ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - È stato senza dubbio re Carlo a decidere di privare il fratello, l'ex principe Andrea, dei suoi titoli reali. Ma il monarca ha avuto il sostegno dell'intera famiglia, coinvolta attivamente nelle discussioni che hanno portato alla decisione. Buckingham Palace ha rilasciato l'annuncio ufficiale il 30 ottobre, affermando: "Sua Maestà ha avviato oggi un procedimento formale per rimuovere lo stile, i titoli e gli onori del principe Andrea". Tuttavia, una fonte ha detto a People di ipotizzare che la regina Camilla e Kate Middleton fossero più che coinvolte nella decisione. "E' stata una decisione di famiglia, ma penso che la Regina abbia avuto un ruolo in tutto questo - ha detto al tabloid - Ci sarebbe stata una spinta da parte di Camilla e Catherine, e c'è stata pressione da parte di William, che non avrebbe voluto ereditare il grattacapo". "William è stato molto forte e sono stato molto orgoglioso quando l'ho sentito. Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro massima solidarietà sono stati e rimarranno rivolti alle vittime e ai sopravvissuti di ogni forma di abuso", ha aggiunto la fonte riferendosi alle accuse di molestie sessuali contro Andrew Mountbatten Windsor, da lui ripetutamente negate, e al suo noto legame con il condannato per reati sessuali Jeffrey Epstein. Una fonte che conosce il re, a proposito della decisione del monarca, ha affermato: "Ne sarebbe stato davvero esasperato. Ad Andrea erano state date così tante possibilità e opportunità per fare la cosa giusta, e lui sarebbe stato esasperato dal dover prendere una decisione difficile al suo posto. Prenderla è stato molto doloroso". La Regina è da tempo sostenitrice di cause legate alla violenza domestica, allo stupro e alle aggressioni. Qualche tempo fa ha rivelato di essere stata vittima di violenza sessuale da adolescente, ha scritto una lettera personale alla sopravvissuta allo stupro francese Gisèle Pelicot e ha parlato con le vittime di violenza domestica e sessuale in un potente documentario del 2024. Hetti Barkworth-Nanton, presidente dell'organizzazione benefica 'Refuge', ha elogiato le conversazioni della Regina con le donne che hanno sofferto di abusi nel documentario intitolato 'Her Majesty The Queen: Behind Closed Doors'. "Non c'è prezzo per quello che fa per le vittime, perché le aiuta e le fa andare avanti. È incredibile", ha detto con entusiasmo. "Le aiuta a capire che possono andare a testa alta, che non hanno bisogno di vergognarsi. Tutto questo fa parte del processo di riparazione".
(Adnkronos) - “La birra genera un valore economico rilevante per l’Italia, oltre 92 miliardi di euro in dieci anni. Con Fondazione Birra Moretti abbiamo accompagnato questa crescita, promuovendo un consumo responsabile e diffondendo la cultura birraria come leva di sviluppo. La birra rappresenta oggi non solo una bevanda, ma un simbolo di informalità e socialità, in linea con i nuovi stili di vita degli italiani”. Lo ha dichiarato Alfredo Pratolongo, presidente Fondazione Birra Moretti, alla presentazione dell’ultimo studio realizzato da Osservatorio Birra a Roma presso il Senato della Repubblica, in occasione del decennale di Fondazione Birra Moretti. Nel suo intervento, Pratolongo ha sottolineato il ruolo centrale della Fondazione, nata dieci anni fa, nel diffondere conoscenza e responsabilità sul consumo della birra attraverso ricerche, formazione e iniziative educative. “La birra - ha ricordato - non è solo una bevanda, è una storia millenaria che rappresenta probabilmente uno degli elementi di crescita del comparto beverage nel prossimo futuro. L'impegno della Fondazione ha contribuito a consolidare il settore come motore economico e culturale del Paese, oltre che a valorizzare la birra come parte integrante della convivialità italiana”.
(Adnkronos) - Gruppo Saviola, realtà di riferimento nell’economia circolare, inaugura la sua partecipazione alla 28esima edizione di Ecomondo con un dato significativo: l’incremento delle tonnellate di legno post-consumo recuperate e reimpiegate come materia prima per la produzione del Pannello Ecologico, simbolo di qualità e design coniugato all’impegno ambientale del Gruppo. A trainare questa crescita è Savionet, la Business Unit dedicata ai servizi ambientali, che negli ultimi anni ha consolidato la propria presenza sul territorio nazionale ed europeo. Oggi il network conta 39 società e 44 siti di raccolta, con una capacità di recupero che raggiunge 1,65 milioni di tonnellate di legno post consumo (+10%), supportata da oltre 130 macchine operatrici. Savionet, oltre alla raccolta e gestione del legno post-consumo, offre una gamma completa di servizi ambientali: dalla raccolta di sfalci, potature e verde alla pulizia di aree fluviali, arenili e boschi; dalla gestione di rifiuti urbani solidi e fanghi all’intermediazione e smaltimento di rifiuti plastici, pericolosi e non pericolosi. A questi si affianca la proposta di prodotti come biofiltri, compost, macchine operatrici, pellet, calce, Css e soluzioni per la produzione di energia da biomasse. “La nostra presenza a Ecomondo si rinnova con importanti novità - dichiara Alessandro Saviola, presidente del Gruppo - Savionet rappresenta sempre più un punto di riferimento nel settore dei servizi ambientali integrati. Questi risultati confermano la vocazione sostenibile del Gruppo, che da oltre trent’anni opera con coerenza e visione nel panorama della green economy”.