ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Non posso fare più di tanto chiarezza rispetto a quella già fatta per una ragione molto semplice. Si tratta di una questione esclusivamente politica che si sarebbe dovuta trattare in Parlamento in termini politici. Lì avremmo detto tutto il possibile e tutto quello che poteva servire per far emergere la verità. Invece è successo che hanno voluto, non dico chi come e quando, giurisdizionalizzare la questione, cioè metterla nelle mani della magistratura". Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, fa chiarezza sul caso Almasri nel podcast ‘Un altro Pianeta’ condotto da Hoara Borselli e prodotto da Simple Communication. "In quel momento – spiega ancora il ministro - è scattato uno sbarramento perché c’è un segreto istruttorio e quindi non ti puoi neanche difendere e soprattutto la magistratura ha dei tempi e dei modi che non sono quelli della politica. Per cui questa giurisdizionalizzazione ha portato a una sorta di silenzio obbligato da parte nostra e anche a una sorta di rispetto verso la stessa magistratura per cui non si possono fare delle critiche che invece si sarebbero potute fare benissimo in Parlamento nei confronti di chi ti accusa delle peggiori nefandezze. La devoluzione alla magistratura di questa competenza è disciplinata dalla legge e dalla Costituzione. Il primo step stava alla procura della Repubblica, il secondo al tribunale dei ministri, il terzo è il Parlamento. E questo non lo dice una legge ordinaria, ma la Costituzione, che è una fonte primaria”. Per Nordio "inoltre la cosiddetta garanzia o immunità che viene data al ministro non è data ad personam e non ha niente a che vedere con quella di un tempo a cui si poteva anche rinunciare, per cui si diceva che bisognava difendersi nel processo e non dal processo. Questa situazione è completamente diversa perché la garanzia dalla legge costituzionale è data alla carica, non è rinunciabile e l’argomento su cui deve decidere il Parlamento per legge è, naturalmente se in ipotesi esiste il reato e nel caso anche esista se è stato commesso nell’interesse dello stato o nell’interesse proprio. Nel primo caso l’azione penale è improcedibile, non si può andare avanti. Tutte le chiacchiere che si stanno facendo sul fatto di dover rinunciare all’immunità sono tutte balle perché non si conosce la legge costituzionale". "Aver giurisdizionalizzaziato questa situazione ha devoluto alla magistratura la prima fase ma la seconda fase sarà del Parlamento che è sovrano e alla fine avrà l’ultima parola", conclude il Guardasigilli.
(Adnkronos) - "Il 2025 si appresta a chiudersi come un nuovo anno record per l'azienda, un anno segnato anche da tre eventi importantissimi, l'arrivo della nostra nuova ammiraglia World America, l'apertura e l'inaugurazione a Miami ad aprile del terminal di crociere più grosso al mondo, con la capacità di movimentare oltre 36.000 ospiti al giorno e poi l'apertura del primo terminal interamente Msc nel Mediterraneo a Barcellona. Quindi un anno in cui supereremo i 5 milioni di ospiti e che ci lascia guardare con un grande ottimismo al 2026 dove arriverà la nuova ammiraglia di Msc Crociere". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Leonardo Massa, vice presidente di Msc Crociere, a margine del suo intervento al talk conclusivo al 'Bufala Fest' di Napoli, traccia un primo bilancio sull'andamento dell'anno per il big player mondiale del settore crocieristico. E nell'analisi di Massa emergono nuove esigenze tra i turisti che scelgono Msc Crociere. "Le tendenze -spiega- sono di clienti sempre più interessati alla conoscenza, nel senso di un'esperienza autentica all'interno dell'itinerario, con la voglia di scoprire nuove destinazioni", sottolinea. Non solo destinazioni nuove ma per gli italiani anche una diversa sensibilità nella scelta dei periodi da destinare al relax in crociera. "Un trend che stiamo registriamo, che riguarda gli italiani e che secondo me è interessantissimo -spiega Massa- è quello della 'destagionalizzazione' della vacanza. Sempre più italiani scelgono di andarci non soltanto, come già avviene, nei canonici mesi estivi, ma anche in altri periodi dell'anno e quindi vediamo sempre di più a novembre, dicembre, gennaio, febbraio italiani che decidono di fare le vacanze a bordo delle nostre navi e questo ovviamente è un trend per noi interessantissimo, sul quale 'lavoriamo' da decenni. C'è poi un'attenzione sempre maggiore al prodotto, in termini qualitativi delle destinazioni che raggiungiamo, di quello che portiamo a bordo delle navi e della accoglienza che riserviamo ai nostri ospiti", sottolinea. Tra le destinazioni più in voga nell'ultimo periodo spicca Napoli. "Napoli cresce, con quattro navi alla settimana nel periodo estivo. Confermiamo per l'inverno 2025-2026 una nave tutto l'inverno su base settimanale a Napoli. Quindi una Napoli che nei numeri globali cresce non solo nei mesi estivi come era facile aspettarsi, ma anche su base annua", sottolinea. E il settore crocieristico nel suo complesso rappresenta un comparto importante per l'occupazione in Italia. "In Italia nell'industria delle crociere in Italia, nel complesso della filiera, lavorano -spiega Massa- oltre 130.000 addetti. L'Italia rappresenta un'eccellenza a livello globale perché siamo un Paese che ha una cultura marinara millenaria, abbiamo tra le migliori aziende produttrici di navi Fincantieri su tutte, ma anche tutta la filiera collegata ad essa. E abbiamo una filiera agroalimentare importantissima che fornisce le navi da crociera. Siamo poi un Paese baricentrico nel Mediterraneo con oltre 7.000 km di costa, punto di sosta praticamente di quasi tutte le compagnie di crociera che operano nel Mediterraneo". E le nuove generazioni guardano con attenzione al comparto. "Tanti giovani si avvicinano a questa industria e scelgono di lavorarvi anche perché in proiezione avendo tanti ordini assume e continuerà a assumere. Sono ancora pochi gli italiani che invece scelgono di fare la vita imbarcata a bordo delle navi. Su quello ci stiamo lavorando e mi auguro che i giovani valutino le opportunità professionali che questa splendida professione ha", conclude Massa. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - "Il Meeting è una storia che non va interrotta". Ad affermarlo in una nota è Barbara Marinali, Presidente di Acea, spiegando le ragioni della partecipazione del Gruppo per il secondo anno consecutivo alla manifestazione. "È un luogo di incontro e di confronto importante con istituzioni, concorrenti, imprese, ma anche con i nostri consumatori e con le famiglie". Acea, ha spiegato Marinali, punta a farsi conoscere non più soltanto come un operatore locale, ma come una realtà nazionale e internazionale attiva nelle infrastrutture e nei servizi di pubblica utilità, con competenze e professionalità riconosciute. La Presidente ha illustrato i principali progetti in corso: "Il raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, con una gara da oltre 1,4 miliardi, metterà in sicurezza l’approvvigionamento idrico della Capitale per i prossimi cento anni. E il termovalorizzatore di Roma, ormai prossimo all’avvio, è un intervento indispensabile dal punto di vista della sicurezza ambientale". Accanto alle grandi opere, Acea porta al Meeting anche la propria storia con la mostra Heritage, che celebra i 116 anni di vita del Gruppo. Abbiamo voluto condividere con i visitatori la nostra tradizione e l’innovazione, grazie anche alla robotica con il nostro umanoide Albert e il cane robot Teddy, che piacciono a grandi e bambini", ha concluso Marinali.