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(Adnkronos) - E' stato identificato dalla polizia postale l'autore delle minacce social alla figlia di Giorgia Meloni. Si tratta, apprende l'Adnkronos, di un professore di un istituto superiore campano situato nel Nolano. Nel commentare l'accaduto, il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva preannunciato che il dicastero, "attraverso i suoi organi competenti, sanzionerà quanti per i loro atti non sono degni di far parte della nostra scuola". Dopo le minacce alla figlia della premier alla quale l'utente poi identificato ha augurato "la sorte della ragazza di Afragola", un nuovo tweet choc ha colpito le figlie del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. Commentando il post del titolare del Viminale che stigmatizzava l'attacco alla figlia della premier, un utente ha scritto: "Vedi che anche voi rubate i soldi e il cibo dei nostri figli. Quindi confermo l'augurio, anche ai tuoi", aggiungendo i nomi delle due ragazze. "Le minacce contro la figlia di Giorgia Meloni sono feroci ed ignobili. Fanno parte del progressivo imbarbarimento di un linguaggio fatto di espressioni di odio che ormai non si fermano nemmeno davanti a una minore innocente", aveva scritto Piantedosi. "Questo non è scontro politico. Non è nemmeno rabbia. È qualcosa di più oscuro, che racconta un clima malato, un odio ideologico, in cui tutto sembra lecito, anche augurare la morte a un figlio per colpire un genitore. Ed è contro questo clima violento che la politica, tutta, dovrebbe sapersi unire. Perché esistono confini che non devono essere superati mai. E difenderli è una responsabilità che va oltre ogni appartenenza", ha scritto sui social la premier Meloni. Su X oggi Fratelli d'Italia ha riportato l'immagine di un post su Instagram, da parte di un utente che, si legge, "lavora presso il Miur", in cui si augura "alla figlia della Meloni la sorte della ragazza di Afragola". "Orrore", il commento di FdI. "Che qualcuno arrivi ad usare parole così terribili nei confronti di una bambina è qualcosa che dovrebbe fare riflettere sul clima di odio che si continua ad alimentare contro Giorgia Meloni e il suo Governo. Tutto questo, oltreché spaventoso, è inaccettabile", scrive Fratelli d'Italia. "Quanto dobbiamo ancora sopportare? Fin dove dobbiamo arrivare? Rispetto a questa ignobile barbarie, tutto lo sdegno possibile! La condanna sia unanime e forte. A mia sorella Giorgia e a mia nipote giunga il mio più affettuoso e protettivo abbraccio". Così Arianna Meloni in un post. ''Ho letto quello che hanno scritto sulla figlia del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. E' una cosa veramente incredibile. E, soprattutto, prendersela con una bambina è da vigliacchi. Sono inorridito - dice il vicepremier Antonio Tajani parlando a margine del Congresso nazionale dei giovani azzurri - Lo dico da padre e da nonno. Sono inorridito dal fatto che qualcuno possa aver pensato una cosa del genere. Sono solidale con il presidente del Consiglio, la sua famiglia e mi auguro che a nessun altro venga in mente di scrivere cose del genere''. Solidarietà da Matteo Salvini, leader della Lega, vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che scrive sui social: "Parole aberranti e violente. Minacce ignobili, vergognose, schifose. Piena solidarietà a Giorgia Meloni. Un abbraccio a lei e alla piccola Ginevra". Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità, sottolinea: "Oltre ai profili di altra natura, sui quali siamo certi che le autorità competenti interverranno con il massimo rigore, è sconvolgente un livello di odio così disumano da riversarsi su una bambina, così sfrontato da essere esibito sui social, così immotivato da scagliarsi contro una leader che sul dramma della violenza sta mettendo tutto il proprio impegno personale e politico. Magari gli autori di post come quello ‘dedicato’ alla figlia di Giorgia Meloni sono fra quelli che ogni giorno vorrebbero impartirci lezioni di rispetto, o insegnarlo ai nostri figli? Bene ha fatto il collega Valditara ad assicurare provvedimenti esemplari. Solidarietà alla presidente Meloni e alla sua famiglia”. