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(Adnkronos) - Elon Musk è diventato papà per la 14esima volta. È il quarto figlio che l'imprenditore 53enne ha avuto con Shivon Zilis, direttrice di Neuralink. Ad annunciarlo è stata proprio la compagna di Musk, che su X ha dato il benvenuto al figlio Seldon Lycurgus. "Abbiamo discusso con Elon e, nella data del primo compleanno della bellissima Arcadia, abbiamo ritenuto che fosse meglio condividere direttamente anche il nostro meraviglioso e incredibile figlio Seldon Lycurgus. Ha il fisico di un colosso e un grande cuore d'oro. Lo amo tanto", questo il post pubblicato da Shivon su X. Non è tardata ad arrivare la replica del proprietario di X che ha aggiunto un cuore rosso. Musk e Zilis hanno già due gemelli, Strider e Azure, e una figlia di un anno, Arcadia. Con le predenti relazioni Musk ha avuto già altri figli: sei con Justine Wilson, sua ex moglie: Nevada Alexander, morto a soli 10 settimane. I gemelli Griffin e Xavier (ora Vivian Jenna Wilson). E i trigemini Kai, Saxon e Damian. Con la cantante Grimes, ha avuto X AE A-XII (baby X), Y (precedentemente Exa Dark Sideræl) e un figlio di nome Techno Mechanicus (Tau).
(Adnkronos) - Nel processo di elaborazione di un prodotto, l’utilizzo del software Cad, che ha bisogno di operatori formati in modo professionale, può richiedere fino al 50% del tempo totale; il software, inoltre, richiede un livello elevato di expertise del personale e dunque costi elevati per le aziende. Fino ad oggi, per l’appunto, perché un gruppo di giovani ingegneri under 30, promette di rivoluzionare il settore della progettazione attraverso la startup Neocad, tra le prime al mondo ad associare l’intelligenza artifi ciale generativa al Cad, rendendo il processo di design di prodotti industriali, manufatti ed edifici più veloce, meno costoso per le aziende ed anche più accessibile agli operatori. Un’innovazione che ha portato Neocad a essere selezionata da Zest group tramite il programma Habismart, l’acceleratore dedicato al Proptech e all’edilizia sostenibile della Rete nazionale acceleratori di Cdp venture capital sgr, tra le sei startup più promettenti. Il funzionamento è simile a quanto avviene con l’intelligenza artifi ciale generativa che è alla base di piattaforme popolari come ChatGpt, solo per citare l’esempio più noto. Infatti Neocad permette di realizzare un modello 3D da zero, semplicemente scrivendo su un prompt testuale le caratteristiche desiderate del prodotto - dimensioni, volume e materiale - anziché farle disegnare da zero all’operatore Cad sul software. Una volta ottenuto il modello digitale Cad del prodotto da realizzare, è pronto per essere esportato e in seguito perfezionato nel software Cad di riferimento per la produzione industriale, con un risparmio notevole del tempo di progettazione, fino al 50% che si aggiunge alla riduzione dei costi operativi che possono abbassarsi anche del 30%; non meno importante è la riduzione del margine d’errore umano e del time to market, cioè del tempo tra lo sviluppo del modello digitale e della commercializzazione ultima. Oltre ad abbattere i costi e ridurre i tempi, l’utilizzo di Cad per la modellazione 3D diventa così più intuitiva ed efficiente: "Il futuro della progettazione industriale non è più solo manuale, è generativo. Con Neocad, grazie all'intelligenza artifi ciale trasformiamo istantaneamente le idee in modelli Cad, ridefi nendo i confi ni dell’innovazione e della creatività”, spiega Luca Licciulli, co-founder di Neocad che - insieme ad Alessandro Toia, entrambi under 30 con un background formativo in economia e management - hanno avuto l'intuizione rivoluzionaria di Neocad che hanno potuto sviluppare grazie alla collaborazione ingegneristica del terzo co-founder Ahmed Shahhat. “Qualsiasi prodotto, anche una semplice bottiglietta di acqua, prima di arrivare alla stampa industriale, viene progettata da ingegneri e sviluppatori tramite il Cad, che permette di realizzare l’involucro di stampa, da cui poi nasce il prodotto fi nale”, aggiunge ancora Licciulli. “Con NEocad ottimizziamo e velocizziamo tutto il processo di progettazione sin dalla fase iniziale, quindi dall’ideazione alla generazione, riducendo le tempistiche di lavoro grazie all’applicazione dell’intelligenza artifi ciale. Nonostante la velocità con cui avvengono i cambiamenti in questa fase storica, la tecnologia Cad non si è evoluta con l’IA generativa, per cui la nostra di tecnologia non sostituirà il lavoro e la creatività umana, ma costituirà un aiuto, poiché renderà molto più agili alcuni processi decisivi”, precisa Luca Licciulli. Neocad arriva sul mercato italiano con la formula dell’abbonamento su cloud, adatta sia alle esigenze del libero professionista che alla grande azienda, in particolare del manifatturiero industriale e del settore edile, permettendo quindi a qualsiasi utente di accedere ad una piattaforma Ready-to-use, dove si possono sottoscrivere tre pacchetti, con altrettante differenti versioni del Cad.
