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(Adnkronos) - In occasione della X edizione della Settimana Anticontraffazione 2025, si è svolto, oggi, il convegno “Educazione digitale: come minori, genitori e docenti possono difendersi dalla contraffazione”. Dall’indagine commissionata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy al Moige-Istituto Piepoli e condotta a metà anno 2025 su 2.123 studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, solo il 30% dei ragazzi italiani tra gli 11 e i 17 anni riesce a dare una corretta definizione di merce contraffatta, mentre il 33% non ha alcuna percezione del falso. Tali dati, che fotografano un fenomeno sempre più diffuso, evidenziano quanto sia fondamentale rafforzare l’educazione dei minori sui rischi della contraffazione, promuovendo un consumo responsabile e consapevole. Proprio con questo obiettivo, il Moige, Movimento Italiano Genitori, in collaborazione con l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Mimit, promuove costantemente iniziative formative per ragazzi, genitori e docenti, puntando a promuovere la conoscenza dei rischi della contraffazione, con particolare riguardo all’ambiente digitale e al consumo consapevole. La contraffazione è un fenomeno percepito dagli adolescenti in modo parziale o superficiale e ben il 33% non ha alcuna percezione del falso. I ragazzi ne intuiscono i tratti principali ma non sempre sono consapevoli delle conseguenze reali. L'idea diffusa è che i prodotti falsi siano facilmente reperibili e riguardino tutti i settori (73%) ma soprattutto abbigliamento, accessori e tecnologia. La percezione, però, tende a ridurre la contraffazione a una questione di "costo minore" o "imitazione innocua" (13%), senza cogliere a fondo gli aspetti legali, i rischi per la salute e per la sicurezza. Alla domanda se si tratti di un fenomeno circoscritto al nostro Paese, la maggior parte degli adolescenti (70%) riconosce che la contraffazione è diffusa a livello globale. È possibile reperire i prodotti contraffatti sia offline che online (50%), con internet che rappresenta uno dei principali canali di accesso. Gli adolescenti dichiarano di imbattersi frequentemente in offerte sospette sui siti di e-commerce e sui social media, spesso a prezzi troppo bassi per essere prodotti originali (46%). Molti ragazzi ammettono di non avere strumenti adeguati per distinguere un prodotto autentico da uno falso, soprattutto sulle piattaforme online. Quando si parla di conseguenze, i giovani citano soprattutto la scarsa qualità e la minore durata del prodotto (67%). Più rari sono i riferimenti ai rischi legati alla salute e alla sicurezza o ai danni economici per le imprese e i lavoratori. Il 25% dichiara che non c’è alcun rischio. La dimensione legale è ancora meno conosciuta: solo una minoranza sa che acquistare merce contraffatta può comportare sanzioni anche per il consumatore. Il 35% coloro che ritengono che l'acquisto di un prodotto contraffatto sia solo un comportamento scorretto. Tra le attività di prevenzione del fenomeno, il 37% degli adolescenti indica il controllo delle recensioni online come principale attività di tutela, superando il controllo diretto di siti o venditori rispetto alla precedente rilevazione del 2023. L'e-commerce e i social network sono oggi tra i principali veicoli di diffusione dei prodotti contraffatti, soprattutto tra i ragazzi. Online si tende ad acquistare principalmente abbigliamento (66%) o tecnologia (20%), ma anche cosmetici (16%) e persino cibo (6%). Molti adolescenti (in maggioranza con genitori) si imbattono in offerte sospette. Gli store ufficiali sono ancora il percorso preferito (50%), ma molti si affidano a motori di ricerca e link offerti da influencer (9%). Una volta terminato l'acquisto, sono soprattutto problemi tecnici (41%) ad allertare sul sospetto, ma in molti (19%) ammettono di utilizzare il prodotto anche se contraffatto. Emerge anche una quota di “vergogna”, un decimo degli intervistati preferisce non dire a nessuno di essere stato truffato. La maggioranza compra online per “fare l'affare” (35%), risparmiare