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(Adnkronos) - Damiano David ha parlato del nuovo capitolo della sua vita. Dopo il successo ottenuto da cantante solista con 'Born With a Broken Heart', l'ex frontman dei Maneskin ha lanciato ieri, 28 febbraio, il nuovo singolo 'Next summer'. In un'intervista rilasciata al settimanale Oggi, Damiano David ha parlato di Giorgia Soleri e della fine della loro relazione: "La mia prima relazione in Italia è stata molto pubblica, ma io non parlo mai di questa ragazza, con cui sono stato sei anni. Non ho nulla contro di lei", ha spiegato David che oggi è fidanzato con l'attrice statunitense Dove Cameron: "Lei è una persona meravigliosa, ha saputo gestire la mia onestà e mi ha aiutato a guarire. Oggi è la persona più importante della mia vita". Tornando alla sua carriera professionale, Damiano David ha commentato l'incredibile successo dei Maneskin dopo la vittoria all'Eurovision Song Contest 2021: "Abbiamo raggiunto traguardi incredibili, premi che solitamente non vanno ad artisti stranieri", ma in tutto quel successo ha vissuto anche tanti momenti di sconforto dovuti allo stress: "Ma lavoravamo così tanto che non mi rendevo conto di quanto stessi trascurando me stesso - ha detto a Oggi. Mi sembrava di essere diventato un robot, intrappolato in una modalità di lavoro che soffocava la mia creatività", ha concluso Damiano David.
(Adnkronos) - "Sarà una battaglia di coraggio da combattere con le unghie affilate. Ursula von der Leyen ha promesso che si agirà tempestivamente. E noi ce lo auguriamo. Sarà una trattativa, e Trump è un abile negoziatore. Dovremo essere altrettanto bravi a individuare soluzioni intermedie perché con i dazi in ingresso al 25% il nostro export verso gli Stati Uniti subirà un duro colpo". Così, con Adnkronos/Labitalia, Paolo Agnelli, presidente di Confimi Industria, organizzazione datoriale delle piccole e medie imprese manifatturiere, dopo l'annuncio di Trump sui dazi al 25% sui prodotti europei in ingresso negli Usa. E Agnelli chiede interventi per le imprese sul tema energia. "Il decreto bollette -sottolinea Agnelli- è pensato per le famiglie o, meglio, una parte di queste. Per le imprese ancora una volta non c’è nulla. Anche l’energy release è di fatto un buco nell’acqua. Pensato per le sole aziende energivore che ricorrono a fonti rinnovabili: ricevo uno sconto oggi con l’obbligo di restituire l’energia allo stesso prezzo scontato in 20 anni. Il mio conto economico non cambia, anzi avrò contratto un debito a lungo termine con le società di energia", aggiunge. Secondo l'industriale "il nostro Paese fa il ragionamento del contadino ottuso, che per risparmiare non compra il fieno per l’asino finché questo puoi muore. Noi facciamo i compitini richiesti da Bruxelles finché non vedremo morire la nostra industria. Le risorse per calmierare le bollette o mettere un tetto al prezzo dell’energia non le vogliamo trovare perché stiamo attenti a non sforare il rapporto debito pubblico/Pil come chiede l’Europa. Continuiamo a non aiutare gli italiani per salvaguardare una morente Unione Europea. È una questione di priorità, l’industria, ma anche la sanità, sono in crisi nera"
(Adnkronos) - “Dal 15 al 17 novembre 2025 esportiamo a Dubai il format Myplant. A tutte le aziende espositrici diamo la possibilità di presentarsi in un territorio che sta investendo tantissimo sul settore green nelle costruzioni e negli investimenti urbanistici. È incredibile come la città di Dubai si stia trasformando da deserto a grande metropoli verde, le possibilità sono davvero tantissime". Così Valeria Randazzo, exhibition manager di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, ospitato nei padiglioni di Fiera Milano Rho dal 19 al 21 febbraio. Un evento che il prossimo novembre, per la prima volta, arriverà negli Emirati Arabi per un’importante edizione nel Medio Oriente. “In questo momento gli investimenti a Dubai nel settore della floricoltura sono molto alti e il prodotto italiano è al tredicesimo posto delle importazioni e può scalare questa classifica. Vengono richiesti prodotti di qualità e il nostro prodotto rispecchia questi standard”. "Ho aspettative altissime per questa nuova edizione di Myplant & Garden, che mi fanno piacere e mi spaventano nello stesso tempo, perché ci auguriamo che questa IX edizione possa raggiungere anche i numeri di visite che ci aspettiamo. I numeri degli espositori sono diventati molto importanti. Abbiamo più di 800 marchi presenti, quasi 60mila metri quadri di esposizione e tutti i settori del florovivaismo, del paesaggio, della manutenzione, del fiore, della decorazione, è presente tutta la filiera a 360 gradi ed è una manifestazione fortemente di riferimento per tutto il settore". L’exhibition manager di Myplant & Garden racconta, poi, le novità di questa IX edizione: "C'è un incremento di tutti i settori: del cuore, che è quello del florovivaismo, che è 'esploso', oltre che dei macchinari che servono per la manutenzione e realizzazione del verde, degli elementi materiali ed edilizia per il giardino, oltre che il mondo della decorazione che è cresciuto -spiega- abbiamo la presenza del fiore italiano e del fiore olandese, che è storico, ma quest'anno abbiamo anche delle rappresentanze del Kenya e dell'Ecuador, che sono una delle novità presenti. Si consolida e si conferma, oltre che crescere, il verde sportivo, con tutto il coinvolgimento delle federazioni nazionali legate allo sport, perché sappiamo quanto il verde, il prato e le realizzazioni verdi siano fondamentali per i campi da calcio, per i campi da golf e per tutto lo sport in generale, sia privato che pubblico". "E’ importante anche la presenza delle istituzioni e degli importanti comuni che vengono sia per fare acquisti che per proporsi nel mostrare le proprie realizzazioni verdi che si sono svolte durante l'anno. E' un parterre che cresce e questa forse è la maggiore novità. Inoltre, c’è anche la sezione Myplant Tech, che vuole dare un'attenzione particolare a tutte le aziende che hanno le nuove tecnologie nella produzione per il verde", conclude.