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(Adnkronos) - Nessun '6' né '5+1' al concorso del Superenalotto di oggi, martedì 21 ottobre 2025. Centrati nove '5' che vincono 18.577,76 euro ciascuno. Il jackpot per il prossimo concorso sale a 67,9 milioni di euro. Al SuperEnalotto si vince con punteggi da 2 a 6, passando anche per il 5+. L'entità dei premi è legata anche al jackpot complessivo. In linea di massima: - con 2 numeri indovinati, si vincono orientativamente 5 euro;- con 3 numeri indovinati, si vincono orientativamente 25 euro; - con 4 numeri indovinati, si vincono orientativamente 300 euro; - con 5 numeri indovinati, si vincono orientativamente 32mila euro; - con 5 numeri indovinati + 1 si vincono orientativamente 620mila euro. La schedina minima nel concorso del SuperEnalotto prevede 1 colonna (1 combinazione di 6 numeri). La giocata massima invece comprende 27.132 colonne ed è attuabile con i sistemi a caratura, in cui sono disponibili singole quote per 5 euro, con la partecipazione di un numero elevato di giocatori che hanno diritto a una quota dell'eventuale vincita. In ciascuna schedina, ogni combinazione costa 1 euro. L'opzione per aggiungere il numero Superstar costa 0,50 centesimi.La giocata minima della schedina è 1 colonna che con Superstar costa quindi 1,5 euro. Se si giocano più colonne basta moltiplicare il numero delle colonne per 1,5 per sapere quanto costa complessivamente la giocata. E' possibile verificare eventuali vincite attraverso l'App del SuperEnalotto. Per controllare eventuali schedine giocate in passato e non verificate, è disponibile on line un archivio con i numeri e i premi delle ultime 30 estrazioni. Questa la combinazione vincente del concorso di oggi del Superenalotto: 4, 9, 14, 33, 36, 77. Numero Jolly: 66. Numero SuperStar: 15.
(Adnkronos) - L'aliquota al 26% per tutti gli affitti brevi prevista dalla manovra economica del governo "avrà un impatto drammatico. E' una stangata vera e propria sulle famiglie italiane. Va a colpire infatti tutte le 500mila case che sono proposte on line, e quindi tutti quei nuclei familiari che mettono a reddito un immobile per integrare il proprio tenore di vita". Così, in un'intervista con Adnkronos/Labitalia, Marco Celani, presidente di Aigab-Associazione italiana gestori affitti brevi, sulla cedolare secca al 26% sugli affitti brevi prevista in Manovra. E secondo Celani "è una doppia stangata per le famiglie italiane, perchè quest'anno noi abbiamo registrato una stagnazione del turismo straniero e una diminuzione drastica del turismo italiano, che non potendo permettersi di andare in vacanza quest'anno ha molto spesso utilizzato la seconda casa che era rimasta sfitta o che prima era stata affittata attraverso le locazioni brevi. Quest'anno infatti abbiamo registrato un calo di 40.000 unità che ad agosto erano online, segno che le famiglie italiane con i redditi stagnanti le stanno utilizzando per conto loro", aggiunge ancora. E quindi per Celani un aumento dell'aliquota al 26% "avrà un effetto drammatico perché rischia nel lungo periodo di avere un impatto enorme sui redditi delle famiglie e sulla loro possibilità di andare in giro e di affittare delle case in destinazioni italiane sia di mare che di montagna, con l'effetto di diminuire in modo importante tutto l'indotto", sottolinea. Per Celani infatti "se è vero, come noi abbiamo misurato, che nei primi 8 mesi dell'anno questo settore ha già generato circa 8,2 miliardi di canoni di locazione tra breve e transitori con una Manovra di questo genere quello che prevediamo è una contrazione di questo valore. Un impatto forte sull'economia perché se poi gli italiani non viaggiano, non vanno in vacanza, spendono di meno e gli effetti si hanno anche sull'indotto: dai trasporti alla ristorazione, dallo shopping alla cultura e così via", sottolinea ancora E secondo Celani "il rischio di lungo periodo è che diminuisca proprio il valore delle case degli italiani. Noi abbiamo 9,6 milioni di case vuote e se diminuisce il valore di queste case è un problema per il Sistema Paese, la ricchezza delle famiglie italiane è concentrata negli asset immobiliari". Ma