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(Adnkronos) - "Non ho scelto perché si vince. Nessuno credeva che riuscissi a fare una lista, anche tra gli alleati. Poi mi hanno inseguito dal centrodestra. E io ho ragionato così: se mi inseguono, sono quello che fa vincere, allora resto dove sto. Sono il portafortuna". Così Clemente Mastella, a Repubblica, parlando delle elezioni regionali. "Ora tutti mi dicono: come fai a stare con Fico? Ma se Forza Italia, Lega e gli altri l'hanno eletto col 70 per cento presidente della Camera. E poi scusatemi: il Pd si è alleato coi 5S, la Lega col Pd nel governo precedente. E sarei io il trasformista? È singolare. La verità è un'altra.. I 5S sono diventati partito. Invece il centro non esiste. La sinistra senza il centro e senza l'evoluzione intelligente dei 5S non vincerà mai". "Non ho scelto io Fico, ma il Pd. Ora tutti dobbiamo dare una mano. Io e De Luca siamo entrambi impegnati: lui col figlio Piero, diventato segretario del Pd campano, che stimo. E io con mio figlio che stimo". Quanto a Fico, osserva, "dei 5S il più democristiano che ho conosciuto è lui. Ma non lo dico per fargli perdere i connotati". Il centrosinistra vincerà in Campania? "Ci sto io, sì". E De Luca? "Ma farà di tutto per evitare che Cirielli che è salernitano come lui diventi presidente".
(Adnkronos) - "E' necessario dare risposta all’inverno demografico. E il legislatore lo sta facendo con la manovra economica, che mette sulla conciliazione vita- lavoro le misure più importanti del pacchetto riservato al lavoro, puntando a dare una mano non solo alle donne ma a tutti noi perché se oggi mancano risorse nel mercato del lavoro le dobbiamo andare a prendere all’esterno di esso e cioè nel lavoro femminile. Ci sono quindi misure importanti sui congedi, sui giorni di malattia. Ma ci sono anche misure sul welfare: siamo riusciti a portare la soglia esentasse dei buoni pasto dagli 8 a 10 euro, e non è stato poco. E poi la possibilità di andare a detassare gli straordinari. Insomma tutte misure che danno ampio respiro e sono un segnale forte di come questo giovani voglia ridare possibilità di spesa al mondo del lavoro". Lo ha detto Paola Mancini, senatrice di Fdi, intervenendo alla convention nazionale dei consulenti del lavoro a Napoli, in occasione del 60esimo anniversario del Consiglio nazionale dei professionisti.
(Adnkronos) - "Dal punto di vista degli investimenti il 2024 è stato un anno storico per la nostra azienda, in particolare per l'acquisizione della rete elettrica della provincia di Milano verso Enel Distribuzione, che ha incrementato in modo molto importante il nostro footprint sulla elettrificazione del territorio. Gli investimenti sono arrivati a 500 milioni di euro, destinati prevalentemente alle infrastrutture energetiche, come reti elettriche, rete gas e teleriscaldamento, oltre alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici, all’illuminazione pubblica, al nostro nuovo headquarter e al ciclo integrato dei rifiuti". Così l'amministratore delegato di A2a, Renato Mazzoncini, alla presentazione del nono bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. "Gli investimenti nel 2016 erano di 140 milioni all'anno, oggi sono 500 milioni. In questi anni abbiamo accumulato 2 miliardi e mezzo di investimenti su Milano per rendere la città più sostenibile e più competitiva per il futuro. C'è poi il valore distribuito: un miliardo e mezzo quest'anno, di cui 1,1 miliardi alla filiera, quindi ai nostri fornitori, un dato che dà l'idea di quanto impatta A2a su questo territorio in termini di valore economico. Ma non è tutto: oltre 300 milioni di stipendi pagati quest'anno ai nostri dipendenti e 900 persone assunte solo su questo territorio - spiega Mazzoncini - Inoltre, vi sono i dividendi distribuiti. Pertanto, si tratta di un anno di piena soddisfazione che ci dà la spinta per andare verso il nostro piano industriale sempre in crescita". Le prospettive future per l'ad della life company sono floride: "Possiamo aspettarci un ulteriore incremento degli investimenti su Milano per il prossimo anno, in particolare sulla rete elettrica, anche in vista dei data center che arrivano sul territorio - continua - sono veramente vedremo quindi i 500 milioni di euro crescere ancora significativamente". Mazzoncini, poi, illustra le azioni strategiche che possono influire effettivamente sulla transizione ecologica nei prossimi anni: "In questo momento il vero tema è riuscire a conciliare le nostre città, in particolare Milano, che è frontrunner sul territorio italiano, con la buona qualità della vita delle persone e con il livello di sviluppo che deve avere. Ad esempio, l'arrivo dei data center in provincia di Milano si stima che richiederà il raddoppio della potenza elettrica necessaria alla città - dichiara -. Questo, dal punto di vista infrastrutturale è una bella sfida, che siamo in grado di affrontare non solo noi, ma anche con Terna e altri operatori". A2a dà molta importanza anche al tema del welfare aziendale, mettendo in campo azioni concrete e durature nel tempo: "Sono due le più grosse azioni riguardanti il tema del welfare messe in campo nel 2024-2025. La prima è relativa alla genitorialità, che si parla con il grosso problema demografico del Paese. Il nostro impegno in questo senso si concretizza con un sostegno ai nostri colleghi che decidono di diventare genitori, un aiuto che dura tutti i 18 anni della maturità dei figli e che dà un sostegno molto concreto ai costi che devono sostenere. L’impatto del progetto è anche culturale, poiché fa sì che si abbia maggior tempo a disposizione per i figli e nessun pregiudizio a opportunità di carriera - conclude -. L'altro progetto, invece, è il piano di azionariato diffuso che abbiamo lanciato all'inizio del 2025 e che ha portato allo straordinario risultato di avere attualmente più dell'80% dei nostri dipendenti azionisti dell'azienda. Abbiamo circa 11.500 persone che oggi sono dipendenti e azionisti di A2a. E' un altro modo per cercare di creare condivisione rispetto alla missione comune".