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(Adnkronos) - Flora Tabanelli salterà le Olimpiadi di Milano Cortina 2026? Da qualche ora, è questo il grande dubbio per tutti gli appassionati italiani di sport invernali. La stella azzurra del freestyle, 17 anni, ha riportato una lesione al crociato dopo una brutta caduta in allenamento in Austria. "L'abbiamo visitata all'istituto clinico San Siro e abbiamo scelto con lei, nella stagione dell'anno olimpico, di iniziare a fare un trattamento riabilitativo e conservativo e di rivalutarla tra una mese" ha spiegato oggi il dottor Andrea Panzeri, presidente della commissione medici della Fisi. Panzeri ha aggiunto: "L'instabilità del ginocchio ci dava la possibilità di prenderci questo mese di tempo per poi poter valutare tra un mese se, come già successo in casi di atleti di alto livello, di poter partecipare alle Olimpiadi, ovviamente con tutti i criteri di sicurezza. Nessuno vuole rischiare niente soprattutto in un'atleta di 17 anni. Oppure se tra un mese o anche prima ci accorgiamo che la situazione del ginocchio non ci consente di avere queste sicurezze, questo mese ci servirà per farla arrivare all'intervento chirurgico nelle migliori condizioni possibili. Quindi tutto è rimandato di un mese. Già da lunedì inizierà a lavorare con Marta (Bassino, ndr) e Federica (Brignone, ndr) a Torino. La rivaluteremo per prendere la decisioni finale con lei, i tecnici e la famiglia visto che ha solo 17 anni". L'infortunio della baby campionessa azzurra, vincitrice nell'ultima stagione della Coppa del Mondo generale femminile, degli X-Games e dell’oro ai Mondiali, è stato commentato anche dal presidente del Coni Luciano Buonfiglio a margine di un evento a Milano: “Ero seduto accanto al presidente Roda, mi ha letto in diretta l’esito della visita. Vista la giovane età, non bisogna pensare solo al risultato ma alla salute. Farà questo mese di intensa terapia anche con un tutore, poi si vedrà la reazione fisica. Con la testa c’è”. Il numero uno del Coni ha aggiunto: “Se l'ho sentita? No, anche perché guai a fare troppa pressione agli atleti e alle atlete. Noi dobbiamo fare in modo che tutto funzioni e anche quello è un dettaglio".
(Adnkronos) - "Dal 9 ottobre sono entrate in vigore nuove regole sui bonifici istantanei in Europa. Queste obbligano le banche a offrire il servizio gratuitamente, a costi non superiori a quelli dei bonifici ordinari, e a implementare la verifica del beneficiario (verification of payee - VoP). Questo sistema controlla la corrispondenza tra il nome del beneficiario e l'Iban, riducendo i rischi di frodi ed errori, anche se il cliente può decidere di procedere pure in caso di discrepanze. Le nuove regole riducono notevolmente i rischi nel processo di condivisione dei bonifici, ma sarebbe un errore abbassare la guardia e pensare che le problematiche siano destinate a scomparire in breve tempo. Come in Sis Id abbiamo individuato che le frodi possono essere supportate a loro volta da un utilizzo criminoso dell’Intelligenza artificiale". E' quanto dice di Anna Ongaro, country manager per l’Italia di Sis Id. "Mentre il volume complessivo delle frodi continua a crescere - spiega - i metodi operativi cambiano volto: furto d’identità, deepfake vocali, falsificazione di Iban, phishing mirato. In questo contesto, da alcuni anni le istituzioni finanziarie investono massicciamente nell’Intelligenza artificiale. Oggi, quasi nove operatori finanziari su dieci utilizzano modelli capaci di rilevare anomalie, valutare i rischi o analizzare il comportamento delle transazioni. Il risultato: costi di trattamento dimezzati e una capacità di rilevamento che può raggiungere il 95%". "Ma con l’avanzare della tecnologia - avverte - il fronte si sposta. I truffatori usano gli stessi strumenti: l’Ia generativa per creare falsi ordini di bonifico, sintesi vocale per imitare dirigenti, falsificazione di documenti in pochi secondi. Secondo i dati del Boston consulting group, solo il 25% delle banche si dichiara pronta a integrare in modo sicuro modelli generativi e agentivi nei propri sistemi di protezione. In altre parole, la battaglia non riguarda più l’adozione dell’Ia, ma la qualità della sua gestione: supervisionare, spiegare, controllare. E' questa la sfida per fare conto su un’Ia affidabile". "Per conciliare efficacia e riservatezza - fa notare - si impone una soluzione: il 'federated learning’'. L'apprendimento federato è un metodo di machine learning decentralizzato e collaborativo