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(Adnkronos) - Diffondere una cultura della sicurezza strutturata, inclusiva e condivisa: è questo l’obiettivo del seminario “La cultura della sicurezza nei cantieri”, che si è svolto oggi presso la Sala Biagi di Palazzo Lombardia. Promosso dalla Consulta Regionale Ordine Ingegneri Lombardia (CROIL) in collaborazione con l'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, l’evento rappresenta un momento cruciale per riaffermare che la prevenzione non è un solo obbligo, ma una responsabilità collettiva e un investimento sul futuro. Ad aprire i lavori è Carlotta Penati, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Milano, che pone l’accento sul nesso profondo tra sicurezza e formazione culturale: “Parlare di sicurezza significa parlare di cultura. Una cultura che si costruisce nel tempo, che si educa e si trasmette. È questo il cuore del nostro impegno come Ordini professionali”. Un passaggio fondamentale in questa direzione è rappresentato dalla recente Legge 21 del 17 febbraio 2025, che introduce nei programmi scolastici l’insegnamento obbligatorio della sicurezza all’interno dell’educazione civica. “È un momento storico – afferma Penati – perché la sicurezza entra nella formazione del cittadino, diventando patrimonio comune e non più materia solo tecnica”. Al seminario partecipano figure di primo piano delle istituzioni e dell’amministrazione pubblica: Massimiliano De Rose, presidente di CROIL; Silvia Sardone, europarlamentare e consigliera comunale; Marco Alparone, vicepresidente e assessore regionale al Bilancio; Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia; Marco Granelli, Assessore alla Opere pubbliche, Cura del territorio, Protezione civile del Comune di Milano; Daniela Caputo, consigliera della Città Metropolitana; e Calogero Turturici, comandante dei Vigili del Fuoco di Milano. Al centro della giornata, anche le sfide e le opportunità offerte dai cantieri 4.0, con l’introduzione di sensoristica intelligente, dispositivi indossabili, digital twin, realtà aumentata e sistemi predittivi. Ma non solo tecnologia: ampio spazio è dedicato anche alla formazione inclusiva per i lavoratori stranieri, attraverso strumenti multilingua, visivi e realmente accessibili. “La sicurezza non è fatta solo di regole – conclude Penati – ma di comportamenti, visioni e scelte quotidiane. Se non è comprensibile, accessibile e concreta, non è reale. E in questo, il mondo dell’ingegneria ha un compito essenziale”. L’evento coinvolge anche gli Ordini degli Architetti e dei Geometri, a conferma della dimensione trasversale della sicurezza nei luoghi di lavoro. Una giornata di confronto, formazione e consapevolezza per ricordare che la cultura della sicurezza si costruisce insieme, ogni giorno, dentro e fuori dai cantieri.
(Adnkronos) - L’Università UniCamillus annuncia l’apertura dei bandi di ammissione per l’anno accademico 2025/2026 relativi ai corsi di laurea triennale per le Professioni sanitarie in lingua inglese e in lingua italiana. La sede di riferimento è quella di Roma. Possono partecipare alle selezioni i diplomati delle scuole superiori. I corsi di laurea triennale erogati in lingua inglese presso l’Università UniCamillus (sede di Roma) sono: Infermieristica; Fisioterapia; Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia. Per accedere, è necessario presentare la propria domanda online tramite il portale Gomp (https://unicamillus-studenti.gomp.it/Login/Index?ReturnUrl=%2f) entro le ore 13:00 dell’11 luglio 2025. Ogni candidato potrà indicare fino a tre preferenze, pagando una sola quota di iscrizione. La prova di ammissione in lingua inglese si svolgerà giovedì 17 luglio 2025. I risultati verranno pubblicati sul sito ufficiale dell’Ateneo entro il 22 luglio. Nel caso in cui il corso scelto come prima opzione risultasse già completo, il candidato verrà preso automaticamente in considerazione per la seconda o terza scelta indicata, secondo l’ordine di preferenza e la disponibilità dei posti. I corsi di laurea triennale in lingua italiana che fanno parte dell’offerta formativa di UniCamillus (sede di Roma) sono: Ostetricia; Tecniche di Laboratorio Biomedico. Le modalità di iscrizione, scadenze e svolgimento della prova sono identiche a quelle dei corsi in inglese: la domanda va presentata entro le ore 13 dell’11 luglio 2025, esclusivamente tramite il portale Gomp, e l’esame si terrà in italiano il 17 luglio. I risultati saranno resi noti sul sito dell’Ateneo entro il 22 luglio 2025. Anche in questo caso, è possibile indicare una seconda preferenza pagando una sola quota di iscrizione. Per tutti i corsi di laurea triennale – in italiano e in inglese – la selezione consisterà in una prova svolta in modalità home-based, comodamente dal proprio pc. Sarà composta da 60 domande a risposta multipla da completare in 60 minuti. Gli argomenti spaziano dalla logica alla cultura generale, dalle scienze di base (biologia, chimica, fisica, matematica) fino a temi umanitari e sociali in linea con la missione etica dell’Ateneo. Per maggiori dettagli, è possibile consultare la pagina del sito dell’Ateneo dedicata ai bandi o scrivere all’indirizzo email infocenter@unicamillus.org. L’apertura dei bandi per i corsi di laurea per le professioni sanitarie arriva in concomitanza con la pubblicazione dell’ultimo Report Almalaurea, che ha premiato l’Università UniCamillus come Ateneo che riesce a coniugare ottima didattica, piena soddisfazione degli studenti e futuro lavorativo concreto e di successo. Tra i dati più eloquenti, citiamo l’89,5% degli studenti che conclude il percorso universitario nei tempi previsti, un dato nettamente superiore alla media nazionale. Ancora, l’84,3% dei laureati riesce a trovare lavoro entro un anno dalla laurea, percependo uno stipendio iniziale più alto rispetto alla media. Inoltre, il 95,2% degli studenti si dichiara soddisfatto del proprio percorso universitario, apprezzando in particolare la qualità delle strutture e il rapporto armonioso con i docenti. Da segnalare anche la notevole presenza di studenti internazionali, che è il doppio rispetto alla media nazionale, a testimonianza del crescente prestigio dell’Ateneo a livello globale.
(Adnkronos) - “Nell’accingermi a partecipare a Ecoforum per raccontare della nostra filiera circolare per “l’industria pulita” ho avuto l’opportunità, grazie all’indagine IPSOS, di raccogliere le percezioni dei cittadini, poco ottimistiche rispetto alle performance dell’Italia circolare. Lo sottolinea Riccardo Piunti, presidente del Conou ricordando come "gli Italiani, ad esempio, ritengono mediamente che circa il 50% dell’olio minerale usato sia destinato a combustione, molti pensano che la raccolta del rifiuto sia un compito del meccanico vicino di casa, che il processo complessivo sia affidato a singole aziende specializzate senza un coordinamento; addirittura, un 6% pensa che l’olio usato finisca in fogna". Piunti aggiunge che "credono tuttavia che, quando si rigenera, l’olio sia mediamente di buona qualità dando credito alla tecnologia e non all’organizzazione. Vorrei, al contrario, che fossero informati e fieri dei risultati del nostro Paese, consci del ruolo del modello consortile che porta a raccogliere l’olio a titolo gratuito e rigenerare tutto". "La coscienza dei buoni risultati - conclude - aiuterà il conseguimento di ulteriori traguardi che potranno essere raggiunti, nelle filiere più diverse, solo con il contributo informato di tutti".