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(Adnkronos) - "Ringrazio le Acli per il loro impegno sociale così importante e anche per aver organizzato il LaborDì, che è sempre un appuntamento molto bello e utile innanzitutto per i ragazzi, che hanno la possibilità di avere un assaggio del mondo del lavoro, di incontrare aziende e imprese e di capire come possono fare per entrare in questo mondo, che è un tema fondamentale”. Lo ha detto Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, in occasione dell’edizione 2025 di LaborDì, l’evento promosso dalle Acli di Roma dove i giovani incontrano il mondo del lavoro. "Noi stiamo lavorando molto per rafforzare la capacità della nostra città e del nostro territorio di offrire lavoro di qualità, creando più opportunità, ma anche cercando di alzare il livello del lavoro, che troppo spesso nelle nostre città è precario, non di qualità e sottopagato - spiega il sindaco di Roma - È importante che a Roma si creino tanti posti di lavoro e ne stiamo creando tanti. Stiamo diventando nel tempo la locomotiva d'Italia da questo punto di vista, grazie anche ai tanti investimenti, al boom turistico e al sostegno alle imprese, ma al tempo stesso stiamo cercando di avere un lavoro di maggiore qualità". "Inoltre, è fondamentale questo nesso tra la comunità educante, il percorso formativo e l'ingresso nel mercato del lavoro”. Esempi di questa collaborazione virtuosa sono “il Labordì, i nostri Job Day, i Centri di orientamento al lavoro, l'impegno insieme alle scuole per accompagnare la crescita e l'ingresso nel mercato del lavoro” spiega Gualtieri. "Entrare nel mondo del lavoro non significa soltanto avere una retribuzione per delle prestazioni, ma è un passaggio fondamentale nel percorso per un'autonomia e per la dignità della persona - conclude - Per noi il lavoro è innanzitutto un grande elemento che dà dignità e piena cittadinanza alle persone e dobbiamo essere la capitale della buona occupazione".
(Adnkronos) - Svmposivm, brand ideato da Lea Gasparoli, giornalista di moda e critica gastronomica, compie 5 anni e festeggia con una collezione di panettoni esclusiva, per l’edizione del Natale 2025, prodotta da Mattia Ricci, vincitore del Gambero Rosso 2025 per il miglior panettone artigianale. Svmposivm riscrive il concetto di lusso mettendo insieme cibo, arte, moda e bellezza. Connessioni inedite tra mondi diversi, che rappresentano il made in Italy, racchiusi dentro la scatola di un panettone. Ma Svmposivm edizione limitata non è semplicemente un panettone. È la sintesi di un progetto, 'Rivoluzione Bellezza', ideato da Lea Gasparoli, che ha l’obiettivo di valorizzare e di tutelare l’identità e le tradizioni del nostro Paese, supportando i piccoli produttori, gli artigiani e le aziende di nicchia che rappresentano la qualità italiana e sono simbolo della nostra creatività. Ricerca, visione, cura del dettaglio, selezione e valore del lavoro sono i principi cardine della filosofia che c’è dietro alla realizzazione di Svmposivm, un prodotto che è la sintesi dell’eccellenza e della cultura italiana. A partire dal nome, che deriva dal greco antico συμπόσιον (sympósion) e che richiama storia e tradizioni conviviali ma che oggi, nell’accezione più moderna è sinonimo di cultura. Nel corso della storia del brand, sono state presentate diverse varianti del dolce simbolo del Natale e identitario della cultura gastronomica italiana, come il panettone con mandarino di Ciaculli e uva passa di Pantelleria, quello fragole e Champagne Rosé, a forma di cuore dedicato all’amore, o la versione salata con olio extravergine, olive taggiasche e capperi di Pantelleria. Ma il prodotto che rappresenta il brand è certamente il Panettone Tradizionale: nudo, senza glasse né arpelli, rigorosamente con lievito madre, arance siciliane candite artigianalmente e uvetta. Un panettone prezioso, di lusso, non per il prezzo ma per il valore del lavoro che c’è dietro, per la ricerca e la selezione delle materie prime che garantiscono un prodotto di alta qualità. Per la ricerca e per il lavoro di produttori e artigiani. Non solo per mettere a punto la ricetta ma anche per la costruzione del packaging, una scatola realizzata a mano, con chiusura a calamita e stampa a caldo in oro e platino, impreziosita da opere d’arte realizzate da artisti che creano, in esclusiva per i diversi progetti del brand, collezioni esclusive ispirate alla moda o all’arte contemporanea. "Sono convinta che oggi il vero valore sia la manodopera di eccellenza che diventa il