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(Adnkronos) - C'è un giorno, ogni estate, in cui lo sport torna a parlare la lingua più pura dei suoi valori: è il giorno del Premio Internazionale Fair Play Menarini. Dopo la serata inaugurale che ha riunito atleti e Ambasciatori del Fair Play Menarini in uno dei luoghi più simbolici di Firenze, Piazzale Michelangelo, la 29esima edizione entra oggi nel suo momento più atteso: la cerimonia di premiazione al Teatro Romano di Fiesole. "Fiesole è onorata di accogliere anche quest'anno il Premio Internazionale Fair Play Menarini, un evento che unisce bellezza, cultura e sport sotto il segno della pace – ha dichiarato Cristina Scaletti, sindaco di Fiesole – Il fair play è molto più di una regola sportiva: è un linguaggio universale che ci insegna a rispettarci, ascoltarci e costruire una convivenza civile e armoniosa. In un momento storico in cui il dialogo è fondamentale, celebrare questi valori nel cuore della nostra comunità è un atto di grande significato. Sono gli stessi principi che ispirano la nostra candidatura come Capitale italiana della cultura 2028". Questa sera, a partire dalle ore 20:30, il Teatro Romano accoglierà i premiati dell’edizione 2025. A cominciare dai portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, due volti tra i più amati dello sport azzurro: lui, oro olimpico a Tokyo e campione mondiale nel salto in alto; lei, fuoriclasse della scherma. Per continuare con una figura emblematica del calcio mondiale: il Pallone d'Oro Luis Figo, stella del Barcellona, del Real Madrid e dell'Inter. Con lui ci saranno anche “Billy” Costacurta e Demetrio Albertini, due nomi storici del Milan e degli azzurri, bandiere di lealtà e intelligenza tattica. Tra i protagonisti anche Sasha Vujacic, due volte campione Nba con i Los Angeles Lakers, emblema di dedizione e spirito di squadra. L’atletica sarà rappresentata anche da Andy Diaz, specialista del salto triplo, bronzo olimpico e oro mondiale indoor, e Rigivan Ganeshamoorthy, protagonista alle Paralimpiadi di Parigi con un oro nel lancio del disco. Completano il parterre Alice Bellandi, campionessa del mondo di judo e oro olimpico, Nadia Battocletti, argento nei 10.000 metri ai Giochi di Parigi, la leggendaria Blanka Vlasic, icona del salto in alto, e il giornalista sportivo Guido Meda, storica voce della MotoGP. A rendere ancora più speciale questa edizione, la partecipazione di tre Ambasciatori del Fair Play Menarini: il cinque volte campione olimpico Ian Thorpe, leggenda del nuoto mondiale, Giancarlo Antognoni, simbolo di eleganza e correttezza in campo, e Fabrizio Donato, bronzo nel salto triplo ai Giochi Olimpici di Londra 2012, già vincitori del Premio in passato e oggi testimoni d’eccezione dei valori che ne ispirano la missione. Trasmessa in diretta su Sky Tg24, la serata sarà condotta da Rachele Sangiuliano, Federica Lodi, Michele Cagiano e Omar Schillaci, con il racconto di Federico Buffa, che accompagnerà il pubblico in un viaggio emozionante tra i volti, le storie e i valori dello sport. "Non vediamo l’ora di assistere alla cerimonia di premiazione. Un momento speciale in cui celebriamo non solo le vittorie di questi grandi campioni, ma soprattutto la loro indiscutibile etica sportiva – dichiarano Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini – Ci auguriamo che le storie di questi fenomeni dello sport possano essere d’esempio per i più giovani nelle scelte di ogni giorno". La cerimonia è gratuita e aperta al pubblico, previa registrazione su TicketOne. Il 29° Premio Internazionale Fair Play Menarini vede la partecipazione dell’Istituto per il Credito Sportivo e Culturale in qualità di partner istituzionale, e di Sustenium, Frecciarossa, Estra e Adiacent come partner dell’iniziativa. Per seguire da vicino i protagonisti, rivivere i momenti più emozionanti e restare aggiornati su tutte le novità, visitare il sito ufficiale www.fairplaymenarini.com e i canali social del Premio su Instagram, Facebook e YouTube.
