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(Adnkronos) - Un nuovo video diffuso dal Dipartimento della Pubblica sicurezza dello Utah mostra il sospetto dell'omicidio di Charlie Kirk mentre corre sul tetto di un edificio scolastico e si dirige successivamente verso un'area boschiva, dove le autorità hanno poi ritrovato l'arma del delitto. Nel filmato, il sospetto appare prima nell'angolo in alto a sinistra del tetto, quindi si sposta dietro una parte sopraelevata dell'edificio e raggiunge l'angolo opposto, per poi calarsi da alcuni metri sul prato, lasciando impronte di mani, possibili tracce di dna, e di scarpa. Gli investigatori ritengono che indossasse scarpe da ginnastica, ha precisato il commissario del Dps, Beau Mason, in una conferenza stampa. Dopo essere sceso, il sospetto attraversa un prato vicino a un parcheggio e si rifugia nella zona boschiva dove è stata rinvenuta l'arma. L'Fbi ha diffuso ieri le foto del presunto assassino e ha offerto una ricompensa di 100mila dollari a chiunque abbia informazioni che possano condurre al suo arresto. "Chiediamo al pubblico di aiutarci a identificare questa persona d'interesse", la richiesta dell'Fbi. I federali hanno quindi fatto sapere che è stato ritrovato un ''fucile ad alta potenza'', che si ritiene sia l'arma usata per uccidere l'attivista. Nel corso di una conferenza stampa, l'agente speciale responsabile dell'ufficio locale dell'Fbi di Salt Lake City, Robert Bohls, ha spiegato che l'arma è stata ritrovata in una zona boschiva vicina all'università dello Utah dove Kirk è stato assassinato. "Abbiamo recuperato quella che riteniamo essere l'arma utilizzata nella sparatoria di ieri. Si tratta di un fucile ad alta potenza'', ha spiegato. L'Fbi sta inoltre esaminando ''l'impronta di una scarpa e l'impronta del palmo di una mano'' che potrebbero appartenere al killer, ha detto ancora Bohls. Inoltre "stiamo esaminando attentamente le segnalazioni - ha detto Bohls -. Stamattina ne abbiamo ricevute più di 130". Gli investigatori avrebbero trovato munizioni incise con espressioni legate all’ideologia transgender e antifascista nel fucile da caccia calibro .30 che sarebbe stato usato per uccidere Kirk, rivelano fonti al Wall Street Journal, secondo cui l’arma, un modello datato, è stata rinvenuta avvolta in un asciugamano, con un bossolo esploso ancora in canna e tre cartucce inesplose nel caricatore. Secondo fonti interne alle forze dell’ordine, i proiettili riportavano scritte di natura politica. Un funzionario del Dipartimento di Giustizia ha però invitato alla cautela, precisando che l’indagine è ancora nelle fasi preliminari e le munizioni sono in corso di esame. Al momento dell’agguato, Kirk stava dialogando sul palco con uno studente a proposito delle sparatorie di massa compiute da persone transgender. Il killer di Charlie Kirk ''si è mimetizzato bene'' tra gli studenti dell'Università dello Utah perché ''sembra essere in età universitaria'', ha quindi dichiarato in conferenza stampa Beau Mason, commissario del Dipartimento di pubblica sicurezza dello Utah, spiegando che c'è ''un buon video'' che ritrae il sospetto omicida. ''Siamo fiduciosi nella nostra capacità di rintracciare quell'individuo", ha aggiunto. Le autorità dello Utah sono ''riuscite a tracciare i movimenti del killer a partire dalle 11.52'' quando ''il soggetto è arrivato nel campus'' dell'università, ha detto ancora, spiegando che ''abbiamo seguito i suoi movimenti all'interno del campus, attraverso le scale, fino al tetto, lungo il tetto, fino al luogo della sparatoria''. Inoltre ''dopo la sparatoria, siamo riusciti a seguire i suoi movimenti mentre si spostava dall'altra parte dell'edificio, saltava giù e fuggiva dal campus verso un quartiere", ha aggiunto. Si ritiene che l'assassino abbia sparato un solo colpo da un tetto vicino al cortile del campus dove stava parlando. "Non è possibile fornire ulteriori chiarimenti per proteggere l'integrità della nostra indagine", hanno affermato le autorità. Un video ripreso da un partecipante pochi istanti dopo che Kirk è stato colpito mostra una figura che si abbassa mentre corre sul tetto del Losee Center, un edificio proprio di fronte a dove era seduto l'attivista quando è stato colpito (VIDEO). Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha intanto confermato che parteciperà al funerale di Charlie Kirk. "Mi hanno chiesto di partecipare e penso di avere l'obbligo di farlo", ha detto Trump parlando con i giornalisti alla Joint Base Andrews. Il funerale dovrebbe svolgersi in Arizona il prossimo fine settimana, con i dettagli che saranno annunciati dalla famiglia di Kirk.
