ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - "Ma quante dita ha Clara? Sei?". È questa la domanda che si sono fatti in molti dopo che Tv Sorrisi e Canzoni ha rilasciato la copertina della rivista dedicata al Festival di Sanremo, e in particolare ai 29 cantanti Big in gara. In poche ore, l'immagine è diventata virale sui social ma gli utenti si sono soffermati su un particolare. Clara, la cantante in gara alla kermesse canora con il brano 'Febbre', nella copertina appare seduta tra Massimo Ranieri ed Emis Killa. Ma il particolare è legato alla mano dell'artista: nello scatto, infatti, sembrerebbe che Clara abbia sei dita. Molti utenti hanno zoomato la foto, evidenziando il dettaglio e ironizzando sulla modifica effettuata. È chiaro che sia solo un errore di photoshop oppure un effetto ottico che unito al colore del vestito farebbe pensare che l'artista abbia qualche dito in più. Immediata la reazione di Clara, che sulla piattaforma X ha scritto divertita: "Raga giuro, ho cinque dita! Ma adorerei comunque". È successo un caso simile anche con Elodie. La cantante che si trova proprio accanto al conduttore del Festival di Sanremo, Carlo Conti, nella foto ufficiale diffusa da Tv Sorrisi e Canzoni appare con cinque dita, com'è giusto che sia. Ma in alcune versioni, sulla piattaforma X, gli utenti si sono divertiti a modificare la mano dell'artista romana aggiungendo due dita in più. Per richiamare anche la canzone che Elodie porterà sul palco del Festival di Sanremo, dal titolo "Dimenticarsi alle Sette". A risolvere il mistero ci ha pensato proprio Tv Sorrisi e Canzoni, che con un post pubblicato su Instagram ha scritto: "Clara ti volevamo rassicurare, nella copertina non ti abbiamo aggiunto neanche un dito! Scorrete la gallery per verificare da vicino che le dita sono sempre state cinque". Ed effettivamente basta scorrere il post per notare nel dettaglio che la mano di Clara ha solo cinque dita.
(Adnkronos) - L’installazione di un unico contatore di potenza superiore per condomini, dotato di un sistema di monitoraggio in tempo reale dei consumi per ogni appartamento. Puntando a ridurre i costi fissi, migliorare la trasparenza nella ripartizione delle spese e ottimizzare l’efficienza energetica. E' l'idea alla base del progetto 'EnergyTogether', del team D.D.D. composto da Damiano Colangelo, Daniele Belmonte e Daniele Iervolino, tre giovani professionisti di Apice (Bn), che si è aggiudicato il primo premio dell'Hackathon MiWa, evento organizzato nell’ambito del programma 'BeneventoBoost', e consistente in un percorso di incubazione presso 'Sei Sannio'. Hackathon MiWa ha coinvolto oltre 30 giovani talenti tra i 16 e i 35 anni, tra studenti, professionisti e startupper, supportati da un team di oltre 10 mentor e valutati da una giuria di oltre 15 esperti provenienti dai mondi scolastico, universitario e imprenditoriale. L’evento ha rappresentato un’occasione unica per valorizzare il talento locale e per far conoscere MiWa Energia come realtà impegnata nell’innovazione e attiva nel territorio sannita. La contaminazione di idee e competenze tra i partecipanti ha generato un impatto positivo per tutti, contribuendo a rafforzare il tessuto innovativo della comunità locale. Altri due progetti sono stati premiati con riconoscimenti speciali del valore di 1.000 euro ciascuno. Il primo, Cyclette MiWa, è stato sviluppato da Alessandro Mignone, Alessandro Agrella e Luca Corso, studenti del Liceo Scientifico Galilei-Vetrone di Benevento. Il progetto unisce efficienza energetica, attività fisica ed educazione al risparmio energetico, prevedendo l’installazione di cyclette innovative in ambienti come uffici, parchi e palestre per generare energia pulita mentre si promuove uno stile di vita sano. Il secondo, MiWa Buddy, è stato ideato da Antonio Di Dio, Gabriele Colantuoni ed Emanuele Crafa, tre giovani universitari Unisannio ed anche loro ex studenti del Galieli-Vetrone di Benevento. Questa soluzione si rivolge ai clienti MiWa più 'Smart', dando loro la possibilità di fornire assistenza e aiuto alla community MiWa, con il principio 'Customer helping customer', incentivati da una politica