che permette di addestrare un modello senza che i dati privati vengano trasferiti da dispositivi locali a un server centrale. Il principio è semplice ma efficace: ogni attore – banca, impresa, fintech – addestra localmente un modello di Ia sui propri dati. Invece di centralizzare i file, si condividono solo i parametri aggiornati. Questi contributi vengono poi aggregati per produrre un modello globale, più robusto, senza che i dati sensibili lascino mai il loro ambiente d’origine". "Perché questo approccio convince? Perché rispetta la sovranità dei dati e il Gdpr; inoltre, rileva schemi di frode trasversali che nessun attore vedrebbe da solo; infine, migliora la precisione del 20% in media senza scambio di dati grezzi. L’idea richiama, in un certo senso, le logiche comunitarie già note nella cybersicurezza: più aziende condividono gli allarmi per rafforzare la difesa collettiva. Applicata al settore finanziario, questa intelligenza distribuita apre la strada a una cooperazione antifrode di nuova generazione, capace di evolversi al ritmo delle minacce", prosegue. "Le imprese - osserva - spesso prime vittime, individuano segnali deboli nei pagamenti o nelle catene di fornitura. Le banche, dal canto loro, dispongono di una visione d’insieme dei flussi e di strumenti di rilevamento in tempo reale. Eppure, questi due mondi condividono ancora troppo poche informazioni. Creando basi di allerta condivise e protocolli comuni di segnalazione, potrebbero anticipare meglio gli attacchi e limitarne la diffusione. Esistono già iniziative pionieristiche. L’alleanza tra Nasdaq Verafin e Biocatch copre 2.600 istituzioni finanziarie e oltre 10.000 miliardi di dollari in attivi, mentre Mastercard decision intelligence ha triplicato l’efficacia del rilevamento riducendo i falsi positivi del 22%. Ma questi progressi restano spesso isolati. Per diventare la norma, devono essere inseriti in un quadro comune, sostenuto e riconosciuto dai regolatori". "L’Europa - ricorda - ha già posto le basi di questo terzo pilastro: quello della regolamentazione di fiducia. Tre testi costituiscono oggi il fondamento di questo approccio: il Gdpr, garante della protezione dei dati; il regolamento Dora, che impone una maggiore resilienza digitale alle istituzioni finanziarie; infine, l’Ai Act, il Regolamento sull'Intelligenza Artificiale dell'Unione Europea che regolamenta l’uso etico dell’Ia. Queste regole non sono ostacoli: offrono, al contrario, una base comune di cooperazione. Favorendo la trasparenza e la tracciabilità dei modelli, permettono a banche e imprese di collaborare sotto supervisione pubblica, in un clima di fiducia giuridica". "In Francia, la verifica automatizzata dei beneficiari dei bonifici (Vop o Verification of payee), promossa dai regolatori, illustra questa convergenza tra innovazione e sicurezza. Essa mira a stimolare e obbligare la comunicazione e la collaborazione tra i diversi organismi di pagamento, ma anche con i loro clienti aziendali. L’obiettivo è arrivare a un insieme di dati ‘’sani’’ e quindi a flussi di pagamento sicuri. Domani, una rete europea di segnalazione automatizzata potrebbe proseguire questa dinamica: una piattaforma comune, sotto controllo delle autorità, per collegare i segnali di frode rilevati in ciascun paese membro", continua. "Per essere efficace - sottolinea - il contrasto alla frode deve basarsi su un triangolo di fiducia: in primo luogo, le imprese, principali sentinelle’; poi le banche, custodi dei flussi; infine, le autorità pubbliche, garanti del quadro e della neutralità. L'apprendimento federato, associato a un quadro normativo rigoroso, dimostra che è possibile coniugare innovazione, riservatezza e solidarietà tecnologica. Di fronte a frodi ormai potenziate, solo una risposta collettiva - tecnologica, umana e istituzionale - permetterà di preservare la fiducia, quel fattore invisibile senza il quale nessuna economia può reggere".
(Adnkronos) - Officine Sostenibili anche quest’anno è presente a Ecomondo, appuntamento di riferimento della green e circular economy alla Fiera di Rimini fino al 7 novembre. I consulenti di Officine Sostenibili (padiglione B1, Stand 207-306) accolgono clienti, fornitori e stakeholder istituzionali per confrontarsi sulle ultime novità in ambito Arera. Grande attenzione alle campagne di comunicazione ambientale svolte negli ultimi mesi, ai risultati dei progetti di ricerca e sviluppo Leila e Icaro e all'Educational Goal Festival dedicato all’educazione alla sostenibilità.