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(Adnkronos) - È stata inaugurata oggi la nuova tratta della Metro C, fra le nuove stazioni-museo di Porta Metronia e Colosseo. Due fermate totalmente nuove, attese da oltre un decennio, aperte dalle 16 di oggi, prolungano così la terza linea sotterranea della Capitale. Per quanto riguarda la stazione Porta Metronia, "lo scavo - spiega Simona Morretta della sovrintendenza speciale di Roma e responsabile scientifico degli scavi - era stato preceduto da indagini preliminari e innumerevoli carotaggi, che ci avevano restituito una idea del terreno sottostante e poche info, data la profondità dei carotaggi che scendono fino a 5 metri. Non avevamo contezza della densità archeologica del sottosuolo: fra i 7 e i 12 metri di profondità infatti abbiamo trovato una vera e propria caserma, 1.300 metri quadri di costruito antico. Così sono emersi gli alloggi dei soldati e, sul fondo, la Domus del comandante. Bisognava conservare questi rinvenimenti: alla fine siamo riusciti a trovare una via nuova, con il bene archeologico che è stato delocalizzato, con la caserma che poi è stata ricollocata nella stazione, creando un museo". Alla stazione Colosseo invece il museo lo si incontra andando ai binari. Spicca l’Oculus che, spiega la funzionaria e restauratrice del parco del Colosseo Francesca Gherardi, "è una finestra che si trova in questa stazione e dalla quale si vede il Colosseo nel tratto di collegamento fra Metro B e metro C, collocata nel punto era stato trovato durante lo scavo". Nel mentre, è stata ritrovata anche una “Domus tardo-repubblicana, risalente al I-II sec a.c.: abbiamo scavato, restaurato e riportato qui due ambienti, fra cui il bagneum, una sauna. Era una Domus sontuosa - spiega Gherardi - che sorgeva in un’area residenziale che, con l’incendio di Roma del 64, fu ricoperta con materiali di risulta e su cui sorse la Domus Aurea”. “Oggi al tempo stesso connettiamo un pezzo grandissimo di Roma, dalle sue periferie più lontane fino a tutta Roma est, al centro della città e regaliamo al mondo e ai romani dei meravigliosi luoghi, anche della cultura. Qui c'è l’orgoglio della capacità del saper fare, del saper progettare degli italiani, che hanno mostrato ancora una volta una grandissima qualità nel realizzare queste infrastrutture e nel vincere la sfida di come far convivere opere complesse, dal punto di vista ingegneristico con la straordinaria stratificazione storica che la nostra città ha”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri alla presentazione delle nuove stazioni della Metro C di Porta Metronia e Colosseo. “Questi scavi e queste scoperte non sono un freno - prosegue - ma anzi, grazie alle opere possiamo scoprirle: senza queste grandi opere non avremmo mai scoperto la caserma di Porta Metronia. È una stratificazione davvero affascinante. Siamo di fronte non a una stazione ma a un’opera di recupero archeologico e dei trasporti che, collegando metro C e B fa fare un salto importantissimo”. Per quanto riguarda la stazione Colosseo, “ha 4 livelli interrati, e arriva a 32 metri di profondità, con una superficie pari a 29mila di scavi archeologici. A Porta Metronia ci sono 65mila metri cubi di scavi archeologici, con la caserma del II secolo, gli alloggi del comandante e un bel museo che non vediamo l’ora di aprire, probabilmente a febbraio”. Per Gualtieri, “questo è un momento storico, bellissimo. Anche se siamo proiettati al futuro, in attesa di vedere la stazione piazza Venezia, sono convinto che queste stazioni diverranno vere e proprie attrazioni turistiche e culturali, per turisti e romani”. “Voglio dirvi che non sono emozionato, ma sono impaziente: di vedere tutto quello che ancora c'è da fare, da scavare, da collegare in questa magnifica città. E quello che stiamo vedendo è il prodotto di una bellissima collaborazione straordinaria tra pubblico e privato, il frutto del lavoro delle maestranze, architetti, archeologi, funzionari a cui va innanzitutto il più sonoro ringraziamento”. Così il ministro della Cultura Alessandro Giuli all’inaugurazione delle due stazioni della metro C Porta Metronia e Colosseo. “Oggi”, prosegue il ministro, “c’è un frammento straordinario della storia di Roma, delle infrastrutture e della collaborazione che si può e si deve manifestare quando ci sono le migliori intenzioni, che pongono in relazione il governo e gli enti locali, affiancati da straordinari protagonisti di imprese private”. “Si dice sempre che Roma è una città impossibile, si dice che non si può fare, che non si può scavare, si dice che l'archeologia è nemica della crescita, dello sviluppo: qui abbiamo la dimostrazione tangibile” che così non è. “Il futuro - conclude Giuli - è impaziente, bisogna sbrigarsi: Roma ha bisogno di avere dei collegamenti all'altezza del blasone che porta la capitale del mondo”.
(Adnkronos) - “Il senso di questa operazione di rebranding è quello di guardare al futuro e di parlare al futuro per cui serve un brand con un nome che possa essere pronunciato e capito. Il nostro scenario di sviluppo è in Italia, l'anno scorso abbiamo vinto molti bandi della Consip per dare energia a comuni in tutto il paese”. Così Federico Testa, presidente di Magis, ex Agsm Aim, oggi a Verona, in occasione della presentazione ufficiale del brand nato dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome. Il nuovo brand è stato presentato ufficialmente durante la festa di Natale del Gruppo, che ha riunito oltre settecento collaboratrici e collaboratori. L'impegno dell'azienda non si concentra solo nel territorio: "Meno del 30% dei nostri clienti sono nei comuni di Vicenza e di Verona - spiega Testa - il restante sono fuori e noi dobbiamo parlare anche a questi. Inoltre dobbiamo parlare ai giovani che sono i clienti del futuro". Si guarda poi al futuro: "Come prossimo passo intendo tornare a parlare con il nuovo presidente del Veneto. Ogni anno ci sono più di 500 milioni di euro che vanno fuori dalla regione a imprese nazionali che una volta erano dello Stato mentre ora sono al 23% dello Stato e al restante di fondi di investimento di tutto il mondo. Riuscire a tenere parte di questa ricchezza in Veneto è una cosa importante" conclude Testa.
(Adnkronos) - "Il dialogo con le istituzioni è assolutamente buono perché sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in taluni casi. Quindi bisogna prevenire". Lo ha detto oggi il presidente di A2a, Roberto Tasca, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. Dal punto di vista di rapporto con le altre aziende "credo che in Italia ci sia, per tutto il settore dell'energia, un allineamento molto importante: c'è un'assunzione di responsabilità che tutti gli operatori, presentando i loro piani per i prossimi anni, hanno dichiarato di volersi assumere". "Io credo che questo sia un sintomo del fatto che nel nostro Paese ogni tanto pecchiamo un po' di pessimismo. Noi dobbiamo essere concretamente ottimisti, non velleitari, nell'immaginare come far risolvere il nostro sistema economico rispettando i vincoli ambientali che non possiamo rinviare" ha poi concluso Tasca.