cuore pulsante del mercato del lusso. È importante puntare su ricerca e artigianalità per realizzare un prodotto che rappresenti il valore della tradizione italiana e che al tempo stesso esprima il valore dell’estetica e dell’unicità, proprio della società contemporanea”, ha specificato Lea Gasparoli, ideatrice del progetto. Grandi pastry chef e nomi altisonanti del mondo della lievitazione hanno realizzato per Svmposivm il dolce simbolo del Natale. Per l’edizione 2025 sono due i laboratori deputati alla produzione del panettone Svmposivm: quello di Saint Vincent, del maestro pasticcere Mauro Morandin più volte premiato dal gambero Rosso per il miglior panettone Artigianale, che ha seguito la produzione di Svmposivm sin dal primo anno; e quello di Montaquila, di Fornai Ricci, dal 1967. E Svmposivm dà il benvenuto nel progetto a Mattia Ricci, terza generazione di Fornai Ricci, e vincitore del Gambero Rosso 2025 per il miglior panettone artigianale classico, e presenta il Panettone Classico, realizzato da Ricci Fornai per il brand per l’edizione 'Natale 2025': rigorosamente con lievito madre, arance di Ribera e cedro Diamante, canditi artigianalmente da Angelo Ricci, il papà di Mattia, uva sultanina, miele prodotto da apicoltori del parco nazionale d’Abruzzo, burro di centrifuga belga. Svmposivm racconta così i suoi cinque anni di storia attraverso una riedizione speciale delle opere che gli artisti hanno realizzato negli anni in esclusiva per il brand, scandita dalle creazioni dell’artista contemporaneo Marco Marciani, dell’illustratore di moda Aldo Sacchetti, dall’artista e illustratrice di moda Ludovica, della fashion designer e illustratrice di moda Maria Cristina Russo. E celebra la Festa e il Natale 2025 con una collezione a tiratura limitata, intitolata 'Grand Soirée', che sarà presentata nei prossimi giorni.
(Adnkronos) - “Come accade per tutti i materiali, anche la plastica sta affrontando una necessaria metamorfosi. Non c’è infatti alcun materiale che oggi possa ignorare la necessità di ridurre il suo impatto” sull’ecosistema. Per raggiungere questo obiettivo disponiamo di “due strategie fondamentali: la prima è la circolarità, la seconda è la capacità di avere un progetto per il fine vita della materia. In questo contesto, il design ha un ruolo molto importante perché può accompagnare i prodotti anche nella relazione con l'utilizzatore” e promuovere “questa operazione”. Con queste parole Frida Doveil, curatrice della mostra Oltreplastica, è intervenuta in occasione dell’evento inaugurale dell’esposizione, realizzata da ADI Design Museum con il supporto di Eni, main partner del museo, e con la presenza in mostra di Versalis con Novamont e Finproject. L’esposizione nasce per rendere evidenti tutte le possibilità che il design ha oggi a disposizione per compiere scelte responsabili quando utilizza la plastica. “La mostra si occupa verticalmente del tema della plastica. Questo materiale è infatti stato un alleato potentissimo dell'innovazione nel secolo scorso, da alcuni chiamato proprio ‘il secolo della plastica’ - aggiunge la curatrice, spiegando come l’arrivo del composto di sintesi “ha spinto verso il miglioramento delle performance anche di altri materiali. Oggi però, accanto alla performance funzionale, dobbiamo guardare anche alla performance ambientale. La plastica sta facendo questa operazione, ma forse è meno visibile rispetto ad altri materiali, anche perchè si tende a pensare che la plastica vada sostituita. Invece, a dover essere sostituita è l’idea che abbiamo di questo materiale. La mostra, con il neologismo ‘Oltreplastica’, vuole suggerire l'idea di questo cambio culturale: dobbiamo vedere la plastica per quello che è già diventata e per l'opportunità che ci dà di fare plastica in una maniera sostenibile e consapevole”. L’esposizione ha un ruolo importante anche nel promuovere una riflessione sul tema della sostituzione dei materiali: “Ogni nuovo materiale entra in campo imitandone un altro - conclude - presentandosi come una proposta migliore o in sostituzione di un materiale precedente. Qui, ad Oltreplastica, vogliamo invece guardare ai materiali in un'ottica diversa, ossia concentrandoci su ciò che ci può aiutare a usare quello che è plastico in una maniera alternativa. Collaborano dunque, in questo universo, anche forme della materia che non hanno a che fare con i polimeri - magari originate dal legno o dai batteri o, ancora, dai funghi - le cui prestazioni però sono simili a quelle dei polimeri. Questo è molto interessante”.