(Adnkronos) - "Senza entrare nel merito del ddl delega al Governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile, che spetta evidentemente ai professionisti appartenenti a quella categoria e alle loro rappresentanze, prendo atto con favore dell’inserimento nel ddl delega della tutela delle attività professionali di cui alla Legge numero 4 del 2013. Ringrazio pertanto il presidente e i componenti del Consiglio dei ministri, in particolare il ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, per avere compreso, condiviso ed accolto la nostra istanza al fine di tutelare l’attuale attività dei professionisti ex Lege 4/2013 tra cui i tributaristi che mi pregio rappresentare". Questo il commento del presidente dell’Istituto nazionale tributaristi e vice presidente vicario di Confassociazioni Riccardo Alemanno, dopo l’approvazione della Delega, che aggiunge: "Ovviamente seguiremo con attenzione l’iter legislativo parlamentare, perché un conto è inserire in un ordinamento professionale riserve già attribuite da leggi vigenti, un altro assegnare riserve su attività oggi libere, ciò è irricevibile sia per il mercato che per le norme europee sulla concorrenza tutela dei fruitori dei servizi professionali, ma il segnale dato dall’esecutivo di Governo è inequivocabile, il sistema delle professioni è duale, con due tipologie di percorsi, quello associativo e quello ordinistico, per cui il riferimento alla tutela delle professioni di cui alla Legge 4/2013 dovrebbe essere inserito in tutte le deleghe di riforma delle professioni organizzate in ordini, di ciò ne discuterò con il presidente di Confassociazioni Angelo Deiana che ha sempre sostenuto il sistema duale in ambito professionale". "Ritengo pertanto - sottolinea - che sia giunto il tempo del confronto e della collaborazione tra le varie professionalità, associative od ordinistiche che siano, collaborazione peraltro già esistente su tutto il territorio nazionale ad esempio proprio tra commercialisti e tributaristi e ciò con reciproca soddisfazione e rispetto. Probabilmente come vertici delle rappresentanze professionali dobbiamo considerare maggiormente ciò che avviene nella realtà degli studi professionali del settore contabile-tributario, auspico quindi che si possa avviare quanto prima un confronto con i vertici del Consiglio nazionale dottori commercialisti ed esperti contabili".
(Adnkronos) - Per la prima volta in Italia, due sistemi autonomi di gestione degli imballaggi si alleano per offrire alle aziende del settore beverage un servizio congiunto per il recupero, il riciclo e il riuso, esteso non solo alle bottiglie in Pet, ma anche al film in plastica che le avvolge nei fardelli e copre i pallet utilizzati nel trasporto. L’accordo sperimentale prevede che Coripet - consorzio riconosciuto per la gestione e il riciclo degli imballaggi in Pet (polietilene tereftalato) per liquidi alimentari - nel pieno rispetto dell’autonomia industriale e commerciale delle singole imprese consorziate, segnali a queste ultime la possibilità di utilizzare il film riciclato fornito da P.A.R.I.- sistema volontario per il recupero del film flessibile in Ldpe (polietilene a bassa densità) -. P.A.R.I., da parte sua, si rende disponibile a fornire film con un contenuto minimo del 50% di plastica riciclata post-consumo, con possibilità di arrivare fino al 90%, garantendo il riciclo di almeno il 60% degli imballaggi immessi sul mercato. L’intesa nasce dalla volontà di dare nuovo impulso al principio della responsabilità estesa del produttore (Epr- Extended Producer Responsibility) introdotto a livello europeo e recepito in Italia dal decreto legislativo 152/2006, che attribuisce alle imprese l’onere e la facoltà di organizzare autonomamente la gestione del fine vita degli imballaggi immessi sul mercato, anche attraverso sistemi alternativi rispetto ai consorzi di filiera tradizionali. La sperimentazione permetterà di integrare la filiera “bottle-to-bottle” di Coripet - che già da inizio anno garantisce ai propri soci l’impiego del 25% di Rpet riciclato - con quella di P.A.R.I., valorizzando anche il film utilizzato per i fardelli e i cappucci copripallet. In questo modo le imprese consorziate potranno contare su un sistema efficiente e trasparente per la gestione dell’intero sistema di confezionamento in plastica, dall’imballo primario a quello terziario. Nel 2024 Coripet – che consorzia i principali marchi italiani di acque minerali e soft drink - ha raccolto oltre 165mila tonnellate di bottiglie Pet, pari a oltre la metà dell’immesso a consumo nazionale. “L’accordo con Coripet ci permette di estendere ulteriormente i principi dell’economia circolare anche per gli imballaggi secondari e terziari, valorizzando l’integrazione verticale della filiera e la rigenerazione di bottiglie e film potenzialmente all’infinito”, spiega Michele Petrone, responsabile di P.A.R.I. e amministratore delegato di Aliplast, la società del Gruppo Hera che ha il sviluppato il sistema. “Questa iniziativa rappresenta un passo concreto nella direzione indicata dalla normativa europea, dalla direttiva sulla plastica monouso (Sup, Single Use Plastics) al nuovo Regolamento imballaggi (Ppwr, Packaging and Packaging Waste Regulation) approvato lo scorso gennaio», commenta Corrado Dentis, presidente di Coripet. “Come consorzio, continuiamo a promuovere soluzioni operative replicabili e pienamente aderenti agli obiettivi comunitari di riciclo e sostenibilità”. La fase sperimentale, valida fino al 31 dicembre 2028, prevede un monitoraggio continuo delle performance ambientali, tecniche e industriali, con l’obiettivo di rinnovare l’accordo e definire un modello replicabile anche in altri settori produttivi.