifica e audit continuo, con logiche di multisourcing per minimizzare i rischi e garantire continuità di servizio e conformità normativa, anche nei contesti più complessi. L’evoluzione della gestione dei rifiuti nei siti Volvo Truck Center Italia mostra risultati concreti e tracciabili. Diversi stabilimenti hanno già raggiunto il 100% di rifiuti avviati a recupero, mentre negli altri la quota residua viene gestita attraverso trattamenti in D8 e D9, ovvero depurazione biologica e chimico-fisica. Si tratta di operazioni per rifiuti che non possono essere destinati direttamente al recupero, ma che consistono nella depurazione delle acque e nella stabilizzazione dei fanghi. L’alternativa a queste soluzioni, da valutare caso per caso, sarebbe la termovalorizzazione, una pratica che però comporterebbe impatti ambientali ed economici significativamente più alti. Il volume totale di rifiuti gestito dal 2019 a fine 2024 ammonta a 3.851 tonnellate. Sul fronte delle emissioni, l’impegno di Volvo Trucks è andato ben oltre la sola compensazione. Dal 2020 al 2024, sono state compensate oltre 38 tonnellate di CO2 equivalenti residuali, ma la vera sfida è stata ridurre queste emissioni alla fonte. Grazie all’ottimizzazione dei carichi di trasporto e alla selezione di impianti in prossimità, si è resa possibile una significativa riduzione delle distanze percorse e, quindi, delle emissioni. La CO2 compensata rappresenta infatti la quota residua e costantemente decrescente, calcolata grazie a un algoritmo sviluppato internamente da Omnisyst e compensata attraverso crediti certificati. Infine, uno degli elementi di maggiore complessità è rappresentato proprio dalla geografia industriale della rete Volvo Truck Center Italia, distribuita su 16 siti diversi, ciascuno con specificità operative, produttive e logistiche. In questo contesto, Omnisyst ha svolto un ruolo abilitante, promuovendo la standardizzazione delle best practice e trasferendo il know-how operativo nei vari siti per assicurare uniformità, tracciabilità e conformità normativa. La partnership operativa ha consentito di: ridurre la complessità della gestione dei rifiuti industriali; abbattere i costi indiretti, grazie alla migrazione delle attività organizzative e di monitoraggio dalla struttura Volvo Trucks alla piattaforma integrata di Omnisyst; trasformare la gestione ambientale in un asset strategico. “Questo risultato è sia un traguardo che un nuovo punto di partenza. Abbiamo costruito insieme a Volvo Trucks un modello replicabile di gestione ambientale industriale, fondato sulla digitalizzazione e sulla prossimità. Il nostro software proprietario, insieme alla rete di fornitori qualificati, ci ha permesso di garantire continuità di servizio e controllo delle performance. È la prova che sostenibilità e industria possono, e devono, procedere nella stessa direzione”, dichiara Stefano Ceresoli, District Manager Alta Lombardia Omnisyst. “Il Volvo Truck Center è una grande e complessa organizzazione con 16 sedi e circa 300 persone. Ci focalizziamo sulla soddisfazione dei clienti Vt e per questo lavoriamo costantemente al miglioramento dei nostri processi. La sicurezza dei nostri dipendenti e la sostenibilità del nostro operato sono alla base della nostra offerta. Grazie alla partnership con Omnisyst, abbiamo standardizzato la gestione dei rifiuti, ridotto le spese operative e valorizzato il nostro impegno per la tutela dell’ambiente, distinguendoci dalla concorrenza e rendendo il Volvo Truck Center un’azienda più attrattiva per chi cerca una valida opportunità di lavoro”, afferma Gabriele Nencioni, Service Director di Volvo Truck Center Italia. Infine, ogni sede può contare su una figura dedicata e strategica: l’Agente della Sostenibilità. “Questo ruolo incarna il nostro impegno concreto verso la responsabilità ambientale. Gli Agenti della Sostenibilità sono i custodi locali della nostra visione: si occupano non solo di implementare le linee guida e le indicazioni di Casa Madre, ma anche di proporre spunti di miglioramento che possano tradursi in azioni tangibili e di impatto. La loro presenza capillare garantisce un presidio costante e consapevole, rendendo la sostenibilità non un concetto astratto, ma un valore vissuto quotidianamente in ogni contesto operativo”, afferma Camilla Ridolfi, Hseq Manager di Volvo Trucks Italia