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(Adnkronos) - La Chiesa si prepara a dire addio a Papa Francesco, morto il 21 aprile 2025 a 88 anni, e si appresta ad avviare l'iter verso il Conclave che dovrà eleggere il nuovo Pontefice. Oggi il primo passo verrà compiuto dalla Congregazione dei cardinali, che indicherà la data dei funerali di Papa Francesco, deceduto alle 7.35 di ieri per un ictus cerebrale e successivo collasso cardiocircolatorio (il documento). Come prevede il testo liturgico, la cerimonia dovrebbe avvenire tra il quarto e il sesto giorno dalla morte. I funerali, quindi, si dovrebbero tenere tra venerdì 25 e domenica 27 aprile. I funerali del Papa saranno sabato? " Decideranno i cardinali", spiega il portavoce del Vaticano Matteo Bruni (la convocazione). Le esequie si svolgeranno secondo le regole che Francesco ha definito per tutti i Pontefici: esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo del Papa già dentro la bara aperta, eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere. La salma, nell'unica bara di legno e in quella interna di zinco, dovrebbe essere traslata nella Basilica di San Pietro nella giornata di domani. Il corpo del Papa defunto sarà esposto direttamente nella bara e "non più su un alto cataletto". Nella serata di ieri sono stati apposti i sigilli nell'appartamento del Papa a S. Marta e al terzo piano del Palazzo Apostolico vaticano che il Pontefice utilizzava sostanzialmente per l'Angelus. Nel testamento redatto il 29 giugno 2022 (qui il testo integrale), Bergoglio ha dato disposizioni precise per la propria sepoltura : "Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus". La tomba sarà realizzata in pietra ligure a ricordo delle radici dei nonni, spiega a Porta a Porta il cardinal Rolandas Makrickas, arciprete coadiutore della basilica di S. Maria Maggiore. "Mi ricordo - racconta il porporato - che nel 2022 a maggio ho avuto un'udienza col Papa e gli ho chiesto se avesse pensato alla sua tomba qui. Lui disse che di solito i Papi sono sepolti a San Pietro. Dopo una settimana la segreteria del Papa mi chiese di andare e il Pontefice mi disse: ‘So che devo essere sepolto alla Salus populi romani. Tu sei stato un profeta'. Sono stati proposti alcuni posti. Alla fine si è scelta la cappella Sforza. Venne a vedere e ufficializzò la scelta". "Lui ha voluto una tomba semplice. Voleva una sepoltura in terra con la croce portata da Papa. Una tomba con la pietra ligure" che riporta alle origini "dei suoi nonni", aggiunge il porporato. La Chiesa si prepara a scegliere il successore di Francesco. In queste ora, iniziano ad arrivare i cardinali che dovranno riunirsi nel Conclave. Secondo il testo liturgico, si svolgerà tra il quindicesimo e il ventesimo giorno dalla morte del Papa. Quindi, il Conclave si svolgerà tra il 5 e il 10 maggio per chiudersi solo con l'auspicata fumata bianca. La procedura prevede che i cardinali con meno di 80 anni si ritirino nella Cappella Sistina, che viene sigillata per garantire la segretezza del voto. Non possono avere contatti con l'esterno mentre si dedicano alle votazioni che seguono un rituale preciso. Chi sono i papabili? Sulla carta, sono 15 i nomi più gettonati. La lista può non essere esaustiva, e tra questi ci sono nomi più caldi di altri, su tutti gli italiani Parolin, Zuppi e Pizzaballa, il filippino Tagle e il congolese Ambongo Besungu, ma da questi nomi si parte in vista del Conclave. Oggi, intanto, si riunisce il Consiglio dei ministri che, a quanto si apprende, proclamerà il lutto nazionale. E con ogni probabilità saranno tre i giorno di lutto come già avvenuto per la scomparsa dell'ex premier Silvio Berlusconi dal 12 al 14 giugno del 2023. Il Cdm affiderà al Capo del Dipartimento della Protezione Civile il coordinamento delle attività e di tutte le strutture impegnate, così come avvenne nel 2005 in occasione dei funerali di Papa Giovanni Paolo II. "Ancora non c'è l'ufficialità della data del funerale quindi ci riuniremo fino alla fine dell'evento tutti i giorni alle 18 per fare il punto della situazione e gestire in sicurezza gli eventi. Ci saranno dei grandi numeri da gestire