(Adnkronos) - Cambiamenti climatici in cima alle preoccupazioni degli italiani. A seguire l'inquinamento dell'aria. In salita il dissesto idrogeologico dopo le conseguenze degli eventi estremi dell'anno passato. Istat presenta il report 'Preoccupazioni ambientali': "Nel 2024 i cambiamenti climatici si confermano il problema, in tema ambientale, che maggiormente preoccupa i cittadini con più di 14 anni, confermando un primato ormai decennale. Manifestano questa attenzione quasi sei persone su 10 di 14 anni e più (58,1%), dato stabile rispetto al 2023". "Seguono i problemi legati all’inquinamento dell’aria, avvertiti dal 51,9% della popolazione, dato in aumento di 2 punti percentuali rispetto all’anno precedente - si legge - Meno frequenti sono la preoccupazione per lo smaltimento e la produzione dei rifiuti (38,1%), quella per l’inquinamento delle acque (37,9%) e quella per l’effetto serra e il buco nell’ozono (32,6%), preoccupazioni stabili rispetto agli anni precedenti. Altri aspetti preoccupano meno di tre persone su 10: in fondo alla graduatoria ci sono le preoccupazioni per l’inquinamento elettromagnetico, per la rovina del paesaggio e per le conseguenze del rumore sulla salute". L’attenzione al dissesto idrogeologico, sebbene scesa di interesse nel periodo in esame (dal 34,3% nel 1998 al 28,5% della popolazione di 14 anni e più nel 2024), registra un aumento di 2 punti percentuali nel 2024 (contro il 26,5% del 2023), dopo una crescita di oltre 4 punti percentuali tra il 2023 e il 2022. Le conseguenze degli eventi estremi, che hanno colpito l’Italia anche nel 2024, in Emilia Romagna e altre regioni del Nord, sono alla base dell’aumento dei livelli di preoccupazione per questo indicatore fa notare Istat - nel 2024 si riscontra un aumento sul 2023 pari a 8,7 punti percentuali in Emilia Romagna e di 4 punti nelle regioni del Nord nel complesso. Rispetto all’inquinamento del suolo, dell’acqua e alla distruzione delle foreste il problema più sentito negli anni presi in esame è l’inquinamento delle acque, che interessa in maniera costante circa il 40% delle persone. La distruzione delle foreste, che preoccupava nel 1998 il 25,2% della popolazione, scende al 20,6% nel 2024. Continua a preoccupare stabilmente oltre due cittadini su 10 la questione dell’inquinamento del suolo (dal 20,3% nel 1998 al 22,2% nel 2024). Istat analizza, poi, anche i comportamenti ecocompatibili e gli stili di vita e di consumo. "L’attenzione alla conservazione delle risorse naturali, nel 2024, coinvolge una quota molto elevata di persone sopra i 14 anni. Sebbene si assista a una lieve discesa rispetto all’anno precedente, la quota di quanti fanno un uso virtuoso e senza sprechi di energia è pari al 71,4% (rispetto al 72,8% del 2023), mentre il 68,8% adotta un comportamento analogo rispetto all’utilizzo di acqua (69,8% nel 2023). Stabile, intorno al 50%, è la quota di quanti adottano abitualmente comportamenti di guida non rumorosa al fine di limitare l’inquinamento acustico. Mostrano attenzione ai temi della sostenibilità ambientale anche il 36,4% della popolazione che legge le etichette degli ingredienti e il 23,5% che acquista prodotti a chilometro zero", si legge. "Nel Nord è più elevata rispetto alla media nazionale la percentuale di persone che hanno abitudini virtuose legate alla mobilità: il 51,3% fa attenzione a non adottare comportamenti di guida rumorosi (47,8 nel Mezzogiorno) e il 20,2% sceglie mezzi di trasporto alternativi all’auto privata o ad altri mezzi di trasporto a motore privati (16,1% nel Mezzogiorno). Anche al Centro si nota un’attenzione verso comportamenti virtuosi nella mobilità (il 50,3% pone attenzione al rumore alla guida e il 17,4% usa mezzi di trasporto alternativi) - rileva Istat - I residenti nel Mezzogiorno si distinguono invece per l’elevata frequenza di acquisto di alimenti e prodotti locali (29,8% contro 21,8% del Nord) e perché evitano l’uso di prodotti usa e getta (24,1% rispetto al 17,6%)".