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, sottolinea in una nota che "le minacce sui social nei confronti della famiglia di Giorgia Meloni sono un atto di barbarie, un attacco vile e miserabile verso una bambina. Urgono vigilanza e censura da parte di tutto il corpo istituzionale e di tutto l’arco parlamentare. Ogni silenzio al cospetto di tale violenza equivale a una conclamata complicità. Al Presidente del Consiglio va la mia solidarietà e quella di tutto il ministero della Cultura". "Augurare alla piccola Ginevra, figlia del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, la stessa sorte della ragazza di Afragola è un atto vile e vergognoso. Si tratta di un episodio da condannare con fermezza, che dovrebbe soprattutto farci riflettere sul clima d’odio ingiustificato verso questo governo. Un odio che, per motivi ideologici, utilizza la violenza come strumento di comunicazione. L’odio politico non dovrebbe mai arrivare a tanto. Esprimo tutta la mia vicinanza a Giorgia”, le parole del presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Orrende e inaccettabili le minacce sui social ai figli di Meloni e Piantedosi, cui va la nostra solidarietà per le intimidazioni ricevute - dichiara in una nota la segretaria del Pd, Elly Schlein - Il confronto politico e la critica non devono mai, in un Paese democratico e civile, trascendere in odio e minaccia, in intimidazione personale o familiare". "Purtroppo sono passato anche io per orribili e inaccettabili minacce ai figli: un imbarbarimento che non auguro a nessuno. Piena solidarietà a Meloni e a Piantedosi", scrive sui social Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle. "Solidarietà e vicinanza a Giorgia Meloni per la minaccia social rivolta alla figlia Ginevra" esprime Angelo Bonelli, deputato Avs e co-portavoce di Europa verde. "Quel post è ripugnante, non si può far finta di nulla e lo condanno senza alcuna esitazione. Raccolgo l’invito della premier affinché lo scontro politico non superi il limite del rispetto e non degeneri nell’odio e nella violenza. Questo riguarda tutti", si legge in una nota di Bonelli. "Alcuni giorni fa - ricorda - Fratelli d’Italia, sui propri canali social, ha pubblicato la mia foto con il titolo 'Fuori i ladri di case', facendo intendere che io fossi un ladro di case; per questo ho ricevuto minacce che ho denunciato in aula. Il 7 ottobre 2024, il quotidiano Il Tempo, che oggi denuncia il macabro e ripugnante post, mise in prima pagina una foto segnaletica dei leader di Pd, M5s e Avs, compresa la mia, indicandoci come complici dell’attentato terroristico del 7 ottobre 2023 da parte di Hamas". "La critica politica dura è legittima; l’odio e l’incitamento alla violenza vanno fermati e condannati subito", conclude Bonelli. Da Carlo Calenda, leader di Azione, "vicinanza e solidarietà senza indugio al presidente del Consiglio e alla sua famiglia per le infami minacce ricevute. Allo stesso tempo un pensiero commosso anche ai familiari di Martina Carbonaro colpiti da un dolore senza pari".
(Adnkronos) - Per favorire il ritorno dei ricercatori e dei professionisti in Italia "cerchiamo di dare loro ragioni per tornare, perché il fatto di andare a contaminare le proprie conoscenze, a condividere i propri saperi all'estero è una cosa positiva. Almeno io la considero una cosa positiva, visto che tutte le volte che l'ho visto succedere ho visto tornare persone molto arricchite. Però devono tornare. Quindi il nostro dovere è quello di creare un ambiente, una condizione di capitale umano e infrastrutturale che sia accogliente e dia loro la voglia di tornare". Lo ha detto Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, in una video intervista trasmessa alla sedicesima edizione del Festival del lavoro, in corso ai Magazzini del cotone a Genova. "E questo noi lo stiamo facendo -ha continuato Bernini- con degli investimenti importanti sulle infrastrutture di ricerca, perché i ricercatori seguono le infrastrutture di ricerca, sono come le rondini, seguono i progetti di ricerca in qualsiasi parte del mondo. Noi stiamo investendo tanto capitale, abbiamo cominciato con 11 miliardi, parte del Piano nazionale di ripresa e resilienza e parte di fondi nostri, domestici, proprio in infrastrutture di ricerca su temi molto innovativi, come il supercalcolo, le tecnologie quantistiche, la mobilità sostenibile, i farmaci a tecnologia Rna, quindi life science, biofarma, agritec, agricoltura tecnologica, subacquea, biodiversità, contrasto alla perdita di biodiversità". Secondo Bernini, "questi sono i temi del futuro e solo creando infrastrutture che studiano, elaborano e creano comunità