anche per la concomitanza con il giubileo degli adolescenti, a cui sono previsti ben oltre 100mila ragazzi. Al momento non abbiamo la stima dei fedeli che arriveranno per i funerali del Papa", dice il prefetto di Roma Lamberto Giannini. Per la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intanto, scontato il rinvio del question time, in programma mercoledì alle 16 in Senato, anche se l'ufficialità arriverà oggi con la capigruppo di Palazzo Madama. In vista poi dei funerali del Pontefice, che dovrebbero tenersi tra sabato e domenica, verrebbe rinviato anche il viaggio della premier in Uzbekistan e Kazakistan previsto dal 25 al 27 aprile.
(Adnkronos) - L’ingegneria economica è la disciplina che integra tecnica ed economia, fornendo strumenti necessari per effettuare adeguate scelte strategiche. Esplorare temi come la collaborazione tra pubblico e privato e il project financing, la valutazione degli investimenti e la gestione dei progetti, consente di affrontare le sfide economico-finanziarie promuovendo una mentalità orientata alla creazione di valore nella progettazione e nella realizzazione delle opere di ingegneria. Si tratta di temi molto cari al Consiglio nazionale degli ingegneri che, non a caso, ha dedicato una delle ultime monografie del suo organo ufficiale 'L’ingegnere italiano' al concetto di 'Valore'. Da queste premesse nasce la seconda Giornata nazionale dell’ingegneria economica organizzata dal Cni assieme ad Ance, in corso a Roma. I lavori sono stati preceduti dai saluti istituzionali. In rappresentanza del ministero della Giustizia è intervenuto il vice ministro Francesco Paolo Sisto. “Dal punto di vista istituzionale - ha detto - col partenariato pubblico privato si è voluto superare una dicotomia storica. Il pubblico e il privato, nell’ambito del rispetto delle regole, possono lavorare assieme per rea-lizzare l’interesse pubblico. Un tema fondamentale è quello della responsabilità. L’ingegnere, il progettista deve essere consapevole di questa responsabilità che va di pari passo con la crescita della complessità dell’attività di progettazione. Senza dimenticare, però, il tema della corretta distribuzione delle responsabilità”. “Siamo chiamati a governare - ha affermato Federica Brancaccio, presidente di Ance - una complessità crescente dettata da cambiamenti dirompenti che toccano l’economia mondiale, l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Per questo l’alleanza con gli ingegneri è fondamentale per garantire quell’approccio tecnico, economico-finanziario e ambientale, indispensabile per vincere queste nuove sfide”. “Ringrazio la nostra consigliera Ippolita Chiarolini - ha detto Angelo Domenico Perrini, presidente del Cni - per aver organizzato questa seconda Giornata dell’ingegneria economica, un tema relativamente nuovo ma di grande importanza . Oggi, date le attuali condizioni, per la realizzazione delle opere pubbliche è indispensabile il partenariato pubblico privato. Lavoriamo allo sviluppo della società attraverso delle soluzioni che rispettino il nostro ambiente, sebbene la situazione internazionale spinga a fare passi indietro. Si prenda la questione dei dazi che all’improvviso ci ha riportato molto indietro nel tempo. Proprio a causa del difficile contesto è necessaria un’azione unitaria di tutti i soggetti interessati. Consideriamo molto importanti anche i rapporti col mondo delle Università, in particolare su un tema a noi molto caro, quello della laurea abilitante sul quale la collaborazione da parte delle imprese è fondamentale. Occorre lavorare per far sì che la società diventi consapevole di tutto ciò”. I lavori sono stati introdotti dalla consigliera del Cni Ippolita Chiarolini: “In un contesto caratterizzato da risorse limitate e da una concorrenza intensa, l’ingegneria economica contribuisce a ottimizzare i processi e a migliorarne l’efficienza e l’efficacia. Questo il contesto che sta alla base di questo nostro evento che abbiamo avuto il piacere di organizzare assieme ad Ance. Al centro del nostro dibattito c’è il tema del Partenariato pubblico privato. Si tratta di un’operazione economica per una collaborazione di lungo