ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - C'è stato ''un summit di pace segreto'' a Londra, come lo definisce la stampa britannica, che cercare un riavvicinamento tra re Carlo e il principe Harry e organizzare un incontro tra i due. Al summit non erano presenti né il monarca, né il duca di Sussex, ma i loro due più stretti collaboratori, Meredith Maines, capo dello staff e direttrice delle comunicazioni di Harry e il segretario alle comunicazioni di Carlo III, Tobyn Andreae. L'incontro si è svolto presso la Royal Over-Seas League, un club privato a pochi minuti da Clarence House, come dimostra una fotografia scattata dal Mail on Sunday, ed è stato descritto come ''un ramoscello d'ulivo'' dopo anni di allontanamento. "C'è ancora molta strada da fare, ma per la prima volta da anni è stato aperto un canale di comunicazione", ha detto una fonte al Mail. "Non c'era un programma formale, solo un drink informale. C'erano argomenti di cui entrambe le parti volevano parlare'', ha aggiunto la fonte, affermando che è stato solo "il primo passo verso la riconciliazione tra Harry e suo padre, ma almeno è un passo nella giusta direzione". Insomma, ha proseguito, "tutti vogliono solo voltare pagina e andare avanti. Finalmente è arrivato il momento giusto per parlarsi". La frattura tra il principe Harry e re Carlo si è inasprita dopo che il duca e la duchessa del Sussex hanno rinunciato ai ruoli reali nel 2020. Dopo il trasferimento in California, la coppia ha iniziato a esprimere le proprie lamentele in interviste e documentari. Le memorie di Harry del 2023, 'Spare', che riportavano imbarazzanti rivelazioni sulla Casa di Windsor, non hanno fatto altro che peggiorare le tensioni con la sua famiglia.
(Adnkronos) - “Il sistema di formazione professionale è largamente sottoutilizzato dalle persone e dalle imprese. C'è una perdita di grandi opportunità, sia economiche sia di implementazione del capitale umano delle aziende. E’ un sistema che va migliorato e va promosso mettendo a fattor comune le migliori competenze di operatori privati e di soggetti pubblici”. Così Agostino Di Maio, neoeletto presidente di Assolavoro Formazione, intervenendo durante l’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. L’incontro ha offerto l’occasione per analizzare i dati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro, da cui emerge che il potenziale di crescita del settore è enorme: il mercato della formazione professionale per adulti ha generato nel 2022 un fatturato di oltre 3,2 miliardi di euro. “La formazione professionale nel mondo del lavoro - riflette Di Maio - è il vertice di una piramide rovesciata sul quale poggia tutto il mercato del lavoro. E’ fondamentale per l'aggiornamento delle competenze, per l’upskilling e il reskilling, per la riduzione delle transazioni, per il rapporto con la scuola e per la gestione delle pratiche fragili dei lavoratori, oltre che per ridurre il tasso di inattività, la vera piaga del nostro mercato del lavoro. La formazione serve sempre, in ogni fase, e oggi in Italia ci sono ampi margini di miglioramento”. Dall'incontro emerge una frammentarietà regionale quando si parla di formazione professionale. Un aspetto dovuto a “un'impostazione costituzionale che nell'attribuire alle Regioni la competenza esclusiva in materia di formazione professionale non favorisce l'adozione di standard uguali sul territorio nazionale", spiega Di Maio, che aggiunge: "Su questo lavoriamo proficuamente con molte Regioni e cerchiamo di condividere le buone pratiche. È un lavoro molto faticoso che potrebbe essere svolto con più efficacia”. Infine, il neoeletto presidente esprime la sua visione di Assolavoro Formazione, “un'associazione che raccoglie i migliori player sul mercato”. “La nostra formazione è orientata al placement. Il nostro contratto collettivo prevede che almeno il 35% dei discenti trovino un lavoro e riteniamo che il placement sia un elemento di qualità e di misurazione dell'efficacia della formazione, che dovrebbe essere anche estesa ad altri contesti”, conclude.
(Adnkronos) - “Il rapporto tra l’amministrazione comunale e A2a è più che storico. A2a, infatti, nasce dalla fusione di una delle nostre municipalizzate e abbiamo sempre lavorato per dare migliore qualità ai nostri lavoratori, con investimenti in welfare e territoriali”. E’ quanto affermato da Laura Castelletti, sindaca di Brescia, nel contesto dell’evento di A2A dal titolo 'WelLfare. Il Welfare fa davvero bene’. Un’occasione di confronto e presentazione dei servizi di welfare, dei Premi di produttività e del nuovo piano di azionariato diffuso, a Milano. "Per noi qualità della vita, benessere dei lavoratori e dei cittadini sono aspetti fondamentali - spiega Castelletti - In tale contesto, in particolare, c'è un'attenzione ad accompagnare le famiglie e il tema della natalità con risposte efficaci ed investimenti importanti”. Quando si parla di maggiori investimenti territoriali, prosegue la sindaca di Brescia “si intende maggiore lavoro sul nostro territorio. Un lavoro qualificato capace di creare anche un legame intenso con l'azienda. Poniamo, quindi, uno sguardo nella direzione della nuova sede, negli investimenti in innovazione sul tema dei rifiuti, per i quali siamo sempre stati riconosciuti come città all’avanguardia e capaci di essere precursori - conclude la sindaca di Brescia - Nei giorni scorsi, infatti, abbiamo inaugurato il recupero di calore da data center per immetterlo nel teleriscaldamento a sottolineare un’attenzione nei confronti del tema del gas e della Co2. Più lavoreremo in tale direzione, più riusciremo a sottrarre gas perché espandiamo il teleriscaldamento”.