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(Adnkronos) - Senatori democratici si sono detti pronti ad approvare un pacchetto di disegni di legge che potrebbe mettere fine allo shutdown. Lo hanno indicato diverse fonti ad Axios, secondo cui si tratta del più significativo passo verso un accordo bipartisan per la riapertura del governo federale dopo oltre un mese di stallo. Almeno 10 senatori democratici, riferisce il sito, sarebbero pronti a sostenere la mozione procedurale per far avanzare un pacchetto di misure di spesa e un finanziamento temporaneo. L'intesa - secondo fonti di entrambe le parti - includerebbe anche un voto promesso a dicembre sull'estensione dei crediti fiscali previsti dall'Obamacare.
(Adnkronos) - Le sfide dell’Intelligenza Artificiale, cosa significa crescere come studenti e professionisti oggi alla luce di questa “nuova era”, che ruolo avranno la cultura e lo sviluppo del pensiero critico con l’avvento delle nuove tecnologie. Sono questi alcuni dei temi che saranno affrontati nel corso dell'inaugurazione dell’anno accademico 2025-26 del Progetto Jump. Lo si legge in una nota. L’evento si svolgerà a Roma presso l’Università Campus Bio-Medico di Roma e vedrà oltre 400 studenti in dialogo con Maria Chiara Carrozza, Ordinaria di Bioingegneria Industriale presso l’Università degli Studi di Milano - Bicocca, Andrea Maccarini, Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso l’Università degli Studi di Padova, Simone Ungaro, Co-General Manager Strategy & Innovation, Leonardo,, introdotti dal professor Rocco Papalia, Rettore dell’Università Campus Bio-Medico e Giuseppe Ghini, Presidente di Fondazione Rui. L’incontro segna l’avvio del nuovo anno accademico di Jump-Job University Matching Project-, un percorso interdisciplinare triennale che si realizza in tutti i collegi di merito della Fondazione Rui con l’obiettivo di integrare il sapere accademico con i contenuti e le dinamiche proprie del mondo del lavoro, sviluppare le competenze trasversali, cognitive e manageriali, contribuire alla formazione globale dello studente. Giuseppe Ghini, Presidente di Fondazione Rui, ha dichiarato: “L’Intelligenza Artificiale prefigura a breve termine una nuova rivoluzione tecnologica. E, come sempre avviene in questi casi, la società si polarizza in due fazioni, quella degli apocalittici e quella degli entusiasti. Entrambe falliscono il vero bersaglio, che consiste nel prepararsi al nuovo, nell’affrontarlo con uno spirito critico che, abbeveratosi una volta ancora alle ricchezze della tradizione umanistica e del realismo cristiano, sia tuttavia capace di rinnovarsi autenticamente“. Il professor Rocco Papalia, Rettore di Ucbm, ha dichiarato: “L’Università Campus Bio-Medico di Roma investe in una didattica sempre più esperienziale, innovativa e internazionale, orientata a preparare persone in grado di leggere la complessità del presente e di mettersi al servizio della società. Le nuove tecnologie, compresa l’Intelligenza Artificiale, sono strumenti preziosi solo se guidati da una visione autenticamente umana e responsabile. È questa l’idea di università che vogliamo costruire, dove la conoscenza diventa servizio e l’innovazione cresce nella relazione con l’altro sviluppando quelle soft skills che fanno la differenza nel lavoro e nella vita.” Andrea Rossi, Amministratore Delegato e Direttore Generale dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, ha proseguito sottolineando: “Siamo molto lieti di organizzare e ospitare questo appuntamento insieme alla Fondazione Rui. Molti dei nostri studenti hanno scelto di vivere nelle Residenze Universitarie Rui, dove trovano un ambiente stimolante e coerente con il progetto formativo della nostra Università, anche grazie alle borse di studio che la nostra Università stanzia ogni anno insieme alla Fondazione Rui. Interdisciplinarietà, internazionalizzazione, trasversalità dei saperi e sviluppo delle soft skills rappresentano leve decisive per accompagnare i giovani verso il mondo del lavoro. Il percorso annuale offerto da JUMP rafforza questa visione, perché promuove una formazione integrale capace di guardare al futuro professionista come alla persona nel suo insieme.” Maria Chiara Carrozza, Ordinaria di Bioingegneria Industriale presso l’Università degli Studi di Milano - Bicocca, ha dichiarato: “L’Intelligenza Artificiale si è trasformata da oggetto di studio in strumento per lo studio e l’accelerazione della ricerca, per questo oggi è importante investire in progetti come JUMP, che mettono al centro la personalità dello studente e le sue competenze trasversali, per affrontare il mondo del lavoro con consapevolezza e capacità di scelta. Dobbiamo insegnare agli studenti come affrontare le scelte professionali e come posizionarsi all’intersezione fra il mondo virtuale e quello reale, perché capiscano che è la sperimentazione nella realtà fisica