periodo con risorse finanziarie reperite in misura significativa dal privato, per la quale la realizzazione e la gestione del progetto spetta alla parte privata, mentre il pubblico definisce obbiettivi e ne verifica l’attuazione. Il rischio operativo è allocato al privato. Una soluzione che diventa indispensabile, soprattutto a partire dall’attenuazione degli effetti del Pnrr e degli investimenti pubblici”. Fabio Corvo (presidente della Consulta degli ordini degli ingegneri della Sicilia), che ha condotto i lavori assieme ad Ippolita Chiarolini, ha presentato i dati del Centro studi del Cni relativi al project financing nelle gare per i servizi di ingegneria. Nel 2024 sono stati posti a base d’asta 1,9 miliardi di euro, laddove nel 2016 erano 1,8. Il picco si è registrato nel 2023 con 10,2 miliardi, dato però condizionato da una grossa gara per Roma Capitale. Nel 2024 l’85,5% delle gare sono state aggiudicate con procedura aperta, il 15,6% con procedura negoziata, lo 0,9% con quella ristretta. Nel 33% dei casi la stazione appaltante è risultata essere un Comune, nel 18,3% una Provincia, nel 11,9% una spa/srl, nel 25,7% altri soggetti pubblici. Sempre relativamente al 2024 l’ambito di progettazione principale è stato quello di impianti tecnologici-elettrici, termini, condizionamento, telecomunicazioni col 47,6%, al 29,3% edilizia e carpenteria, al 22,6% Direzione lavori-coordinamento sicurezza, al 20,2% impianti di pubblica illuminazione centrali e cabile di trasformazione. La prima sessione di lavoro di ieri è stata dedicata allo stato delle cose del Partenariato pubblico privato. Regina Genga (dirigente della Ragioneria Generale dello Stato) ha illustrato il portale del Partenariato pubblico privato, mettendo in evidenza alcune criticità, tra cui l’utilizzo disomogeneo del portale da parte delle varie aree geografiche del Paese. Piero Patrucco (vice presidente di Ance) ha rilevato che col venire meno del Pnrr diventa indispensabile il coinvolgimento di risorse private, quindi è fondamentale lo strumento del Partenariato pubblico privato. Per questo è necessario un cambiamento culturale di imprese, Pa e mondo finanziario a favore del ppp, perché bisogna vincere la diffidenza verso uno strumento poco conosciuto ma dalle grandi potenzialità. Purtroppo, ha sottolineato Petrucco, il correttivo del codice appalti è andato nella direzione opposta. Giampiero Fortunato (Anci), poi, ha trattato il tema della finanza di progetto (articolo 193) alla luce del correttivo del Codice appalti, soffermandosi su alcune problematiche tra cui la questione del diritto di prelazione. La seconda sessione è stata dedicata ad alcuni casi di successo di PPP. Jacopo Cosso (energy efficiency public sector A2A) ha illustrato un caso di efficientamento energetico. Giuseppe Argirò (amministratore delegato di CVA) si è soffermato sul concetto di scelta, spiegando che cos’è un piano strategico. Corrado Bina (amministratore delegato di Acinque Innovazione) ha illustrato il caso Ice Arena, un centro polisportivo di Varese. L’ultima sessione della giornata di martedì è stata dedicata alle prospettive del PPP. Sandro Catta (Consigliere del Cni) ha scandagliato le possibilità della collaborazione del pubbli-co e privato per la realizzazione degli impianti sportivi, anche alla luce dell’esperienza maturata con la Giornata Nazionale dell’Impiantistica Sportiva, evento organizzato dal Cni lo scorso anno. In particolare, Catta ha ricordato lo stato precario di molti impianti sportivi nel nostro Paese e, al tempo stesso, le grandi potenzialità economiche che possono generare, soprattutto in termini di indotto. Ha citato, come esempio, il caso dello stadio Emirates dell’Arsenal che, in termini di finanziamento della realizzazione, ha sfruttato proprio la collaborazione tra risorse pubbliche e private, al pari di altri casi italiani, come quello dello stadio della Juventus. A completare i lavori del martedì Carlo Napoleoni (Divisione Impresa Banca Iccrea) che ha portato il punto di vista del sistema bancario in tema di finanziamento dei progetti, Federico Merola (Amministratore delegato di Arpinge) che ha proposto l’ottica di un istituto composto da investitori di tipo previdenziale (Inarcassa, Cassa Geometri e Eppi) e Antonio Rigon (amministratore delegato di Sinloc) che ha sottolineato come il Correttivo al Codice appalti abbia creato ulteriore complessità.