scientifica intorno ai temi del futuro si consente ai ricercatori di tornare, si dà loro una ragione per tornare", ha concluso il ministro. Sulla distanza tra mondo della formazione e mondo del lavoro, e su come agire "non esiste una ricetta magica. Quello che noi stiamo cercando di fare è prima di tutto lavorare sull'orientamento, il più precocemente possibile. Fare orientamento a partire dalla scuola, a un livello, il più precoce possibile, spiegando che cosa sono le nuove tecnologie, come possono essere utilizzate, come ci si può formare sulle discipline scientifiche, su quelle umanistiche, dando loro la possibilità di identificare da subito un'idea, quantomeno un'idea di percorso. Poi, ed è fondamentale, interfacciarsi con i territori e con le imprese, con le imprese intese in senso lato, cioè con tutti i potenziali destinatari del lavoro, del capitale umano che noi stiamo formando". Lo ha detto Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, in una video intervista trasmessa alla sedicesima edizione del Festival del lavoro, in corso ai Magazzini del cotone a Genova. Secondo il ministro, "quindi, quello che l'università deve fare, e sta facendo, ma che forse non ha fatto abbastanza in passato, è quello di formare la qualità della propria offerta sulla base della richiesta del mercato del lavoro, del mercato di un'impresa che sta crescendo moltissimo sotto il profilo tecnologico e innovativo. Fare, quanto possibile, una combinazione, un collegamento tra quello che si sta studiando e quello che il mercato del lavoro chiede", ha sottolineato. E per Bernini "poi ci sono discipline umanistiche che non hanno un mercato del lavoro, quello è un altro tema, però anche su quelle si applicano nuove tecnologie: la papirologia, per esempio, disciplina umanistica per definizione, o l'archeologia, sono stati stravolti dall'intelligenza artificiale, dalle nuove tecnologie". "Quindi anche su quello bisogna creare un contenuto di offerta formativa che sia sempre agganciato al principio di realtà e soprattutto sufficientemente flessibile per governare i processi di cambiamento, accompagnare e governare i processi di cambiamento, che sono velocissimi", ha concluso il ministro. GenL è un bellissimo progetto che abbiamo fatto insieme al Consiglio nazionale dell'ordine dei consulenti del lavoro, che ringrazio, perché ha proposto a tutti i livelli la gamification, cioè il learning by gaming, che è molto interessante perché giocando, divertendosi, si creano dei percorsi formativi che rimangono più impressi nella memoria. A tutti i livelli, partendo dalla legalità fino alla sicurezza sul lavoro, possono essere applicati a qualsiasi ambito. Noi puntiamo e investiamo moltissimo su questo, non solamente come università, ma anche a livello di formazione superiore, di formazione tecnica, professionale, perché abbiamo visto che il modello funziona. Diverte, funziona e crea una cultura della legalità e del lavoro orientata nella direzione giusta". Lo ha detto Anna Maria Bernini, ministro dell'Università e della Ricerca, in una video intervista trasmessa alla sedicesima edizione del Festival del lavoro, in corso ai Magazzini del cotone a Genova.
(Adnkronos) - "Il cambiamento climatico con i suoi effetti, tra cui ad esempio l'estremizzazione climatica e quindi l'aumento di fenomeni meteorologici intensi oppure l’innalzamento dei mari e anche dell'erosione costiera, impatta a 360 gradi su tutti quelli che sono i nostri sistemi. Il sistema nautico che vive tramite un legame estremamente stretto con quelli che sono tutti i sistemi legati a mare e atmosfera per questo sente fortemente quelli che sono i cambiamenti sia dal punto di vista meteorologico che dal punto di vista climatico”. Così Serena Giacomin, fisica, climatologa e direttrice scientifica dell'Italian Climate Network, a margine della tavola rotonda “La rotta del valore – dialoghi sul clima che cambia e sulla cultura della sostenibilità”, promossa da Generali presso l’Arsenale e tenutasi nell'ambito del Salone nautico di Venezia. (Video) “I dati climatici possono essere d’aiuto nel momento in cui si ha a che fare con fenomeni meteorologici estremi con sempre maggior frequenza - prosegue Giacomin - Dunque è importante imparare a dare valore a questi dati e riconoscere il loro significato. Non farlo va ad aumentare quella che è la nostra vulnerabilità e la nostra esposizione al rischio”. (Video)