tempo (27%) e avere maggior scelta (40%). Al netto di quanti (non pochi) acquistano, di proposito, merce contraffatta, la maggioranza si imbatte in truffe inattese. I contraffattori sfruttano strategie sempre più sofisticate che combinano ingegneria informatica e manipolazione psicologica. Si tratta di tecniche diffuse ma non troppo note ai giovani (solo 3 su 10 dichiarano di conoscerle a sufficienza). Il 72% non conosce le strategie dei contraffattori. Il convegno, che ha visto la partecipazione del Capo di Gabinetto del Mimit, Federico Eichberg e del cofondatore e direttore generale del Moige, Antonio Affinita, ha visto gli interventi di: Livio Gigliuto, presidente Istituto Piepoli; Andrea Tognoni, Case Handler Protection of minors online- DG Connect della Commissione europea; Antonio Natali, Direttore dell’Ufficio di Gabinetto Ministero dell’Istruzione e del Merito; Eva Spina, Capo Dipartimento per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie Mimit e Presidente del Comitato consultivo per l’alfabetizzazione mediatica e digitale; Roberto De Vita, Commissario Capo della Polizia di Stato – Servizio Polizia Postale e per la sicurezza cibernetica, Metis di Meo, autrice ed attivista per i diritti umani e Fabrizio Politi, influencer.
(Adnkronos) - “L’obiettivo del progetto Si.in.pre.sa. (Sicurezza, informazione, prevenzione, salute) è quello di arrivare al maggior numero di luoghi di lavoro. In Italia ci sono 3 milioni e 700 mila realtà produttive e amministrative, tra industria, commercio, agricoltura e terziario, ed è all’interno di queste che si misura la capacità di prevenire i rischi da infortunio e di malattie professionali. Decentrare le iniziative dell'Inail è fondamentale per arrivare il più vicino possibile ai luoghi in cui lavoratori e imprese organizzano la propria attività, tenendo sempre conto dell'articolo 1, che regola la qualità del lavoro, della sicurezza e della salute”. Lo spiega il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza Inail, Guglielmo Loy, all’evento organizzato dall’Istituto in occasione della Settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro promossa dall’Eu-Osha, di cui l’Istituto è focal point per l’Italia. L’evento è stato dedicato alle nuove strategie per la sicurezza nei luoghi di lavoro e ad alcuni dei più recenti progetti di ricerca ad alto tasso tecnologico sviluppati dai ricercatori Inail. “Si tratta di un’iniziativa che ha anche un valore simbolico. l'Inail esce dalle proprie sedi e va laddove si lavora, si produce e dove si mettono in campo le misure di prevenzione - aggiunge Loy - attraverso suggerimenti, consigli e l’illustrazione delle opportunità e dei finanziamenti che Inail mette in campo per la formazione, per la prevenzione e per l'innovazione tecnologica”.
(Adnkronos) - "Sono fiducioso che ci sia una reale e consistente inversione di tendenza o quantomeno un incremento di attenzione da parte dei nostri governanti sul tema dei rischi naturali, ambientali ed antropici ed in particolare sul cosiddetto dissesto idrogeologico". Così Domenico Calcaterra, responsabile scientifico Fondazione Return (collegamento), intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "La nostra fondazione è un ecosistema che da tre anni si occupa in maniera continuativa, nell'ambito delle misure finanziate dal Pnrr, di rischi - spiega - Partiamo dalla trattazione delle singole tipologie di pericolosità, gli esempi sono quelli classici per il nostro paese che purtroppo risente degli effetti della quasi totalità delle pericolosità naturali ed antropiche, pensiamo a frane, alluvioni, terremoti, eruzioni, il degrado ambientale nelle sue varie forme, ad esempio l'inquinamento, per creare dei modelli, tenendo ben presente quanto sta accadendo sotto i nostri occhi e quello che potrebbe nei prossimi anni e nei prossimi decenni accadere in termini di cambiamento climatico". "Il nostro obiettivo è quello di fornire al Paese degli strumenti che, aggiornati allo stato dell'arte, possano servire a migliorare la gestione dei rischi intervenendo con delle soluzioni più adeguate, più efficaci", conclude.