(Adnkronos) - Il Giro d’Italia della Csr, l’evento itinerante de Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale, passa da Napoli e si fa vetrina del nuovo volto della città, per raccontare come sta cambiando e come cambierà. L’appuntamento è in programma giovedì 3 aprile alle 9.30 all’Università degli Studi di Napoli Parthenope, in via Generale Parisi 13. Il titolo della tappa è 'La collaborazione pubblico-privato per una nuova idea di città'. Nel corso della mattina verranno presentati progetti innovativi per il futuro della città, oggi al centro di un’importante riqualificazione urbana volta a ripensare i suoi spazi, dagli edifici alle piazze fino alle aree verdi, sia dal punto di vista energetico che da quello della vivibilità. “Per migliorare la vita di chi abita, studia e lavora nelle città è necessario ottimizzare le risorse e creare sempre nuove alleanze tra pubblico e privato - dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - Una città può diventare più sostenibile se adotta una visione inclusiva, responsabile, condivisa tra i diversi attori sociali”. Ad aprire i lavori della tappa saranno Filomena Buonocore, professore ordinario di organizzazione aziendale dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope; Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone; Luigi Lepore, Coordinatore del corso di laurea in Management Pubblico e Domenico Salvatore, Coordinatore del corso di laurea Economia Aziendale e Green Economy Università degli Studi Suor Orsola Benincasa. Entrambi gli atenei collaborano alla realizzazione della tappa, il cui programma è consultabile online sul sito del Salone dove è anche possibile iscriversi per partecipare. La parte centrale della tappa di Napoli del Giro d’Italia della Csr, coordinata da Filomena Buonocore e da Rossella Sobrero, riguarda i progetti innovativi in atto sul territorio. Uno di questi è 'La bella piazza', un progetto di co-gestione degli spazi pubblici avviato nel capoluogo partenopeo alcuni mesi fa con l’obiettivo di trasformare piazza Garibaldi, una delle principali piazze della città, in un luogo accogliente e inclusivo. L’iniziativa, partita dall’associazione Est(ra)Moenia che ha creato un’ampia alleanza tra cooperative sociali e associazioni, prevede l’affido all’Ats degli 8 chioschi che insistono nella piazza per realizzare iniziative sociali e commerciali, un servizio giornaliero di spazzamento e svuotamento cestini, la manutenzione del verde e delle aree giochi e sportive. E poi ancora l’istituzione di una Portineria di Quartiere, un presidio sociale di prossimità, ma anche eventi culturali, percorsi di animazione socioeducativa e altre attività per cercare di coinvolgere un pubblico sempre più ampio di persone. Oltre al Comune di Napoli sono coinvolti altri 40 soggetti pubblici e privati, che hanno dato vita a una forma innovativa di partenariato replicabile anche in altre zone di Napoli e in altre città italiane. Anche i Quartieri Spagnoli, altro luogo-simbolo di Napoli, sono al centro di un progetto di riqualificazione urbana che verrà presentato durante la giornata da parte di Foqus - Fondazione Quartieri Spagnoli, che all’interno dell’ex monastero cinquecentesco di Montecalvario, restaurato e rifunzionalizzato, ha realizzato un nido, scuole d’infanzia, primarie e secondarie, oltre a ospitare un centro di abilitazione rivolto a bambini, ragazzi, giovani con disabilità e alle loro famiglie e ad accogliere enti di formazione, imprese e attività produttive che hanno innescato un profondo processo di cambiamento di uno dei quartieri più difficili d’Europa. Il futuro di Napoli non ruota solo attorno alla riqualificazione urbanistica, ma anche all’applicazione delle nuove tecnologie al servizio della collettività. È il caso della convergenza tra droni, mobilità aerea urbana e logistica intelligente, che presto potrebbe trasformare Napoli in una delle città