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(Adnkronos) - Commosso ricordo di Roberto Vecchioni per Peppe Vessicchio. Nel 2011 il cantautore per dirigere la sua 'Chiamami ancora amore' al Festival di Sanremo, che poi vinse quell'edizione, chiamò il direttore d'orchestra, che aveva già trionfato l'anno prima con Valerio Scanu. Prima a 'In altre parole', la trasmissione su La7 condotta da Massimo Gramellini, poi sui propri profili social, Vecchioni ha ricordato con affetto l'amico scomparso. "E chi se lo dimentica più quel Sanremo? Quella canzone, l'abbraccio... la prima persona che ho abbracciato sei stato tu. Ti stringevi così forte che mi eri entrato nel costato, e piangevo non solo di gioia ma anche di dolore - ricorda Vecchioni - È come se fosse sparita la musica, la nostra musica, con la tua risata da napoletano vero e geniale. Ti ricorderò così, con la bacchetta alzata a dipingere il cielo".
(Adnkronos) - “La formazione della classe dirigente è un percorso complesso: le competenze sono indispensabili, ma non bastano. L’università è nata per dare le competenze, ma una vera classe dirigente deve avere anche il senso di una missione che va oltre la tecnica, la capacità di convincere gli altri a perseguirla e il coraggio di andare controcorrente quando la direzione è sbagliata”. Lo ha dichiarato Giuliano Amato, professore emerito dell’università degli Studi di Roma La Sapienza e dell’Istituto Universitario Europeo che, in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico 2025/2026 dell’Universitas Mercatorum, l’università delle camere di commercio italiane del Gruppo Multiversity, ha tenuto la lectio magistralis sull’educazione come fondamento della democrazia. “Oggi - ha spiegato - molti di coloro che acquisiscono competenze non sentono più la responsabilità verso la comunità e preferiscono dedicarsi ad altro, dalle imprese alla finanza” Amato ha poi ricordato che “i grandi momenti storici nascono quando si fondono il saper fare e il finalizzarlo al benessere collettivo”, aggiungendo: “Ci sono stati tempi in cui i grandi personaggi sapevano trasmettere il senso di una missione agli altri. Dovremmo chiederci chi, oggi, ha ancora questa capacità”.
(Adnkronos) - "Due milioni di tonnellate raccolte e riciclate ogni anno confermano il valore ambientale e industriale della nostra attività. Ogni tonnellata di legno riciclato significa minori emissioni, risparmio di risorse e sostegno a una filiera che unisce imprese, istituzioni e cittadini nella sfida della sostenibilità. Visione, fiducia, fare sistema: sono parole chiave per un’economia sostenibile che rispetti l’uomo e l’ambiente”. Così Nicola Semeraro, presidente di Rilegno, consorzio nazionale che si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno, in occasione della partecipazione a Ecomondo 2025.