a dare senso ai modelli, che non hanno valore in sé ma come mezzi per l'accelerazione dell’indagine scientifica”. Andrea Maccarini, Ordinario di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso l’Università degli Studi di Padova, ha dichiarato: “L’Intelligenza Artificiale porta con sé una sfida all’intera infrastruttura relazionale ed emozionale su cui si fondano le nostre società, con la trasformazione di comportamenti e capacità umane fondamentali in cui queste nuove tecnologie potranno giocare un ruolo sempre più fondamentale. Grazie alla formazione continua e al confronto critico, potremo essere in grado di cogliere queste sfide, identificando queste innovazioni come strumenti abilitanti e arricchenti, potenzialmente anche nell’ambito delle relazioni, a servizio dell'uomo e della piena dignità umana”. Simone Ungaro, Co-General Manager Strategy & Innovation di Leonardo, ha dichiarato: “In un contesto geopolitico sempre più complesso, segnato da minacce ibride e conflitti cibernetici, la sicurezza deve evolvere oltre la difesa tradizionale. Leonardo sta per questo investendo in Intelligenza Artificiale, Big Data, High Performance Computing e tecnologie quantistiche per rafforzare la propria trasformazione digitale e garantire sicurezza globale, innovazione e sovranità tecnologica italiana ed europea”. Jump è aperto a studenti di tutte le aree disciplinari e viene realizzato con il contributo di docenti universitari, professionisti e manager che ne curano i moduli didattici. I contenuti si sviluppano su tre assi: Soft Skills, per accrescere le competenze nel campo delle relazioni, della comunicazione e dell’organizzazione mediante casi pratici, lavori di gruppo e discussioni guidate. Corsi interdisciplinari, un percorso di riflessione aperta e approfondita tra etica, antropologia e grandi tematiche di attualità, politica ed economia. Percorsi tematici, in particolare di ambito giuridico, economico e medico, con un approccio orientato alla professione attraverso il metodo del ‘case study’ guidato da professionisti di settore e con la collaborazione di aziende. A integrazione del programma triennale, per gli studenti di laurea magistrale è attivo il percorso Jump+: attività di orientamento al lavoro che aiutano lo studente a sviluppare la propria identità professionale, attraverso la collaborazione con società di consulenza, di selezione del personale e aziende internazionali. Jump+ è un ponte ideale verso il mondo del lavoro e, attraverso la collaborazione con Business School internazionali come IESE e AESE, introduce alle dinamiche imprenditoriali e manageriali inserendo lo studente in contesti altamente formativi e internazionali. Nei suoi quasi 20 anni di vita JUMP ha formato ogni anno oltre 450 studenti, con più di 900 ore di formazione annue erogate e oltre 130 docenti coinvolti, provenienti dal mondo accademico, manageriale e imprenditoriale. Al progetto Jump partecipano gli studenti residenti nei Collegi Universitari di Merito della Fondazione Rui e studenti universitari non residenti, motivati a crescere nelle proprie competenze e a scoprire i propri talenti attraverso un percorso di formazione personalizzato.
(Adnkronos) - Innovazione e sostenibilità si incontrano nel cuore del distretto pratese. In occasione di Ecomondo, Lorenzo Perra, presidente di Plures, multiutility toscana attiva nei settori ambiente, energia e acqua, ha annunciato che dal 1° dicembre inizierà la posa delle linee impiantistiche del Textile Hub di Prato, il primo impianto in Italia a utilizzare intelligenza artificiale e tecnologia a infrarossi per la selezione e il riciclo dei materiali tessili. "Con il Textile Hub di Prato apriamo una nuova stagione per la Toscana e per l’Italia - ha dichiarato Perra intervenendo al convegno di Utilitalia dedicato all’economia circolare - E’ un impianto che unisce innovazione e sostenibilità, trasformando gli scarti in nuova materia prima e restituendo valore a un settore simbolo del saper fare italiano. È un passo concreto verso un’economia circolare reale, non solo dichiarata". Finanziato con risorse del Pnrr e con investimenti diretti di Plures Alia per un valore complessivo di 29,5 milioni di euro, il Textile Hub sorgerà su un’area di 24mila metri quadrati e potrà trattare fino a 33mila tonnellate di materiali all’anno, tra flussi di pre e post consumo, coprendo l’intero fabbisogno regionale. Circa la metà dei materiali proverrà direttamente dal distretto tessile pratese. Sul piano tecnologico, l’impianto rappresenterà un salto di qualità senza precedenti: i sistemi di visione ottica e gli algoritmi di riconoscimento delle fibre permetteranno una selezione automatica dei materiali con altissima precisione, aumentando le percentuali di recupero e riducendo drasticamente gli scarti non valorizzabili. La conclusione dei lavori e il collaudo finale sono previsti per giugno 2026.