capaci di riscrivere il proprio futuro attraverso il volo. Anche in questo caso, i partenariati pubblico-privati (Ppp) sono la leva strategica scelta per accelerare le sperimentazioni e definire regole condivise. Le pubbliche amministrazioni, infatti, possono abilitare il cambiamento mettendo a disposizione infrastrutture, spazi urbani e strumenti normativi, mentre il settore privato porta competenze tecnologiche, capitale e capacità operativa. In questo modo, nel breve periodo, Napoli potrebbe avere un servizio di delivery medicale con droni in aree remote, test in zone a traffico limitato, controllo di infrastrutture critiche, attività di 'drone detection'. Il modello dei Ppp rappresenta un valore aggiunto, portato alla tappa partenopea del Giro anche dall’esempio della Cte - Casa delle Tecnologie Emergenti di Napoli Infiniti Mondi. Si tratta di un ecosistema di innovazione basato su tecnologie chiave come 5G, IoT, Intelligenza Artificiale, Blockchain e Realtà Aumentata/Virtuale. Questo progetto, guidato dal Comune di Napoli con il supporto di diversi partner, punta a creare sinergie tra istituzioni, imprese e cittadini per un futuro sostenibile e inclusivo. L'intervento si propone anche di esplorare il contributo delle tecnologie emergenti alla trasformazione sociale e alla competitività territoriale. La buona riuscita di qualsiasi processo di rigenerazione urbana passa anche dall'aumento di capitale culturale e ambientale. È il caso della rigenerazione che Officina Keller, fondata dall’architetto Antonio Giuseppe Martiniello, ha pensato per il Complesso Monumentale di Santa Caterina a Formiello in Porta Capuana. Il progetto pilota, che ha coinvolto principalmente l'ex Lanificio del Complesso, non ha riguardato solo il restauro, bensì ha tenuto in considerazione quanto la vita e la conservazione di un luogo dipendano fortemente dalle relazioni che lo abitano. Il Chiostro Piccolo dell'ex Lanificio è diventato così uno spazio espositivo, un laboratorio di cucina e un luogo di confronto tra artisti, associazioni e operatori locali. La stessa Officina Keller ha scelto di risiedere nel sottotetto di uno dei bracci del chiostro. Qui, oggi, giovani designer si interfacciano con artigiani, vecchi modi di produrre si confrontano con le nuove tecnologie, artisti contemporanei mettono a disposizione il loro sapere per attività sociali, grazie al lavoro di artisti e associazioni uniti da un importante obiettivo comune: la rigenerazione culturale della città. La rigenerazione culturale viene portata avanti con impegno anche dall’associazione Afc, American Friends of Capodimonte, una Fondazione di diritto americano costituita da industriali statunitensi amanti dell’arte e resa celebre in passato per la presidenza del direttore Riccardo Muti. L’attuale presidente onorario, Giovanni Lombardi, è il fondatore della prima 'sustaintech' in Italia, la Tecno Group, e nel 2021 ha lanciato in Borsa il Polo della Sostenibilità. Un esempio di imprenditoria illuminata, premiato nel 2021 dall’Università Bocconi per il suo mecenatismo, che ha regalato alla Questura di Napoli la stazione investigativa più innovativa d’Italia, finanziato la mostra 'Napoli a Parigi' al Louvre e donato alla città la Coppa Flora di Vincenzo Gemito e il ritratto di Carlo III di Borbone. Ad animare il confronto sui progetti, sulle sinergie e sulle ricondivisioni future di questi esempi saranno Maria Grazia Falciatore, capo di Gabinetto del Comune di Napoli; Giovanni Lombardi, presidente Tecno Group; Mariangela Contursi, direttore generale Spici - Società per l’Innovazione, la Cooperazione e l’Internazionalizzazione; Elena de Filippo, presidente Dedalus Cooperativa Sociale; Angelo Giuliana, direttore generale MediTech Competence Center; Felice Catapano, Director of Strategy Enav Group; Renato Quaglia, direttore generale Foqus Fondazione Quartieri Spagnoli e Antonio Martiniello, fondatore Officina Keller. A concludere la tappa di Napoli sarà Marco Esposito, professore ordinario Diritto del lavoro Università degli Studi di Napoli Parthenope. Il Giro d’Italia della Csr continua: il prossimo appuntamento è a Roma il 14 aprile 2025.