di sconti e incentivi per chi si adopera in prima persona. Michele Zullo, amministratore di MiWa Energia, ha espresso grande entusiasmo per il risultato dell’Hackathon: "Una giornata bellissima, durante la quale ho avuto modo di apprezzare le sette idee emerse durante i lavori, caratterizzate tutte da un elevato potenziale, segno che le conoscenze e le competenze dei nostri talenti possono trovare spazio anche sul nostro territorio. Poter toccare con mano l'importanza e la valenza di un'iniziativa come questa ci spinge a renderla un appuntamento fisso del panorama sannita". Carlo Mazzone, presidente di Sannio Valley, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa e il coinvolgimento dei partner, dichiarando: "È difficile raccontare quanto successo sabato. Vi invito per tanto a viverlo con noi durante i prossimi appuntamenti! I nostri partner hanno risposto prontamente alla chiamata e hanno dato il loro contributo più che attivo, sedendosi tra i banchi come mentor dei team o partecipando in giuria per la valutazione finale. Questa è Sannio Valley. Questi siamo noi!". Anche Mimmo Ialeggio, amministratore di 'Sei Sannio', ha condiviso la propria soddisfazione, affermando: "L’Hackathon, così come il programma 'BeneventoBoost', finanziato da Anci e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, è solo il punto di inizio di un percorso virtuoso frutto di co-progettazione con l'Amministrazione comunale, che vuole dare opportunità e sostegno concreto ai giovani innovatori ed imprenditori sanniti".
(Adnkronos) - “A livello mondiale, la sostenibilità è a un crocevia nuovo e molto critico. Credo che l'approccio pragmatico ed equilibrato che ha caratterizzato il nuovo piano (Esg ndr) di Cassa depositi e prestiti, in continuità con il piano precedente, sia quello corretto. Bisogna però essere credibili attraverso obiettivi fattibili ed effettivamente sostenibili. Questo si raggiunge con competenza, formazione e vicinanza. Cassa sta cercando di aiutare la piccola impresa, che spesso non ha la competenza per affrontare temi di questa complessità, ad inserirli nel proprio modo di pensare e nelle proprie scelte”. Così, Giovanni Gorno Tempini, presidente di Cassa depositi e prestiti (Cdp), intervenendo oggi a Milano al forum multistakeholder ‘Giovani, innovazione, sostenibilità’, svoltosi nella sede di Borsa Italiana e giunto alla sua terza edizione. Durante il forum sono stati trattati temi “di un'importanza straordinaria e di una complessità incredibile”, sottolinea il presidente. Sul tavolo, infatti, la transizione energetica e le sfide che la caratterizzano: “In Europa c'è una questione di capacità di investimenti e capacità di essere competitiva rispetto a due blocchi”, Stati Uniti e Cina, “Il tema della over-regulation sta oggettivamente rischiando di spegnere le luci, c'è un'ombra che incombe sul continente - sottolinea il presidente Tempini - La Corporate sustainability reporting directive (Csrd) ha un costo gigantesco. In Italia, negli ultimi anni, il credito alle imprese è diminuito di decine di miliardi. Se il tema della over-regulation viene appesantito in modo eccessivo, la linfa sul credito rischia di inaridirsi ulteriormente. E se non c'è crescita - aggiunge - sarà molto più difficile poter sopportare i costi di interventi e investimenti che devono essere fatti e messi in cantiere con urgenza”. Inevitabile un passaggio sull’innovazione tecnologica e sul ruolo da game changer dell’intelligenza artificiale: “È un elemento che da un lato affascina e dall'altro è inquietante dal punto di vista, per esempio, della sostenibilità ambientale e delle possibili implicazioni che può avere sulle nostre vite. Io rimango un positivo - fa sapere Tempini - tutte le volte che c'è stato un cambiamento tecnologico importante nella storia dell'umanità ha portato scossoni, ma alla fine siamo stati tutti meglio”. Infine, il presidente di Cassa depositi e prestiti si focalizza sull’importanza di rendere i temi Esg accessibili a tutti: “I temi Esg devono tenere conto delle ripercussioni sulle persone. Dobbiamo lavorare tutti insieme perché non diventino temi elitari”, le sue parole.