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(Adnkronos) - "Questi sono i sedicenti antifascisti. Questo è il clima, ormai, anche in Italia. Nessuno dirà nulla, e allora lo faccio io. Non ci facciamo intimidire". Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni commentando un post con la foto a testa in giù dell'attivita dell'ultradestra Charlie Kirk e la scritta meno uno.
(Adnkronos) - "E' l'edizione numero 10, quindi un compleanno a doppia cifra. Siamo davvero cresciuti, abbiamo attraversato 10 anni di trasformazioni. Quando siamo partiti parlare di innovazione digitale significava parlare di temi che oggi sembrano già lontanissimi. Una trasformazione che corre veloce e che cerchiamo ogni anno di attraversare, di affrontare per esserne tutti più consapevoli. Siamo molto felici perché abbiamo raccolto circa 2.500 start-up nel nostro ecosistema in questo decennio di attività". Così Letizia D'Amato, presidente di Digithon, in apertura della decima edizione della maratona digitale, fondata da Francesco Boccia, che ha preso il via a Bisceglie in Puglia, con 100 startup in gara. Tanti gli ospiti di questa edizione. "Si comincia con il presidente della Siae, Salvatore Nastasi, poi abbiamo una grande rappresentanza del team Innovation Center di Intesa Sanpaolo che da sempre affianca Digithon, Confindustria Bari e Bat che darà anche quest'anno il primo premio e che ci affiancherà anche in alcuni dibattiti di queste giornate. Poi abbiamo anche la novità del podcast realizzato da Ey in collaborazione con Digithon, che dietro le quinte scoprirà alcuni retroscena di queste start-up. E sabato sera arriverà il presidente della Camera Lorenzo Fontana a confrontarsi su queste tematiche, poi un grandissimo imprenditore come il presidente del gruppo Unipol, Carlo Cimbri. E poi ci saranno alcuni dei più importanti giornalisti, come l'inviata di guerra Lucia Goracci che dialogherà con Corrado Formigli". E D'Amato ha sottolineato che "al termine di questi tre giorni racconteremo quello che sarà il futuro di Digithon e vi racconteremo anche perché sarà molto importante per il territorio e per il Sud". Soddisfatto anche Beppe Mastrodonato, co-founder di Digithon: "questa edizione, come ogni anno, è molto carica di contenuti, 100 start-up da tutta Italia, da tutti i settori del business. Vediamo anche quest'anno la conferma dell'ia come tema predominante, come vediamo anche noi nelle vite dei nostri giorni, l'ia è dappertutto. Supporta le aziende a crescere, a scalare più velocemente e a realizzare prototipi per controllare le start-up in tempi inimmaginabili qualche anno fa", conclude.
(Adnkronos) - Save the Children, la Cooperazione Italiana e Ferrero insieme per migliorare le condizioni di vita dei minori che vivono nelle comunita’ di coltivatori di cacao in Costa d’Avorio. Il progetto - che coinvolge istituzioni, mondo aziendale e società civile - si svilupperà nella regione dell'Haut Sassandra e nel distretto delle Montagnes creando le condizioni per proteggere i bambini, dando loro accesso all’istruzione e ai servizi sanitari di base, migliorando la registrazione delle nascite, assicurando i mezzi di sussistenza e la nutrizione, supportando le comunità e l’imprenditoria femminile e contrastando il fenomeno del lavoro minorile. L’intervento, che durerà complessivamente fino al 2030, si innesta e rappresenta l’ampliamento di un programma dell’Organizzazione, avviato fin dal 2017 con il sostegno di Ferrero, che continuerà a finanziare l’iniziativa in un’ottica di partenariato pubblico-privato. L’iniziativa si avvarrà dei fondi della Cooperazione italiana, in seguito all’esito della selezione di una procedura comparativa gestita dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo. Con la dotazione prevista dal bando dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e al rinnovato sostegno di Ferrero, l’intervento può contare su un finanziamento totale di quasi 20 milioni di euro, di cui oltre 8 milioni e 800mila euro provengono dalla Cooperazione Italiana, 8 milioni sono stanziati da Ferrero e la restante parte garantita da un co-finanziamento di Save the Children. L’ innovazione del progetto, spiegano i promotori, consiste nel lavorare con un approccio integrato e di sistema, sia sul campo, mettendo in connessione comunità, famiglie, fornitori e governi locali, sia a livello di sostenibilità economica attraverso finanziamenti privati ed istituzionali che possono abilitare un cambiamento strutturale e di lungo termine. Lavorare nella filiera del cacao, con partner del mondo corporate e i supplier sul territorio, coinvolti direttamente nel processo fin dalla definizione degli interventi, proseguono, crea una potente contaminazione di conoscenze e competenze tra settore pubblico e privato, che moltiplica l'impatto ben oltre l'investimento iniziale e trasforma gradualmente le buone pratiche in politiche pubbliche. In questo modo, inoltre, le misure di protezione dell'infanzia vengono integrate all'interno delle operazioni della supply chain, garantendo che gli interventi raggiungano i bambini più vulnerabili, promuovano la sostenibilità a lungo termine e possano essere replicati su scala. Infine, l’intervento si basa su indicatori di performance e sistemi di valutazione per garantire risultati concreti e duraturi. “Da sempre crediamo nell’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche, sia a livello nazionale sia internazionale, società civile e settore privato, che valorizzi l’esperienza e le competenze di ognuno di questi attori. Il vero cambiamento non nasce da azioni isolate, ma da alleanze trasformative e durature. Ecco perché, come Save the Children, pensiamo che questa partnership dia significato alla parola investimento: investire nel lungo periodo con azioni trasversali, coinvolgendo più attori per risultati duraturi - spiega Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children - questo progetto dimostra come uno sviluppo socioeconomico sostenibile in un paese come la Costa d’Avorio sia possibile, grazie alle competenze sulla supply chain di un’azienda come Ferrero, alla strategia della cooperazione italiana, che con i finanziamenti adeguati e l’impegno dell’Italia può creare condizioni abilitanti per lo sviluppo, e un’organizzazione come Save the Children da sempre presente sul territorio con competenza e professionalità. Più attori, che insieme possono raggiungere un risultato superiore alla somma delle sue parti, diventando reali agenti di cambiamento.” “In Ferrero, il rispetto e la promozione dei diritti umani sono fondamentali. Questi principi cardine sono integrati nelle nostre pratiche di sourcing a supporto delle persone e delle comunità che fanno parte della nostra filiera - aggiunge Isabel Hochgesand, Global Chief Procurement Officer di Ferrero - questa nuova fase della collaborazione con Save the Children e la Cooperazione Italiana rappresenta un passo importante verso un ecosistema del cacao più sostenibile. Lavorando insieme lungo l’intera filiera del cacao, miriamo a costruire una supply chain trasparente, inclusiva e duratura, capace di generare un impatto concreto sia per le comunità che per il nostro business”.