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(Adnkronos) - "La sepsi è un problema grave e globale. Rappresenta tuttora una delle principali cause di mortalità tra i nostri pazienti. E' una sfida che riguarda l'intera comunità, ma molte persone non ne sono consapevoli". Lo ha detto Silvia De Rosa, responsabile del Comitato comunicazione Siaarti e dirigente medico in Anestesia e Rianimazione presso l'azienda ospedaliera Ulss 8 Berica San Bortolo di Vicenza, all'ICare 2025, il 79esimo Congresso nazionale della Società italiana di anestesia rianimazione e terapia intensiva e del dolore, a Roma. Il congresso, che finora ha raccolto la partecipazione di quasi 3mila esperti tra anestesisti, intensivisti, medici perioperatori, è un prezioso momento di aggiornamento e formazione. Il programma scientifico offre un ampio spazio al dibattito multidisciplinare e alla sepsi - rara complicazione di un'infezione, le cui conseguenze possono essere molto gravi e potenzialmente mortali - sono dedicate "numerose sessioni, sia per approfondire gli aspetti diagnostici sia per affrontare le strategie terapeutiche - sottolinea De Rosa - con l'obiettivo di mettere in luce la portata del problema e individuare nuove soluzioni per contrastarlo". La pandemia di Covid-19 ha acceso i riflettori sulle infezioni gravi, ma "la sepsi era già un'emergenza ben prima di allora", ricorda l'esperta. "Spesso i pazienti arrivano in ospedale quando ormai è troppo tardi. Esistono alcuni sintomi tipici che non devono mai essere sottovalutati - raccomanda - come febbre elevata, difficoltà respiratoria o problemi a urinare. Sensibilizzare la popolazione sul riconoscimento precoce di questi segnali è fondamentale per ridurre l'impatto di questa patologia". E proprio per diffondere consapevolezza sulla pericolosità di questa grave infezione, "Siaarti ogni anno partecipa attivamente alla Giornata mondiale della sepsi", il 13 settembre, "potenziando di anno in anno la propria campagna di sensibilizzazione. Quest'anno - ricorda la specialista - l'impegno si è concentrato sia sulla formazione dei medici di medicina generale, sia sull'informazione rivolta ai cittadini. E' stato inoltre fondamentale il coinvolgimento di persone che hanno vissuto direttamente o indirettamente esperienze di sepsi, nonché di testimonial noti - Gian Marco Tavani (attore), Caterina Banti (velista, oro olimpico 2020 e 2024) e Anna Scalabrin (pilota Trofeo Supermoto Honda RedMoto & Ambassador Honda) - che hanno contribuito a diffondere messaggi chiari e incisivi alla collettività". La campagna di comunicazione di Siaarti - i video messaggi dei testimonial famosi, un webinar e una locandina informativa dedicata a pazienti e caregiver - "ha già dato risultati molto positivi. Il prossimo anno ci proponiamo di perfezionarla ulteriormente per continuare a diffondere consapevolezza e salvare più vite possibili", conclude De Rosa.
(Adnkronos) - “Il Centro di formazione management del terziario (Cfmt) è attuatore di un'innovazione contrattuale nata dal contratto del commercio: Confcommercio e Manageritalia hanno ormai da quattro anni inserito nel rinnovo contrattuale una nuova istanza”, una piattaforma di welfare per i dirigenti del terziario, “e mi sembra che ci siano tutti i presupposti affinché il welfare possa diventare uno strumento a supporto dei dirigenti, nel nostro caso, ma in generale delle aziende e della produttività aziendale stessa”. Lo ha detto all’Adnkronos Nicola Spagnuolo, direttore generale di Cfmt - Centro di formazione del management del terziario, in occasione della seconda edizione del Global welfare summit, il principale appuntamento italiano dedicato all’evoluzione del welfare, dedicata alle “Eccellenze che ispirano”, organizzato a Villa Miani a Roma. “I dirigenti avranno più da dedicare a questioni familiari o di conciliazione vita professionale e vita privata. Il welfare va in questa direzione e il nostro welfare va nella direzione di rafforzare già le istanze contrattuali e gli statuti che il contratto collettivo prevede”, ha concluso.
(Adnkronos) - "Dove c'è mobilità c'è sviluppo, spesso questo aspetto si dimentica". Lo dichiara Diego Cattoni, amministratore delegato Autostrade del Brennero, in occasione dell’evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’."In Italia abbiamo circa 6mila km di autostrade, lo stesso numero di 50 anni pur in presenza di quantità di merci e persone che si spostano in maniera esponenziale" con "gran parte dell'export che transita proprio su Auto Brennero", aggiunge spiegando che "abbiamo tre società di trasporto merci su rotaia, questo rappresenta un piano di investimento importante, soprattutto sull'intermodalità: gomma-ferro-acqua-aria.