il presidente dell'Aigab non dà la partita per persa. "Stiamo già contattando la politica, cercando di far capire -sottolinea- che questo sarebbe un autogol mostruoso per un governo che ha sempre detto di non voler aumentare le tasse e soprattutto di voler tutelare il patrimonio immobiliare delle famiglie italiane. E' strano che mentre si pensa di togliere la prima casa dall'Isee si va invece a tartassare la seconda casa che molto spesso è frutto di eredità, in località dove le persone non hanno interesse a investire ma che si cerca di mettere a reddito. E quindi si tratta di una batosta per le famiglie italiane", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - "Oggi presentiamo il bilancio di sostenibilità per la Città metropolitana di Milano, un momento per noi molto importante perché, essendo Milano assieme a Brescia un territorio di insediamento originario, è fondamentale poter comunicare direttamente alla città il nostro contributo. Quanto emerge dal bilancio di sostenibilità territoriale è la testimonianza dell'impegno che mettiamo nel lavorare per i nostri cittadini, per i Comuni del territorio dell'hinterland e, soprattutto, per continuare ad offrire quei servizi essenziali nelle nostre comunità oggi". Sono le parole del presidente di A2a Roberto Tasca, in occasione della presentazione del nono Bilancio di sostenibilità territoriale di Milano, tenutasi presso la sede di Assolombarda del capoluogo lombardo. Il nostro contributo al territorio si declina in molti modi, "dal lavoro che diamo alle imprese della città metropolitana, agli interventi sugli impianti, dai 21 Comuni serviti dalla raccolta dei rifiuti, con un'estensione molto ampia anche dell'economia circolare - illustra Tasca - fino alla gestione degli impianti per la raccolta e riciclo della plastica e di termovalorizzazione, che consentono alla città di Milano di avere un certo grado di efficienza, che credo sia tangibile sia nel riciclo sia nella raccolta dei rifiuti differenziati". Il territorio di Milano ha visto anche un notevole numero di nuove assunzioni da parte della Life Company: "Oltre 900 persone sono state assunte sul territorio, un’indicazione importante in una fase economica come quella attuale, dove i tassi di crescita del prodotto interno lordo non sono ai massimi storici. Per noi anche questo dato è un’importante testimonianza, perché la ricerca dei talenti è uno dei modi con cui serviamo i valori della life company. Poter inserire 900 persone che iniziano con noi un percorso che speriamo sia lungo è motivo di orgoglio - spiega il presidente di A2a - Noi alimentiamo questo processo di ricambio anche sui territori e cerchiamo sempre di valorizzare i talenti locali. È un modo per provare a trattenerli in Italia e non farli andar via, come fanno altri 50mila loro colleghi ogni anno". A2a ha attuato anche un cambiamento radicale dal punto di vista delle assunzioni, rimuovendo gli stage e promuovendo l’assunzione diretta e immediata: "Nel nostro Paese c'è un problema di mercato del lavoro in questo momento: 50mila giovani laureati che ogni anno scelgono di andare all'estero e salari medi dell'industria ancora a livelli pre covid, quindi 2019, è chiaro che abbiamo un problema. Per quel che riguarda poi i giovani che vengono a vivere nella città metropolitana di Milano, dobbiamo ricordare che hanno dei costi da sostenere, di conseguenza, riteniamo che anche il tema della precarietà vada affrontato seriamente. Noi l’abbiamo affrontato abolendo gli stage - conclude Tasca - dando alle persone un posto di lavoro a tempo indeterminato, speriamo che lo mantengano e quindi che si attivi un processo di crescita all'interno del nostro Gruppo. Diamo loro la possibilità di avere una pianificazione e questo lo abbiamo percepito perché, essendo presenti anche in altri Paesi, vediamo la diversità di situazione: giovani che in Italia sono obbligati a condividere ancora abitazioni, all'estero alla stessa età hanno famiglia e due figli. In tal senso, abbiamo deciso di dare un contributo in questa direzione perché crediamo che sia parte della nostra responsabilità istituzionale e sociale rispetto al Paese".