(Adnkronos) - La fine di giugno si avvicina, le temperature si alzano, le località balneari iniziano ad affollarsi. E, come ogni anno, inizia il periodo in cui, tradizionalmente, i lavoratori dipendenti utilizzano le proprie ferie. Ma come si maturano le ferie? E quanti giorni spettano a ogni singolo lavoratore? Per rispondere a queste e ad altre domande sulla normativa di una materia 'calda' in questi giorni la Fondazione studi dei consulenti del lavoro ha stilato la guida operativa 'Ferie: un diritto irrinunciabile' che contiene riepiloghi e tabelle per la corretta gestione dell’istituto. Innanzitutto la guida chiarisce che "la durata minima delle ferie prevista dalla legge è di quattro settimane per un anno di servizio (art. 10 D.lgs. 66/2003) equivalenti, nel caso di fruizione di un periodo consecutivo, a 28 giorni di calendario. I contratti collettivi (nazionali, territoriali, ed aziendali) possono prevedere una durata minima superiore, i criteri di calcolo dei giorni (di calendario o lavorativi) o le regole da seguire in caso di concomitanza dei giorni festivi. I contratti collettivi stabiliscono la durata delle ferie generalmente in base alla qualifica contrattuale e all’anzianità di servizio del lavoratore. Le ferie possono essere espresse in settimane, giorni di calendario, oppure in giorni lavorativi". Come chiarisce la guida dei professionisti il periodo di ferie "va goduto per almeno due settimane, consecutive in caso di richiesta del lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le restanti due settimane, nei 18 mesi successivi al termine dell'anno di maturazione". Le ferie sono un diritto irrinunciabile. "La fruizione delle ferie è un diritto irrinunciabile; qualsiasi patto contrario, sia esso contenuto in un contratto collettivo che in un contratto individuale, è nullo e da ciò ne consegue l’automatica sostituzione della clausola nulla con la disposizione attributiva del diritto stesso. Le ferie non godute non possono essere sostituite dalla relativa indennità, salvi i casi tassativamente indicati dalla legge", si legge ancora nella guida. Come si maturano le ferie? "I giorni di ferie spettanti -spiega la guida- si calcolano considerando due variabili: la maturazione del diritto al momento del godimento delle ferie; la durata stabilita dai contratti collettivi o, in alcuni casi particolari, dalla legge. La maturazione delle ferie è collegata all’effettiva prestazione di lavoro. Esse, infatti, maturano, durante un periodo di dodici mesi stabilito dalla legge, in presenza della prestazione lavorativa o di un’assenza che, dalla legge o dai contratti collettivi, è equiparata al servizio effettivo (Cass. SU 12 novembre 2001 n. 140209). Le ferie maturano anche durante il periodo di prova (Corte costituzionale 22 dicembre 1980 n. 189)". E i consulenti del lavoro chiariscono che "il dipendente che non lavora per l’intero periodo di maturazione – come di frequente accade nei contratti a tempo determinato o in caso di assunzione o cessazione in corso d’anno – ha diritto ad un numero di giorni di ferie proporzionale al servizio effettivamente prestato. Le modalità di conteggio dei mesi e delle frazioni di mese lavorate vengono stabilite dai contratti collettivi. Generalmente ogni mese di servizio dà diritto ad un dodicesimo del periodo annuale di ferie spettanti e le frazioni di mese di almeno 15 giorni valgono come mese intero". La disciplina delle ferie ha subito negli ultimi anni diversi ritocchi, necessari per adeguarsi al quadro normativo comunitario. Ritocchi che hanno costretto le aziende a seguire la materia con molta più attenzione.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".